Capitolo 32

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Anita's pov

Vedo venire verso di noi Olga, la zia di Ivan, la quale non appena ci raggiunge tira uno schiaffo all'uomo accanto a noi.

Ho scoperto poco fa che si tratta del padre di Ivan e della persona che ha cercato di ucciderci più di una volta.

Sinceramente lo immaginavo più basso...e ha pure la pancetta da birra, anzi da vodka.

"sei un idiota"

Io adoro Olga.

"sei impazzita per caso?"

È la risposta del fratello.

"impazzita io?
Dopo che tu hai cercato di uccidere tuo figlio e la sua ragazza?"

Incrocia le braccia al petto guardandolo male, mentre lui tiene ancora una mano sulla guancia dolorante.

Sento mio padre irrigidirsi al mio fianco, quando sente la rivelazione di Olga.

"io volevo uccidere solo Anita"

Grazie eh!

"come scusa?
Non erano questi i piani"

Mio padre si avvicina a Brasil, con le mani chiuse a pugno lungo i fianchi.

Fermi tutti...da quando mio padre ha quel bel sedere?

"Christian?"

Mi volto verso di lui, mentre Elisabetta raggiunge Vladimir.

Christian rivolge la sua attenzione su di me, guardandomi con un velo di curiosità.

"mio padre è andato in palestra ultimamente?"

Mi accorgo che la domanda lo sorprende, ma non lo da troppo a vedere.

"sì, in effetti tuo padre ha cominciato ad andare in palestra, qualche mese fa"

Adesso mi è tutto più chiaro.

Lascio mio padre e gli altri due ideatori del piano, a discutere sui dettagli, affianco Olga che mi sorride prendendomi sotto braccio.

"vieni, mio nipote ha cominciato ad avere dubbi anche sull'esistenza degli alieni da quando te ne sei andata"

Sorride leggermente guardando il nipote, io le consiglierei di fargli fare un test antidroga...non si sa mai con gli uomini.

Quando io e Olga stiamo per raggiungere il resto della ciurma, una familiare chioma bionda entra nel mio campo visivo.

Lei cosa ci fa qui?

"Anita!"

Come la prima volta che ci siamo incontrate, la vedo correre sui tacchi, spingendo a chiedermi per l'ennesima volta come ci riesca.

Sto per insultarla, quando me la ritrovo appiccicata addosso in quello che dovrebbe essere un abbraccio.

Prenoterei anche per lei un test antidroga.
Giusto per essere sicuri.

"come stai?"

Ignoro momentaneamente la sua domanda, rivolgendo il mio sguardo ad Ivan che si sta dirigendo verso di noi.

"ci sono molte cose di cui dobbiamo parlare"

E giuro che gli darei fuoco, nel momento in cui circonda le spalle della bionda con un braccio avvicinandola a sè.

Se stasera annunciano il loro matrimonio giuro che ritiro fuori il piano, mio e delle ragazze, di darle fuoco.

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un amore costretto...forse [in revisione] Where stories live. Discover now