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Ci sono troppe domande, ma le risposte non possono essere date, le sue mani sono entrambe sul volante e le mie gambe lontane da lui, il mio viso rivolto verso gli alberi che piano piano lasciano il posto alle industrie della città.
Vorrei parlasse, ieri mi ha detto di volermi, poi mi ha rifiutata così velocemente da ferire ogni mio sentimento per lui...
Non merito di essere trattata così.
Non parla da ore, non muove muscoli che non siano per cambiare marcia e girare il volante, non respira nemmeno

"Ti senti in colpa?"
___
Theo POV
"Ti senti in colpa" lo dice con la voce spezzata
"Si"
Sbuffa spostandosi ancora più lontana, sei un coglione Theo
"Non dovevi andare così avanti... se sapevi come sarebbe finita"
"Hai ragione" non riesco a guardarla "mi dispiace"
"Ti dispiace?! Mi hai scopata ogni fottuta sera" il suo volto si colora di rosso "mi hai aperto le gambe centinaia di volte, mi hai fatto urlare il tuo nome e mi ha fatto passare per la troia che il figlio del capo si fa" si sistema i capelli "pensavo valesse la pena non ascoltarli, ma forse hanno ragione"

"Non sei la troia che il figlio del Capo ha scopato"
"Beh, a quanto pare di scoparmi lo hai fatto, il figlio del Capo lo sei ed io sono praticamente una troia che l'ha data ad uno ubriaco quella notte"

"Credi sia divertente?"
"Ferire i sentimenti di una donna? Si, molto"
"Anche io ho dei sentimenti"
"Sotto quali segreti? A me non faceva nulla passare per la troia di turno, se sapevo che per te non lo ero"
"Credi sia facile trattarti così? Con distacco? Dopo averti vista nuda e"
"Nuda? Quindi a te interessa solo quello" mi interrompe
"Dopo averti conosciuta, intendevo dire, dopo aver conosciuto il tuo carattere e il tuo corpo. Tu hai conosciuto il mio ed io il tuo, non è sbagliato dirlo"
Rimane in silenzio
"Credi sia semplice per un uomo come me, pregiudicato da tutti, dover far sapere che ha lasciato l'ennesima donna? Aprono bocca per sputare veleno e di certo non conoscono la verità"

"Non c'è tanto da capire, sono l'ennesima donna mollata"
"Non eravamo comunque nulla"

L'ho detto, me ne pento subito dopo, nel momento in cui esalo le ultime lettere della ultima parola.
Il modo in cui percepisco il dolore sul viso suo, come se l'avessi uccisa.
Io l'ho uccisa.

Ho ucciso Sarah.

Mi fermo a lato della strada e cerco di risolvere ciò che ho causato
"Non volevo dirlo, non lo penso davvero"
"Sai cosa? A te piace controllare le situazioni, ti piace controllare il sesso e tener segreta una relazione che andava bene. Rendermi pubblica non avrebbe ne risolto ne peggiorato i tuoi segreti"
"Non è vero, non sai cosa sarebbe successo"
"Ormai? Ho vissuto il terrore di Piers, ho tradito Chris e ho superato il suo tradimento, pensavo di aver costruito un castello sicuro con te, anche se volevi tenermi segreta"

Due soluzioni possibili.
Le dico ciò che mi porto dietro da anni.
La lascio per sempre e vado avanti da solo.

"Davvero pensi di potermi riprendere? Hai distrutto quel castello, hai distrutto me. Mi hai uccisa. Non funziona nulla in questo modo." Una lacrima tradisce il suo viso arrabbiato
"Io mi sono data a te, tu-tu mi hai vista nel tuo letto, tu mi hai baciata e firmata con le tue labbra, tu hai mandato avanti l'avventura di quella sera, hai aperto le tue braccia e hai usato con forza la tua potenza da uomo. Su di me.
Ti sei sdraiato al mio fianco e mi hai fatto urlare il tuo nome come se fosse il nome più dolce che potesse uscire dalla mia bocca"
La sua mano fredda schiocca sul mio zigomo, si sente un forte rumore sordo e subito dopo il suo pianto.
Il suo singhiozzo copre ogni rumore delle macchine fuori, le mie orecchie non possono sentire tanto dolore
"Sarah" le prendo il viso, si sposta con rabbia, glielo riprendo e lo direziono verso il mio "credimi quando ti dico che ogni notte l'ho voluta con tutto me stesso, non ho mai pensato di farti male, non pensare a me come un mostro"
Appoggio la mia fronte contro la sua, la relazione che io stesso ho spinto a crearsi tra me e lei è stata la cosa più bella e sicura che abbia mai sentito a distanza di anni
"Non sono un mostro, non pensarlo almeno tu, ti prego"

"Dimmi la verità"
Leggo nella sua voce un'attesa genuina, ma leggo anche un'ultima possibilità.
"Dimmela oppure non mi vedrai più, lascerò il lavoro di tuo padre e sparirò per sempre, fosse l'ultima cosa che faccio"

The Master // IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora