𝟑𝟒 | 𝗅𝗈𝗈𝗄 𝗎𝗉 𝖺𝗍 𝗍𝗁𝖾 𝗌𝗍𝖺𝗋𝗌

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𝐒𝐓𝐀𝐑𝐑𝐘 𝐄𝐘𝐄𝐒

𝗰𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝘁𝗵𝗶𝗿𝘁𝘆-𝗳𝗼𝘂𝗿𝗅𝗈𝗈𝗄 𝗎𝗉 𝖺𝗍 𝗍𝗁𝖾 𝗌𝗍𝖺𝗋𝗌

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𝗰𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝘁𝗵𝗶𝗿𝘁𝘆-𝗳𝗼𝘂𝗿
𝗅𝗈𝗈𝗄 𝗎𝗉 𝖺𝗍 𝗍𝗁𝖾 𝗌𝗍𝖺𝗋𝗌


«Sei bellissimo» sussurrò Taehyung, chiudendo momentaneamente gli occhi e traendo un profondo respiro. La sua voce risultò solamente un misero bisbiglio che presto di amalgamò con la leggera brezza circostante e si dissolse nell'atmosfera. L'aria primaverile accarezzava con innata dolcezza le pelli dei due ragazzi aggrovigliati tra di loro e passava le sue dita gentili tra le loro ciocche volteggianti.

La coppia era distesa sotto una grande quercia, la cui ombra si stagliava esattamente sopra di loro, delimitando il contorno della bolla invisibile nella quale si erano rifugiati. Gli occhi del maggiore vagarono senza meta sul vasto campo erboso che li aveva accolti tacitamente più di una volta e ne studiò con delicata minuzia le margherite candide che serpeggiavano tra i fili color speranza.

La schiena del ragazzo dagli sgargianti capelli turchini era sorretta dal ruvido tronco dell'albero retrostante mentre il suo petto accoglieva senza rimpianti il familiare calore che irradiava il corpo del suo amante. Quest'ultimo teneva gli occhi chiusi e il capo comodamente appoggiato alla spalla dell'altro. I suoi respiri erano placidi e costanti mentre le sue palpebre erano celate dalle sue ciocche castane. Egli non diede segno di aver captato le tenere parole mormorate dal suo fidanzato, ma un tenue sospiro rivelò il contrario. «Tu di più, hyungie.»

Dopo quell'affermazione sussurrata con timidezza, il silenzio si interpose nuovamente tra di loro. Per entrambi, esso non era un momento carico d'imbarazzo, ma un attimo di pura pace e tranquillità che, tra i cinerei palazzi della città, non spesso riuscivano a concedersi.

«Mi manchi, Gukie» disse Taehyung, tirando su con il naso. Le lacrime gli pizzicavano le sclere, ma voleva impedire che esse gli umettassero l'epidermide ambrata. Le sue mani ebbero un sussulto quando quelle parole che risiedevano da tempo nel suo cuore trovarono il coraggio di rotolargli dalla lingua e, di conseguenza, le sue falangi si attorcigliarono attorno alla felpa che lui stesso indossava per gli eventi di football e che ora fasciava il fisico magro del suo fidanzato.

«Come faccio a mancarti se sono esattamente qui con te?» replicò prontamente Jeongguk, girando leggermente il volto e permettendo alle loro iridi di scontrarsi con indulgenza. Il loro contatto visivo parve durare infiniti attimi, durante il quale la natura che li attorniava smise d'improvviso d'esistere.

Taehyung venne preso alla sprovvista da tale affermazione e, come risultato a quelle parole che gli punsero fastidiosamente il cuore, i suoi occhi si addolcirono sotto al peso di lacrime sofferenti. La sua voce solitamente roca, però, gli rimase incastrata tra le corde vocali e, nonostante i suoi innumerevoli sforzi, non riuscì a rilasciare alcun suono.

𝐒𝐓𝐀𝐑𝐑𝐘 𝐄𝐘𝐄𝐒Where stories live. Discover now