Capitolo 16

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Anita's pov

Esco dalla doccia, finalmente pulita, e mi guardo intorno alla ricerca di un accappatoio.
Ispeziono tutto il bagno con uno sguardo ma non c'è traccia dell'accappatoio ne di un qualsiasi asciugamano, grande abbastanza da coprirmi.

Sul serio?!

"IVAN!"

La porta si apre subito, lasciando entrare Ivan, che si stupisce nel vedermi nuda.
Si ricompone subito però, mordendosi il labbro inferiore e lasciando vagare i suoi occhi per tutto il mio corpo.

Il mio cervello improvvisamente si ricollega, facendomi portare le mani sulle parti intime e sul seno per corpirmi.

"Maniaco girati!"

Sento le guance tingersi di rosso al pensiero che mi abbia vista nuda...completamente nuda.

"sei un bellissimo spettacolo, piccola"

Afferro la saponetta sul lavandino e gliela tiro contro, riesce a schivarla e ad avvicinarsi.

"non farmi arrabbiare, ragazzina.
Potresti pentirtene"

Rabbrividisco a questo suo cambio d'umore, cercando di coprirmi il più possibile.

Le sue mani calde si ancorano ai miei fianchi avvicinandomi a lui, il suo sguardo accarezza il mio corpo facendomi sentire più nuda di quanto già lo sono.

Mi lancia un ultimo sguardo glaciale prima di uscire dalla stanza.

Riprendo fiato, non essendomi accorta di averlo trattenuto fin'ora.

Questo suo cambiamento repentino mi spaventa e fa venire i nervi allo stesso tempo.

Pochi secondi dopo la porta si riapre, Ivan entra con un accappatoio enorme che mi fa infilare prima di prendermi in braccio.

Una volta seduta sul letto comincio ad asciugarmi e indossare gli abiti preparati dal moro.

"

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"

Facciamo colazione?"

Si avvicina per poi abbracciarmi e lasciarmi un bacio sulla fronte.

Bipolare!

Scendiamo in cucina dove troviamo la tavola già apparecchiata e diverse delizie posate su essa.

Afferro dei waffle con la Nutella posandogli nel piatto, per poi cominciare a mangiare.

Do un morso a questo paradiso terrestre sentendo subito dopo il bisogno di precisare una cosa...

"La Nutella l'abbiamo inventata noi italiani"

Mi osserva spaesato per qualche secondo prima di mettersi a ridere e annuire.

"Si hai ragione!
Molte cose buone le avete inventate voi italiani...tipo la pizza...la pasta"

Spalma anche lui un po' di Nutella su un waffle e con un solo boccone se lo mangia tutto.

Oltre a essere bipolare è anche un pozzo senza fondo

Lo guardo allibita vedendolo ridere per la mia faccia...mi sto incazzando.

Poso il cibo sul piatto e mi pulisco la bocca, subito dopo mi alzo da tavola e vado in salotto.

Si, sono bipolare anche io ma ho il ciclo.

"Vediamo adesso chi ride"

Mi butto sul divano e accendo la TV con l'intento di ignorarlo.

"Parli da sola?"

Inutile dire che la risposta alla sua domanda è un poetico "vaffanculo".

"Okay tigre, che succede?
Hai mal di pancia?"

Si siede al mio fianco, posando una mano dietro le mie spalle

"No, il fatto che mi ridi in faccia mi fa incazzare...ricordatelo per il futuro"

Incrocio le braccia, puntando lo sguardo verso la finestra

"Eddai...non ti sarai arrabbiata?
Sul serio?"

Vedendo che non gli rispondo continua ad insistere

"Dai piccola mi spiace.
Come posso farmi perdonare?"

Si gira verso di me, lasciandomi un bacino sulla guancia.

Sto per rispondergli, quando il rumore di uno scoppio ci fa voltare verso la finestra, dove vedo un'ombra e poi solo buio...

un amore costretto...forse [in revisione] Where stories live. Discover now