Mancano 6 giorni

1.5K 50 5
                                    

La osservo dormire a pancia in giù, spostata verso la mia parte e appoggiata sul mio cuscino, le spalle nude e i capelli sciolti la rendono una donna bellissima anche quando non ha il tempo di sistemarsi.
Nella mia mente ci sono tanti pensieri, tanti segreti, tante paure... lei non dovrebbe essere qui, ma si ostina a starmi accanto come una donna fa col suo uomo e non mi lascia il tempo di spingerla via.

Fare sesso con lei è la cosa più naturale al mondo, vederla tremare dal piacere, vederla sicura di se e vederla indispettita quando non faccio come vuole lei....
L'ultima volta che ho detto "ti amo" l'ho sprecato.
L'ultima volta che ho osservato una donna bellissima e nuda dormire nel mio letto l'ho sprecata.

Ma ora c'è Sarah qui, e non posso fare a meno di guardarla.
La guardo come un bambino guarda in una vetrina proibita e sa che è troppo poco per avere così tanto.
La osservo come se fosse un piccolo tesoretto che tutti vogliono e che io non posso avere fino in fondo.

"Non dovresti guardare la gente senza il loro consenso" bisbiglia voltandosi verso di me, con il suo viso rigato dalle lenzuola.
"Mancano 6 giorni, sicura di non voler scappare?"
"Sicurissima" si appoggia sul mio petto e segue le linee di uno dei tanti tatuaggi
"Te lo chiederò più volte"
"Saprai già la risposta"

"Dobbiamo preparare la difesa, hai già chiamato l'avvocato?" Mi chiede con calma, non avendo mie risposte alza il viso "non hai ancora chiamato nessuno!?"
"..."
"Non vedi abbastanza serie tv sui criminali"

Si alza e si tira dietro la coperta fino in bagno, la seguo subito dopo
"Cosa hai in mente ?"
"Nulla" urla già in doccia

--

Flynn pranza con noi e con il sorriso di chi sa continua a divertirsi prendendomi in giro
"Se continui ti faccio male"
Lui e Sarah ridono, io cerco di mangiare senza esplodere.
"Mancano 6 giorni e non ha ancora un avvocato, per tua fortuna un mio amico delle superiori ora lo è ed è anche molto bravo" dice lei
"Non prenderà mai un caso come il mio"
"Un caso come? Vincente?" Rassicura ridendo e alleggerendo la situazione "sappiamo tutti che hai ragione, e con la deposizione di tua mamma possiamo solo vincere e avere giustizia"
"Mia madre non riuscirà a venire, si tirerà indietro all'ultimo, perché so che prova ancora tanta paura"
"Lo ha promesso" dice Flynn
"Ma quell'uomo sarà lì, la guarderà negli occhi mentre lei spiegherà ciò che si ricorda. Mia madre rivivrà ogni singolo dolore, rumore, urlo.... Le vittime di stupro sono talmente traumatizzate che anche solo un odore simile annulla ogni altro senso, del tempo... della realtà"
"Diamole fiducia, l'ha detto lei stessa quando siamo an.."

Quando cosa? Siamo? An... andati?

Sarah lascia le posate e rivolge il suo sguardo a Flynn, che mortificato la guarda corrugando la fronte
"Cazzo" dice soffocato
"Cosa avete fatto?" Appoggio i gomiti sul tavolo e attendo una risposta veloce
Ma fa fatica a parlare
"Dove cazzo siete andati?"
"Da tua madre" dice veloce Sarah, prende il testimone e si addossa la colpa "sono stata io a volerlo, lui non c'entra nulla... volevo convincerla a depositare"

Sento le vene esplodermi sulle tempie, lei mi osserva seria e dietro il suo sguardo non traspare colpa
"Non sei stata tu, ti conosco abbastanza da capire che ti saresti sentita in colpa nel dirmelo se solo fossi stata tu"

