𝟐𝟗 | 𝗆𝖺𝖽𝖾 𝗈𝖿 𝗌𝗍𝖺𝗋𝗌

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𝐒𝐓𝐀𝐑𝐑𝐘 𝐄𝐘𝐄𝐒

𝗰𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝘁𝘄𝗲𝗻𝘁𝘆-𝗻𝗶𝗻𝗲𝗆𝖺𝖽𝖾 𝗈𝖿 𝗌𝗍𝖺𝗋𝗌

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𝗰𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝘁𝘄𝗲𝗻𝘁𝘆-𝗻𝗶𝗻𝗲
𝗆𝖺𝖽𝖾 𝗈𝖿 𝗌𝗍𝖺𝗋𝗌


La felicità era una farfalla che, quando inseguita, era sempre appena al di là della loro portata; se invece loro si fossero seduti in silenzio, essa si sarebbe posata sulle loro figure placide. Era così che si sentivano in quel momento, l'uno tra le braccia dell'altro accomodati sul lussuoso divano di casa Kim. Le loro figure serene erano avviluppate dalla spensieratezza, la quale accarezzava le loro epidermidi con una delicatezza irreale, mentre il suddetto e metaforico lepidottero volteggiava tra i due ragazzi aggrovigliati tra di loro.

Jeongguk, al momento, era accomodato sulle cosce toniche del suo ragazzo con la voce di sua zia a risuonargli ancora nei timpani come un mantra che non aveva alcuna intenzione di lasciarlo in pace. Non ebbe nemmeno il tempo di fiatare, ché la leggiadra danza della farfalla venne però bruscamente interrotta dall'improvviso arrivo di due persone a lui sconosciute.

Nell'udire la voce esageratamente dolce di sua madre, Taehyung allargò di scatto gli occhi e, carezzando rapidamente la coscia coperta del suo ragazzo, gli fece capire che doveva discendere dalle sue gambe e celare il più in fretta possibile il disegno in tempera che ancora gli adornava l'addome.

Jeongguk indossò velocemente la maglietta appartenente al più grande e raccolse dal suolo il suo cellulare, che prima gli era accidentalmente scivolato dalle falangi instabili. Con le iridi sgranate e le labbra schiuse, osservò con curiosità le due figure che varcarono la soglia del salotto con passo cadenzato e cauto.

La donna era di una bellezza disarmante, con i suoi capelli color ebano raccolti in un'elegante acconciatura e il trucco leggero a imbrattarle il volto spigoloso. Il suo corpo longilineo era fasciato da un raffinato tailleur color lilla che creava un combo perfetto con la sua epidermide pallida. L'uomo che la affiancava aveva un'espressione austera appiccicata sul volto naturalmente abbronzato e i capelli color pece tirati all'indietro con un'abbondante dose di gel. Il completo da lui indossato trasudava finezza da ogni fibra e complimentava la sua portata altezzosa.

«E lui chi sarebbe?» domandò quest'ultimo, puntando il suo sguardo rigido unicamente sul ragazzo dai capelli turchini, il quale aveva avuto il tempo necessario per infilarsi rapidamente la maglietta. Le sue iridi punzecchiarono solo di sfuggita la sagoma minuta del loro ospite inaspettato, concentrando invece la sua intera attenzione sul figlio.

Taehyung deglutì e poi si rivolse al suo fidanzato che, con ancora un'espressione di pura confusione sui suoi tratti fanciulleschi, stava per inchinarsi in segno di rispetto al prospetto delle due figure. Il maggiore gli solleticò gentilmente il gomito con le sue falangi e, inclinando lievemente il collo in avanti, sfiorò il suo orecchio con le sue labbra screpolate. «Ora vai a casa, okay? Al momento devo risolvere questa faccenda, ma ti prometto che più tardi ti chiamo io stesso.»

𝐒𝐓𝐀𝐑𝐑𝐘 𝐄𝐘𝐄𝐒Where stories live. Discover now