𝟐𝟓 | 𝗐𝗋𝗂𝗍𝗍𝖾𝗇 𝗂𝗇 𝗍𝗁𝖾 𝗌𝗍𝖺𝗋𝗌

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𝐒𝐓𝐀𝐑𝐑𝐘 𝐄𝐘𝐄𝐒

𝗰𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝘁𝘄𝗲𝗻𝘁𝘆-𝗳𝗶𝘃𝗲𝗐𝗋𝗂𝗍𝗍𝖾𝗇 𝗂𝗇 𝗍𝗁𝖾 𝗌𝗍𝖺𝗋𝗌

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𝗰𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝘁𝘄𝗲𝗻𝘁𝘆-𝗳𝗶𝘃𝗲
𝗐𝗋𝗂𝗍𝗍𝖾𝗇 𝗂𝗇 𝗍𝗁𝖾 𝗌𝗍𝖺𝗋𝗌


I suoi capelli castani erano arruffati confusamente sulla sua testa e sparpagliati sul cuscino a lui sottostante, come a formare una corona regale. Le sue sopracciglia erano aggrottate, facendo in modo che sulla sua fronte imperlata di sudore si formassero delle profonde rughe che gli intagliavano malamente la pelle. Dal suo naso lucido di sudore sgorgava una piccola goccia cremisi che faceva timido capolino da dentro la narice e si andava a depositare con titubanza sul labbro superiore sottile. La sua bocca era schiusa e dalla sua gola venivano emessi dei suoni lamentosi che gli scuotevano l'intero essere.

Taehyung, in diverse circostanze, avrebbe sorriso amorevolmente alla scena di un Jeongguk appena sveglio, e probabilmente si sarebbe porto in avanti per depositare un tenero bacio sui suoi boccioli solitamente rosati. In quel momento, però, quell'infimo pensiero lo trovava inappropriato, motivo per cui si allungò verso il suo comodino per afferrare un fazzoletto pulito e proseguire poi per tamponare il rivolo vermiglio che intaccava il candore della pelle del suo ormai fidanzato.

Quel flebile contatto ridestò quest'ultimo dal probabile incubo che gli infestava la mente. Presto, da sotto le sue palpebre pesanti, sbucarono le sue iridi che avevano assunto una cupa tonalità nera, contrastante al solito scintillio che vi dimorava abitualmente all'interno.

«Buongiorno» mormorò il maggiore, accennando a un sorriso dolce nel notare la stanchezza che ancora intorpidiva il corpo del ragazzino. Non ricevette immediata risposta, ma incolpò la forte sonnolenza che impediva all'altro di prendere nota dell'ambiente a lui circostante.

La notte prima era stata sublime, tra le dolci parole che si erano scambiati al chiaro di Luna e i teneri baci a cui solo la volta stellata aveva assistito. Dopo essersi assaporati la brezza serale per quasi due abbondanti ore, decisero fosse meglio fare il loro pacato rientro a casa. Sebbene con titubanza, Jeongguk accettò l'invito dell'azzurro e, dopo diversi battibecchi ed esitazioni, decisero che la soluzione migliore fosse quella di dormire nello stesso letto, consapevoli di avere tutta la dimora Kim soltanto per loro.

Taehyung aveva prestato dei suoi vestiti al castano e gli aveva concesso il bagno per cambiarsi e liberarsi di quel minimo trucco che gli imbrattava il volto in tutta calma e serenità. Dopo qualche altro bacio depositato con la più totale delicatezza, i due si accoccolarono l'uno all'altro e, inconsapevolmente, si addormentarono con gli arti allacciati tra di loro e i visi a solo pochi millimetri di distanza.

Il maggiore sperava che, siccome aveva amorevolmente stretto Jeongguk tra le sue braccia per tutta la durata della notte, quest'ultimo sarebbe riuscito a dormire serenamente, ma non aveva tenuto conto della situazione – ancora sconosciuta a lui – dell'altro. Il minore, infatti, non smise per neanche un istante di rilasciare bassi mormorii e lamenti sommessi, mentre si muoveva di tanto in tanto contro il corpo del suo ragazzo.

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