Flynn tossisce "sono stato io, quando te ne eri andato chissà dove, l'ho presa e siamo andati da tua madre..."
"Non dovevi disturbarla cazzo"
"Non dovresti prendertela così tanto"
"Non dovrei prendermela dici?! Cosa cazzo ti è passato per la mente Flynn?!"
La rabbia mi spinge a buttargli il mio bicchiere addosso, lo sfioro in parte al viso
"Theo! Fermati! Ormai è fatta..." interviene Sarah "tua madre ti ha chiamata e te lo ha promesso, sta a lei prepararsi e sta a te credere in lei. Arrabbiarti ora, a distanza di giorni, non servirà a nulla"

"Voi mi avete mentito per tutto questo tempo, pensavo non fosse stata obbligata da nessuno"
"Non l'abbiamo obbligata, e se credi così vaffanculo" urla Flynn "sai che parla con me da tanto tempo e sai anche che non fa nulla se non se la sente"
"Vaffanculo"
"Puoi mandare a fanculo me, ma non Sarah, lei è qui per te, non dovresti trattarla così"
"Vaffanculo" Ripeto prima di uscire di casa.
__

É sera quando decido di tornare a casa, non sapendo cosa trovarmi e come risolvere tutto.
"Dovevano dirmelo" ho pensato per tutta la giornata, poi sono ritornato a ragionare e mi sono risposto "coglione, sei scappato via, non rispondevi a nessuno ed hai trascurato Sarah"

Al primo passo che metto in casa sento una voce sconosciuta, di un uomo sicuramente... che dialoga con Sarah.
Sbircio e noto che porta una camicia bianca e una cravatta di seta verde
"Theo?" Dice Sarah
Mi faccio avanti e come se niente fosse mi stampa un bacio sulla guancia, osservo l'uomo e noto con disappunto la sua bellezza.
"Chi è lei?"
"Sono l'avvocato Duncan, piacere"
"È venuto qui per te, dobbiamo parlare di come programmare la difesa"
"Non abbiamo molto tempo, Sarah mi ha raccontato tutta la sua parte, ora lei deve raccontarmi la sua"
"Non servirà a nulla, è inutile stare qui e.... E infondere fiducia e positività quando mia madre non si presenterà e Piers pagherà ingenti somme di denaro al giudice per vincere tutto"

"Theo... ti prego"
"Se ne torni a casa, non potrebbe andare peggio o meglio di così"

__
Sono esattamente le 20:00 quando esco dalla doccia fredda e mi rivesto, Sarah entra in bagno e la vedo incrociare le braccia, appoggiata sullo stipite della porta "finito?"
"La doccia? Si"
"Di dire cazzate? Vuoi provarci oppure no? Lui è ancora qua, starà qui finché tu non parlerai"
"Non dovresti impegnarti così tanto per me"
"Non dovevi scoparmi ogni sera allora"
Sa come farmi arrabbiare
"O era solo divertimento? Basta dirlo e lascio tutto, torno a casa con l'avvocato e ci provo con lui... dato che lui ci tiene e mi ascolta"
"Dovresti"

Uno schiaffo dritto sullo zigomo ancora freddo e umido dalla doccia
"Non trattarmi come una puttana solo perché ne hai voglia, spogliati dal tuo orgoglio"

Rimango in silenzio, vedo piano piano i suoi occhi riempirsi di lacrime, so che è arrabbiata e che ancora solo una lacrima fuori è lungo le sue guance le farebbe perdere le staffe per sempre.

"Forse dovresti davvero andartene con l'avvocato, lasciami solo, me la vedrò io con Piers"
"Nemmeno morta"
"Quanto ti devo insultate per farti andare via?"
"Non sono come le atre, mi conosco e mi sono fatta in quattro per te... lo sai già"
"La verità è che tu non mi conosci"
"C'è tempo per quello" mi affronta con rabbia e cerca di non dar peso alle lacrime che copiose corrono lungo il suo viso.
"Hai 5 giorni per andartene"
"È questo che vuoi?"
"Si"

L'ho appena uccisa.
Ho ucciso Sarah.

The Master // IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora