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È sera tarda quando imbocca la stradina per il parcheggio.
In montagna è tutto molto diverso, le nuvole coprono la visuale e si sente un forte odore di alberi, legno bagnato insomma.
"Faccio io" dice prendendomi la valigia "tu vai ad aprire la porta" mi da le chiavi e mi stupisco di tale naturalezza.

La casa è accogliente, interamente fatta in legno, con un camino piccolo e vuoto. L'interno della casa é buio, le luci che accendo sono calde, di un giallo soffuso.
"Non entravo qui da anni, bisognerà pulire tutto"
"Ti do una mano"
"Non oggi, è già tardi"

Chiama qualcuno con il quale parla più apertamente, sembra essere felice di sentire quella persona
"Flynn, sono appena arrivato, vieni con qualcosa da mangiare"
In effetti la fame c'è, anche se sono le 24:00 passate

Cala il silenzio subito dopo la chiamata, poi riprende a parlare "Flynn è un mio vecchio amico d'infanzia, abita qui da sempre"
"Capito" legge nelle mie parole tristezza, estraneità e stanchezza
"Piers è peggio di quanto credi"
"Non c'è nessuna possibilità che io possa parlare con quella donna?"
"Non lo so, ma non miglioreresti nulla"
"È così difficile buttarlo fuori dalla Società?"
"Si, potrebbe rovinare tutto, con uno schiocco di dita"
"Cosa sa?"
"Ah-" la frase che sta per dire si spezza con il suonare del campanello

È un ragazzo alto e ben piazzato, porta un felpone pesante e spesso, degli scarponi sporchi di fango e 2 pizze calde
"Sono l'unico che ti può procurare le pizze a quest'ora"
Si trova davanti anche me e rimane ad osservarmi "e tu chi sei? Devi scappare il prima possibile, questo qui è un ruba cuori"
Mi spaventa, ma subito dopo ride e mi da la mano "piacere Flynn"
"Piacere Sarah"
"Theo, ho saltato qualche capitolo?"
"Non hai saltato nulla" ouch, questa ha fatto male "è l'assistente di mio padre"
"Piers colpisce ancora?"
"Conosci Piers?" Chiedo trasalendo
"Si, quello stronzo vuole mandare in fallimento tutto e tutto, si vede che ce l'ha piccolo e moscio"

Mi scappa un sorriso
"Ti ha già disturbata?" Ora torna serio, ha degli occhi dolci e azzurri, delle ciglia lunghe e un naso perfetto
"Si, ma ora sto bene"

Entra e appoggia le pizze sul tavolo "non sapevo avessi ospiti, mangiate pure la mia, sono pieno"
"Mangiare in compagnia è sempre meglio" commento facendogli capire che metà pizza mi andrà più che bene.

Si rivolge a Theo "quanto stai qui e perché sei venuto?"
"Il tetto è rovinato, devo aggiustarlo prima delle grandi nevicate, conto di stare qui 2 settimane"
"Ti darò una mano, ma ho bisogno di soldi, quindi..." fa segno con la mano per far capire la forma di un bel gruzzolo
"Per te tutti i soldi del mondo"

Poi si gira verso di me "è da tanto che non vedo delle donne a fianco di Theo, sicura di essere solo una segretaria?"
"S-si"
"Mh" socchiude gli occhi " sei troppo gentile per lui, non ne vale la pena" commenta lanciando un pezzo di würstel a Theo
Theo sembra divertito, ma anche concentrato su di me, mi osserva quando parlo e cerca di non darla a vedere
"L'ultima ragazza non faceva per lui"
"Flynn..." gli ritorna il pezzo di würstel
"Senti, lo sappiamo entrambi"

Perché sente l'esigenza di dirmelo? io sono solo una ragazza comune che non sa ancora in che situazione si è cacciata.

"Vuoi stare qui a dormire?"
"No, torno a casa, ho un cucciolo di danese che ha bisogno di me"
"Nome?" Chiedo
"Theo" sussurra facendomi l'occhiolino
"Hey, non puoi dargli il mio nome!" Brontola lui
"Ormai è fatta"

Ci saluta e corre via
"Non inciamperà nella notte?" Mi chiedo ad alta voce
"No, lui è nato qui, corre sempre"
"È simpatico"
"È stronzo"
"Come te, non biasimarlo" gli do una pacca sul petto e sparisco di nuovo in cucina, finisco le croste della pizza e aspetto che si sieda vicino a me
"Quindi mi credi?"
"Dimmi solo che non mi usi solo per il sesso è ti crederò"
"Non ti uso solo per il magnifico, pazzesco, selvaggio sesso"
"Allora per cosa altro sono qui?"
"Quella sera mi hai fatto provare delle emozioni che in anni non sentivo più. Hai riacceso qualcosa che era stato seppellito nel mio profondo"
"Quindi mi stai dicendo che la me ubriaca ti ha salvato?" Rido
"Si, perciò brindiamo"

Tira fuori da un armadio pieno di bottiglie etichettate e certificate una bottiglia di vino rosso scuro e la stappa.
Prende due bicchieri e li riempie poco "poco perché non voglio scoparti senza che tu te ne ricordi domani"
Una sensazione bellissima allo stomaco mi investe è causa una vampata di calore.
Lo dice con sicurezza ed aggressività, è spavaldo, ma gli credo.
Credo nel suo buon spirito.
Quest'uomo mi annulla ogni volontà di decisione.
"Non saprei, sono solo l'assistente di tuo padre" scherzo ma non troppo

The Master // IN REVISIONE Where stories live. Discover now