𝟐𝟐 | 𝗌𝗍𝖺𝗋 𝗅𝗈𝗌𝗍

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𝐒𝐓𝐀𝐑𝐑𝐘 𝐄𝐘𝐄𝐒

𝗰𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝘁𝘄𝗲𝗻𝘁𝘆-𝘁𝘄𝗼𝗌𝗍𝖺𝗋 𝗅𝗈𝗌𝗍

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𝗰𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝘁𝘄𝗲𝗻𝘁𝘆-𝘁𝘄𝗼
𝗌𝗍𝖺𝗋 𝗅𝗈𝗌𝗍


La vecchia radio incastonata nel cruscotto della macchina emetteva una bassa melodia che spesso veniva interrotta da fastidiosi ronzii. Ciononostante, l'abitacolo era avvolto da un'aura di serenità e tranquillità, con l'indistinguibile voce di Beyoncé a rimbombare con debolezza contro le pareti metalliche, rimbalzando delicatamente sulle lastre di vetro dalle quali filtrava una tenue luce solare.

Jeongguk lasciava che quel piacevole calore gli carezzasse timidamente l'epidermide, solleticandogli le palpebre chiuse e asciugandogli le lacrime rapprese sulle sue guance scarne. Aveva la testa appoggiata al freddo finestrino e il cappuccio a coprirgli i capelli castani, celando in quel modo l'immensa tristezza che gli oscurava lo sguardo.

Non era sicuro che sua zia si fosse accorta del suo umore negativo ma, se l'aveva fatto, era stata brava a custodire gelosamente la sua curiosità all'interno del suo cuore.

Era da quando aveva lasciato il campo da calcio che la voce profonda di Taehyung gli risuonava in testa nel mentre pronunciava quelle parole così irreali e insulse provenienti dalla bocca del ragazzo che oramai aveva capito essere una persona gentile dall'immenso cuore dorato.

Non aveva del tutto compreso cosa fosse cambiato in quei miserabili secondi che separavano il loro tenero abbraccio dalle parole velenose che gli trafissero l'organo vitale. Non aveva avuto modo di incastonare le sue iridi in quelle furenti del maggiore, ma una minuta parte di sé si rifiutava di credere che non stesse recitando una parte, che non stesse ripetendo le malvagie parole impresse sopra a un malandato copione.

Eppure, se la sua memoria non lo ingannava, ogni singola lettera da lui udita pareva essere intrisa in puro veleno, senza alcun tipo di finzione o menzogna. La realizzazione del fatto che una delle persone a cui Jeongguk più si stava legando gli avesse trafitto le spalle, non faceva altro che conficcargli più in profondità la lama appuntita, scavandogli dolorosamente tra le scapole e creando una sanguinosa ferita difficile da curare.

Un'altra cosa che ancora non riusciva a comprendere a pieno era il perché lui si sentisse così ferito da quanto sentito. Lui e Taehyung si conoscevano da poco più di un mese, come pretendeva di ottenere solo belle parole sul suo conto da parte di una persona che probabilmente lo considerava ancora uno sconosciuto? Non poteva credere che forzare in quel modo un'amicizia fosse sano per entrambe le parti, perciò non avrebbe nemmeno dovuto sentirsi così a pezzi per aver capito i veri sentimenti di una delle poche persone che gli rivolgeva la parola quasi quotidianamente.

Si sistemò il cappuccio sul capo quando il motore della Kia smise di rombare e il rumore della portiera che si apriva lo ridestò dal suo stato di trance temporaneo. Mise piede fuori dal veicolo, stringendo tra le sue dita le bretelle del suo zaino celeste, e fece il suo silenzioso ingresso all'interno della sua abitazione, seguendo pacatamente sua zia.

𝐒𝐓𝐀𝐑𝐑𝐘 𝐄𝐘𝐄𝐒Where stories live. Discover now