𝟐𝟑 | 𝗍𝗁𝖾 𝖿𝖺𝗎𝗅𝗍 𝗂𝗇 𝗈𝗎𝗋 𝗌𝗍𝖺𝗋𝗌

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𝐒𝐓𝐀𝐑𝐑𝐘 𝐄𝐘𝐄𝐒

𝗰𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝘁𝘄𝗲𝗻𝘁𝘆-𝘁𝗵𝗿𝗲𝗲𝗍𝗁𝖾 𝖿𝖺𝗎𝗅𝗍 𝗂𝗇 𝗈𝗎𝗋 𝗌𝗍𝖺𝗋𝗌

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𝗰𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝘁𝘄𝗲𝗻𝘁𝘆-𝘁𝗵𝗿𝗲𝗲
𝗍𝗁𝖾 𝖿𝖺𝗎𝗅𝗍 𝗂𝗇 𝗈𝗎𝗋 𝗌𝗍𝖺𝗋𝗌


Svegliarsi con un dolce aroma che aleggiava tra le mura di un'abitazione era un evento raro per Taehyung; eppure, quella mattina fu sorpreso di captare con le sue narici una fragranza zuccherina che non fece altro che fargli venire l'acquolina in bocca.

Con pigrizia sollevò le palpebre e un accecante fascio di luce gli colpì direttamente l'iride, provocando da parte sua un grugnito infastidito. Una volta adattatosi alla luminescenza della stanza, il ragazzo si sedette sul morbido materasso e solo in quel momento si ricordò d'improvviso tutti gli episodi che l'avevano reso partecipe la giornata precedente.

Si sentiva terribilmente in colpa per quanto accaduto e al solo pensiero di aver ferito una persona fragile e preziosa quale era Jeongguk, il suo cuore si stringeva in una dolorosa morsa. Il discorso che gli aveva fatto Sunhee e l'emozionante conversazione avuta con la sua fidanzata avevano di certo alleviato il dolore lancinante che lo vedeva vittima, ma non avevano fatto in modo che esso scomparisse del tutto.

Mentre i suoi pensieri ronzavano ininterrottamente nella sua testa, Taehyung si stiracchiò e rilasciò uno sbadiglio rumoroso. Dopo essersi arruffato le ciocche turchesi, si alzò dal letto e trascinò i suoi piedi nudi in direzione del piano inferiore, dove era certo avrebbe trovato la proprietaria di casa.

Minjee era davanti ai fornelli e si destreggiava con maestria con i vari utensili. I suoi capelli erano raccolti in una coda alta e le ondeggiavano sulla schiena coperta da un'elegante camicia purpurea tenuta dentro a degli stretti pantaloni neri. Dalle sue labbra rosate fuoriusciva una soave melodia che si mescolava sinuosamente con lo sfrigolio delle uova nella padella.

Taehyung le si avvicinò cautamente e avvolse le sue braccia muscolose attorno alla sua vita, guadagnandosi un sussulto da parte dell'altra.

«Dio mio, Tae!» esclamò ella, girando leggermente il volto per fronteggiare meglio il suo fidanzato. «Non ti azzardare mai più a spaventarmi in questo modo.»

Tutto ciò che ricevette dal minore fu una risata cristallina che gli fece vibrare la gola e aprire le labbra in un sorriso sornione. Mantenendosi avvinghiato al suo corpo, le depositò un delicato bacio sotto l'orecchio prima di sussurrarle: «Cosa stai cucinando?»

«Uova e bacon» mormorò Minjee, tornando concentrata su ciò che stava facendo. «Hai dormito bene?»

Taehyung annuì contro la sua spalla, rilasciando un roco suono dal fondo della gola per rendere nota la sua affermazione. «Oggi mi sento meglio di ieri, soprattutto grazie a te, Minie.»

«Mi fa piacere» replicò la maggiore, spegnendo la fiamma e servendo nei due piatti la loro colazione ricca di sostanze nutritive. In quel momento, Taehyung decise di districarsi dall'abbraccio e di accomodarsi al tavolo, attendendo con impazienza che il delizioso cibo gli venisse posato davanti agli occhi. Quando anche la corvina prese posto su una delle sedie, proprio lei cercò di mantenere viva la conversazione tra di loro. «So che ieri ti ho detto che devi prenderti del tempo per te stesso, ma devi parlare con Gukie il prima possibile e chiarire le cose con lui» iniziò Minjee, masticando lentamente il bacon e assaporandone il suo gusto salato. «Quello che c'è stato tra di voi è un semplice malinteso che poteva assolutamente non verificarsi.»

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