Capitolo 20

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Anita's pov

I due piccioncini tornano in camera tenendosi per mano, evidentemente hanno risolto.

Elisabetta mi deve spiegare molte cose, quando uscirò da qui dobbiamo fare un bel discorsetto.

"avete chiarito?"

Ivan si appoggia al mio letto, osservando i due.

"si, avevamo solo bisogno di parlare"

Penso di non aver mai visto Vladimir più sorridente di così.
Fa quasi impressione.

"il medico ci ha detto che potete uscire, tu Ivan dovrai usare le stampelle"

Vladimir aiuta il moro a sedersi sulla poltrona vicino al letto mentre Elisabetta si siede al mio fianco.

"piccola cambiati e poi usciamo"

Ivan mi sorride, scendo dal letto e dopo essermi infilata le ciabatte mi dirigo in bagno.

Elisabetta mi porge i vestiti aiutandomi a sciacquare il viso e vestirmi.

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Decido di fare una treccia e truccarmi un po', con l'aiuto di Elisabetta

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Decido di fare una treccia e truccarmi un po', con l'aiuto di Elisabetta.

Esco dal bagno insieme lei, appena sentono il rumore della porta, i due ragazzi si girano verso di noi squadrandoci da capo a piedi

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Esco dal bagno insieme lei, appena sentono il rumore della porta, i due ragazzi si girano verso di noi squadrandoci da capo a piedi.

"wow! Sei...bellissima"

Abbasso lo sguardo, sentendomi nuda sotto lo sguardo intenso di Ivan.

"anche tu Elisabetta non sei male"

Sorrido notando il modo in cui Vladimir guarda la ragazza al mio fianco.

"forza andiamo!
Qui ci sono puzze di ogni tipo"

La faccia schifata della mia amica fa ridere tutti.

Usciamo dalla stanza e poi dall'ospedale, arrivati all'uscita le guardie ci scortano alle macchine per poi portarci a casa.

"sono contento che tu stia bene" sorrido alle parole del moro, poggiandomi a lui.

"anche io"

Chiudo gli occhi posando la testa sulla sua spalla.
Non ho idea di chi sia stato a innescare la bomba, però mi fido di Ivan e dei suoi uomini e credo che riusciranno a proteggerci.
Non che fin'ora ci siano riusciti più di tanto eh.

Dopo dieci minuti circa arriviamo a casa, aiuto Ivan a scendere ed entriamo.

"Ivan, моя любовь, что с тобой случилось?
(Ivan, amore mio, cosa ti è successo?)"

Una ragazza bionda con tre chili di trucco, ci corre incontro su dei tacchi alti almeno 20 cm.

Ma come fa?

"Картина?!"

Sia Ivan che Vladimir sono sconvolti dalla presenza della tro...ehm volevo dire zoc...cioè tizia sconosciuta.

Si chiama Cartina?
Penso che la prenderò in giro tutta la vita.

La piovra si appiccica al mio ragazzo facendolo quasi cadere, ma è scema?

Ah no! Una ragazza dai facili costumi.

"Картина, что ты здесь делаешь? (cosa stai facendo qui?)"

Vladimir la stacca da Ivan sotto lo sguardo omicida mio e di Elisabetta.

"Я...кто онй (io...chi sono loro)?"

Non ho capito nulla di ciò che ha detto fin'ora, però ho capito che ci ha chiesto chi siamo.

Ah bene, adesso zoc...ehm tipa te lo dico io!

"я Анита, его девушка
(sono Anita, la sua fidanzata)"

Inutile dire che la piovra rimane a bocca aperta, quanto mi sto divertendo.

"ah!"

Il mio divertimento sta raggiungendo livelli inesplorati, decido di divertirmi ancora di più baciando il moro al mio fianco.

Sento subito il braccio di Ivan avvolgermi il fianco, le mie mani finiscono tra i suoi capelli e le farfalle si attivano nel mio stomaco.

Ci siamo solo io e lui, non mi interessa di nulla, neanche dell'omicidio della tro...bionda che avverrà in un futuro molto prossimo.

Beccati questa russa!

un amore costretto...forse [in revisione] Where stories live. Discover now