Capitolo 9

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           ☁️ capitolo revisionato☁️

                    When the world gets cold
                                     I'll be your cover

Anita's pov

Quando mi risveglio mi rendo conto di essere ancora all'interno dell'auto e che stiamo varcando il cancello di un enorme villa, circondata da alte mura.

Ovviamente dovevo aspettarmi che il russo mi avrebbe rinchiusa in una sorta di prigione.

L'auto si ferma e l'autista scende dalla macchina per aprire la portiera ad Ivan, il quale fa il giro dell'auto e apre la mia.

Penserei che sia un gesto galante se non fosse stato fatto dal mio rapitore.

«Potevo farlo anche da sola»

Sbuffo e scendo dall'auto muovendo qualche passo verso l'enorme porta di legno davanti a me.

Respiro a pieni polmoni l'aria fresca non sapendo quando sarà la prossima volta che potrò godere di questa piacevole sensazione.

Dubito che il russo mi farà uscire quando e come voglio da questa prigione dorata.

«Andiamo, ti mostro la tua camera»

Appunto

«Vorrei fare un giro della casa»

Mi osserva come se avessi detto la cosa più assurda del mondo, scuote la testa e si avvia all'entrata della villa.

«Potresti almeno degnarmi di una risposta»

Incrocio le braccia al petto rimanendo vicino alla macchina mentre lo vedo fermarsi sui suoi passi e voltarsi nella mia direzione.

«Uscirai dalla tua stanza e andrai in giro per la villa solo se e quando lo dirò io.
Fino ad allora farai tutto ciò che ti dico, a meno che tu non voglia che alla tua amichetta venga fatto del male»

Sgrano gli occhi facendo ricadere le braccia lungo i fianchi, un giramento di testa mi costringe ad appoggiarmi alla portiera dell'auto per non cadere.

«Che cosa...che cosa hai detto?»

Il russo mi rivolge un sorrisetto maligno avvicinandosi con le braccia incrociate.

«Te l'ho detto Anita: ad ogni tua azione corrisponderà una mia reazione.
Sciocco da parte tua sottovalutarmi, credevo fosse chiaro che la vita della tua amica è nelle tue mani»

Pur odiandolo a morte devo riconoscere che ha ragione;
sono stata una sciocca a credere che avesse lasciato andare Elisabetta.

La terrà prigioniera perché è il mio punto debole e la userà per ricattarmi.

Immersa nei pensieri, non mi sono accorta che si è avvicinato finché non mi fa sollevare il mento e incontrare il suo sguardo glaciale.

«Fai la brava e andrà tutto bene, Принцесса»

Mi prende in braccio riavviandosi all'entrata, superiamo l'enorme porta di legno e comincia a salire le scale che conducono al piano superiore.

Con la testa appoggiata alla sua spalla cerco di memorizzare più dettagli possibili, di contare le porte che sorpassiamo e gli uomini che girano per la casa.

Quando arriviamo davanti ad una porta bianca mi rimette a terra ed estrae una chiave dorata.

Apre la porta e mi spinge dentro seguendomi all'interno.

Dal letto vicino alla finestra deduco sia una camera da letto, muovendomi nella stanza trovo un bagno e una cabina armadio.

«Questa sarà la tua camera.
I pasti ti verranno consegnati tre volte al giorno dalle cameriere e quando vorrai lavarti troverai in bagno tutto il necessario»

un amore costretto...forse [in revisione] Where stories live. Discover now