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Grossi fiori pieni di petali cercano di non cadere per il loro stesso peso, l'erba ben tagliata e gli alberi che rendono la stradina che stiamo percorrendo ombrosa, lei si stringe le braccia al petto e guarda intorno a se
"Non vorrei porti queste domande, ma il trauma che ho subito è stato doppio sapendo che lui ha visto tutto"
"Non si preoccupi" nella mia testa ripercorro tutte le notti passate ad assaggiare le labbra di Theo e pensare a quanto dolce fosse quell'uomo a letto
"Lui è aggressivo, durante il rapporto?" Mi guarda ferita, riesco a capire che sta rivivendo il poco che si ricorda di quell'episodio
"No, è" tossisco nervosa "appassionato ma non aggressivo"
"Ti ha mai urlato contro?"
Devo proteggere questa donna da ogni paura
"No, ha solo un carattere forte"
"Sei stata disturbata da Piers?"
"Si, il primo giorno di lavoro, eravamo ad una festa e lui mi ha seguita in bagno, faceva commenti spinti ma Theo è arrivato subito"
"Mi dispiace" sospira e inserisce il suo braccio nel mio, la accolgo e le sorrido "suo figlio non è stato influenzato da quell'uomo, lui è il contrario e spero non si metta nei guai per andargli contro"
"Sono passati molti anni e ancora non sono tornata a casa, la presenza di quell'uomo, di quella stanza e del volto di Theo ormai cresciuto mi causano un colpo al cuore ancora doloroso."
Vedo negli occhi di Theo, me che soffro con Piers sopra, che mi insulta e mi assale, devo proteggerlo da questi dolori, almeno lui"
"Il Signor Monroe?"
"Mio marito mi viene a trovare quando può, prima di tornare a casa passa sempre qui e fa ore di macchina per convincermi a tornare a casa da loro..."
"Credo ci sia tempo, sta a lei decidere, loro non se ne andranno mai"

Mi sorride
"So che ti stai trattenendo dal farmi molte domande"
"Non vorrei rovinare tutto"
"Se ti stai chiedendo se testimonierò al processo, la risposta è che non lo so. Rivedere Piers e Theo nella stessa aula è una paura che ho ed ultimamente mi assilla la mente"
"C'è tempo anche per questo, potrebbe aiutare la situazione se chiamasse Theo, forse potrebbe convincerlo a ritornare su in montagna, potrebbe calmarsi e ripulirsi dalla rabbia"

"State a pranzo, questo pomeriggio lo chiamerò"
__

Ore 15:48
Vedo il nervosismo comparire sulla sua faccia, Flynn la segue con lo sguardo e sospira quando la vede sedersi ed alzarsi più volte.
Ci guardiamo e lui mi fa un occhiolino come per dirmi di non preoccuparmi.
Flynn è un angelo.

"Ora lo chiamo, voi state in silenzio"
"Ve bene" Flynn le si siede vicino, io mi siedo davanti a loro

Il telefono squilla, fino all'ultimo nessuno risponde e poi, proprio allo scadere del minuto la connessione va a buon fine
"Mamma?" Ha messo la conversazione in viva voce
Lei non riesce a rispondere subito, singhiozza tenendosi una mano sulla fronte e piegandosi in avanti
"Mamma, come stai? Non mi hai mai chiamato, stai bene?"
"Amore" dice asciugandosi le lacrime "sto bene, come stai? Dove sei ora?"
Il mio respiro diventa pesante e i miei occhi si coprono di un velo di pianto
"Sono a casa mia, sono sceso per l'appello"
"Ma è tra tanto, ritorna su, da Flynn" non mi nomina ma mi guarda e sorride, capisco che sono un argomento troppo intimo per loro due
"Te lo ha detto lui?"
"Ascolta la mamma, non stare solo"

Un silenzio profondo crea un'atmosfera cupa e pesante
"Mamma, ho rovinato tutto"
"Non dire così, Flynn ti vuole ancora come amico"
"Non con lui, con Sarah"

Le mie labbra si chiudono e i miei occhi lasciano cadere una lacrima pesante sulle cosce.
"Cosa le hai fatto?" Cerca di far finta di nulla, cerca di non alzarsi ed iniziare a camminare avanti e indietro come prima
"L'ho distrutta, l'ho uccisa con le mie parole, non si merita di essere presa in giro"
"Ti merita e tu ti meriti lei, ora, per favore... torna su e stai lontano dal caso... io..." sospira
"Mamma, non sei obbligat-"
"Non voglio abbandonarti, dammi solo tempo ed io sarò lì con te, però torna su, ti aspettano e ti voglio al sicuro da quell'uomo"

Nessuno mi avrebbe preparata a questa avventura, nemmeno me stessa, sono rimasta colpita da come mi abbia tirata fuori, con dolore e rimpianto... forse Flynn ha ragione.
Theo non lo sta facendo perché lo vuole, si sta obbligando a starmi lontano.

Ma questo non succederà mai, non ho intenzione di perderlo, me lo tengo stretto.
La nostra storia è iniziata senza speranza, senza pretese, ora però la speranza c'è... e pretendo molto.

Pretendo da me stessa di essere la donna della sua vita, lo voglio sempre più e lui non può negare nulla, perché quando l'amore c'è, entrambi sono caduti nella ragnatela dell'altro.

The Master // IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora