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Entro in casa dopo una delle giornate più lunghe mai vissute prima, trovo Chris seduto al tavolo con due calici di vino e un mazzo di fiori già sfioriti
"Finalmente" sorride, ma il suo viso è rattristato "il vino non è più frizzante ormai"
"Mi dispiace, il lavoro finisce sempre tardi"
"Il lavoro finisce tardi, oppure il figlio del Capo ti allunga le serate?"
"C-chris"
L'inizio della fine.
"Senti, stiamo insieme da anni e non ho mai pensato di dover preparare due calici di vino ed un mazzo di fiori per una notizia spiacevole.
"Cosa stai dicendo"
"È finita Sarah, non ti vedo mai, sei sempre al lavoro e non conosco lavori che finiscono così tardi, so anche che c'è questo strano Theo Monroe e che è molto affascinante"
"Stai spostando tutto su di me"
"E quindi?"

In tutti questi anni ho ostentato la verità, la sua simpatia per una certa Monica.
Qualche mese fa il suo telefono ha squillato e mentre era in bagno ho sbirciato.
Carpentiere.
Lui non lavora con carpentieri e nemmeno abbiamo bisogno di un carpentiere in casa.
Dopo la chiamata, erano iniziati ad arrivargli messaggi multimediali.
Quella sera, lui si era appartato e mi aveva lasciata sola a finire il film.

Non immagino altro che le foto di lei sullo schermo di lui.
È stata li la goccia che ha fatto traboccare il mio vaso della fiducia.

"Senti, Chris"
"No, non voglio sentire scuse" quando gli uomini fanno i preziosi così mi girano le palle
"Da quando abbiamo un carpentiere?" Domando stupita
Appoggio la borsa e tolgo i tacchi
"Carpentiere?"
"Non far finta di non aver capito e connesso il volto di una certa Monica"

Silenzio.
Una lama nel cuore che, mesi fa sarebbe stata molto più dolorosa.
"Per tutti questi mesi hai mandato aventi una seconda relazione e tu mi vieni a dire del figlio del Capo?"
"Sarah"
"Non serve a nulla incolpare gli altri se per primi si ha la coscienza sporca"

Prendo il calice di vino e lo verso nel lavandino "ora che ci siamo chiariti, puoi andartene con le tue cose"
"Non puoi mandarmi via così, ho bisogno di tempo"
"Hai avuto tempo mesi fa, hai le chiavi ancora per una settimana, domani prendi le tue cose e lasci questo posto"
"Come se non mi avessi tradito anche te"
"Chiediti il perché"
"Allora è vero? Le voci che girano sono esatte"
"Che voci?"
"Tu e il figlio del Capo. Ti sbatte bene al lavoro?"
"E mi ha sbattuta bene anche alla festa di mesi fa, se vuoi saperlo. Mentre tu eri da Monica a farti coccolare, io ero ubriaca ad una festa. Li ho capito che non ne valeva la pena soffrire per te"
"Dopo tutto quello che ho fatto"
"Fatto cosa?! Sesso scadente? Finanziamento minimissimo per il divano in salotto? Ti ho restituito i soldi"
"Tu non eri nulla"
"Forse era meglio così, ora vai, salutami Monica"

Sbatte la porta e lascia il calice mezzo pieno sul tavolino del salotto, svuoto anche quello e rimango in silenzio davanti a tutto ciò che è saltato fuori.
Ci tradivamo a vicenda, non eravamo abbastanza per l'una per l'altro.
Ora sono libera dalle bugie ma incatenata ad un finale amaro.

Che voci girano su di me? Su Theo?
Piers sa molte cose su di lui da quanto ho sentito, non vorrei trovarmi la sorpresa quando sarà ormai troppo tardi.
Perché mi pongo questo problema?
Andrò avanti con Theo?
Se lui mi parlerà...

Mentre mi stava accompagnando a casa mi ha messo una mano sulla coscia, come per sentirmi vicina a lui, ma nulla di intimo, solo un appoggio per la sua mano dolorante.
Dolorante da due pugni.
Ma poi nulla, zero parole.

Chiamo Helen, voglio sapere se ha sentito qualche voce su di me da quando ho preso questo lavoro.

"Ciao Sarah!!! Sono le 23:40, che ci fai sveglia?"
"Io e Chris ci siamo mollati, mi tradiva con una certa Monica"
"Oddio, ora come stai?"
"Sono libera, non devo più fingere"
"Sei a casa?"
"Si" inconsciamente mi salgono le lacrime agli occhi
"Arrivo subito"
"No, lascia stare, è tardi e sono stanca. Facciamo un giorno che non ho lavoro"
"Va bene, stai tranquilla"

__
L'unica cosa che vorrei fare è sprofondare nel collo di Theo.
Prendo il telefono e seleziono il suo numero, avuto da lui per sentire la conversazione con il puttaniere del ristorante
"Pronto" risponde subito "Che c'è?" Sembra stanco
"Ci siamo lasciati"
"Dovrei essere triste?"
"Non proprio" mi solleva il morale "vieni a prendermi"
__

Nel giro di 20 minuti sento il campanello suonare
"Non puoi saltare da un ragazzo ad un altro" scherza
"Mi tradiva, con una di nome Monica"
Non dice nulla, apre il cancello e mi aspetta, salgo in macchina e tiro un lungo sospiro
"Che c'è?"
Mi giro verso di lui e gli stampo un bacio sulle labbra "sono libera"
"Troppo presto per dirlo"
Mi prende per i fianchi e mi tira su sulle sue gambe
"Non sai in cosa ti sei cacciata"
"Fammi vedere"
"Oh no, vedere no, sentire si" mi mette una mano sugli occhi "tutti i sensi si acuiscono"
Sento già le farfalle nel basso ventre, le gambe cercano di stare tranquille e non liberare il bacino.
Non mi interessa Chris, l'interesse in lui è svanito nel corso della relazione, ma quello che mi interessa ora è esplorare il mondo del piacere con Theo.
"Non farmi aspettare"
"Ti porto a casa mia"
Mi rimetto a posto ma la sua mano non si stacca dal mio interno coscia.

The Master // IN REVISIONE Where stories live. Discover now