Capitolo 1

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            ☁️capitolo revisionato☁️

                     Maybe it was all to much
                  To much for a man to take

Anita's pov

"здравствуйте (buongiorno)"

L'insegnante di russo entra in aula seguita dalla professoressa madrelingua, che sorride comunicandoci che a San Pietroburgo questa mattina è caduta la neve.

Beate le persone che ci abitano, non so cosa pagherei per essere in Russia in questo momento, anziché dover stare qui all'università e affrontare cinque ore di lezione.

“Anita stai prestando attenzione oppure vorresti essere anche tu a San Pietroburgo per giocare con la neve?”

La professoressa mi lancia uno sguardo torvo, mentre l’intera classe si volta nella mia direzione ridendo.

Non so se preoccuparmi più del fatto che io non sia la sua alunna preferita o del fatto che mi abbia letto nella mente.

“Non si preoccupi professoressa, sono molto interessata alla lezione di oggi”

Si, come no, non ricordo neanche di cosa stava parlando pochi minuti fa.

“Meraviglioso!”

Mi rivolge un sorriso inquietante, che non presagisce nulla di buono, recandosi alla lavagna, afferra un
gessetto bianco e me lo porge.

“Perché non vieni alla lavagna allora? È passato molto tempo dall’ultima volta che ti ho interrogato”

Stronza.

Scosto la sedia per poi dirigermi alla lavagna, prendo il gessetto e sbuffando aspetto che la professoressa mi dia delle indicazioni.

Miss Simpatia sta per aprire bocca quando la porta alle mie spalle viene improvvisamente spalancata dalla bidella, la quale con sguardo allarmato si rivolge alla professoressa.

“Professoressa Brughi, venga per favore!
Santinon, lo studente dell'altro corso, ha di nuovo infilato la testa
tra le sbarre del corrimano”

Ma non potevano esserci alunni normali qui?

Alzando gli occhi al cielo, la professoressa esce dall'aula raccomandandoci di proseguire la lezione e non far esasperare la madrelingua.

Come se ne fossimo capaci tra l’altro, l’ultima volta l’abbiamo solo portata all’esaurimento dopo averle fatto trovare un’anguilla morta sulla sedia.

L’unica contraria all’idea è stata la mia migliore amica Elisabetta, mi piace definirla l’Hermione Granger
italiana.
È talmente rispettosa delle regole che ha riferito al rettore persino la pescheria dove abbiamo acquistato
l’anguilla.
Anguilla che purtroppo è andata sprecata visto che nessuno ha voluto portarsela a casa e mangiarla;
pensare che è un tipo di pesce così pregiato

Due ore e quaranta minuti dopo la campanella ci allieta con il suo melodioso suono annunciando la fine, quindi esco dalla classe e insieme ad Elisabetta mi reco all'esterno, per poter trascorrere la pausa nel giardino dell'università.

La mia amica individua una panchina libera, in mezzo a tutte quelle occupate da coppie intente a mangiarsi la faccia.

Ma prendono fiato almeno?

“Vuoi che ti passi gli appunti di letteratura?”

Osservo perplessa la mia compagna, rischiando di soffocare con il boccone di cibo che avevo in gola.

“Sei veramente riuscita a prendere appunti?
Io dalla noia mi sono addormentata sul banco!”

La vedo fare spallucce e masticare una patatina, si prende il tempo per ingoiarla prima di rispondere.

“Il professore di letteratura ha parlato di un autore molto interessante: 
Tolstoj”

Era su Tolstoj la lezione?
Credevo stessimo parlando di Chekov...

“Sì, interessante ma…”

Scorgo alle sue spalle, all’esterno del campus universitario, un uomo vestito di nero dalla testa ai piedi, il quale ci osserva con un telefono in mano.

Se lavorasse per la CIA?
Forse hanno scoperto di quella volta che ho rubato una caramella nel negozio di cinesi.

Se volete un consiglio...non imitatemi. Ho avuto la nausea per tre giorni dopo averla mangiata.

“Cosa stai guardando?”

Elisabetta si volta cercando di individuare l’oggetto del mio interesse.
Quando lo nota torna a guardarmi rivolgendomi un sorriso malizioso.

“Ammetto che hai buon gusto Anita, anche se pensavo fossi più interessata agli atleti che agli uomini in
giacca e cravatta”

Cosa? No no no, ha completamente frainteso, sicuramente quel tipo è qui per arrestarmi.

La CIA non è cinese però…

“Il bel ragazzone ti ha tagliato la lingua?”

È in questi momenti che mi domando se Elisabetta si faccia portare della droga, oltre che dei regali, dai suoi parenti boliviani.

“Non è stata tagliata nessuna lingua, men che meno la mia.
Trovo, invece, inquietante il modo in cui quel tipo continua ad osservarmi nonostante io poi li abbia pagati i due euro della caramella…”

Mio padre dopo avermi costretto a rivelargli la causa del mio malessere, ha deciso di riportarmi al negozio e farmi pagare la caramella che avevo rubato.

“Lascia perdere la caramella, credo invece tu abbia fatto colpo”

Il suono della sveglia impostata sul telefono mi salva dalla prospettiva di doverle rispondere, onestamente non avrei saputo cosa dire.

Non ho comunque fatto colpo su nessuno, anzi spero prenda lui un colpo. Forte. Sulla testa.

Elisabetta si accontenta di chiudere il discorso, ci alziamo avviandoci all’entrata per seguire le prossime lezioni.

Fortunatamente mancano solo le ultime due ore.

Sento uno sguardo bruciarmi sulla schiena ma provo ad ignorarlo, finché siamo dentro l'edificio non potrà
avvicinarsi, chiunque esso sia.

Spero.

Facevo bene ad essere spaventata, non avevo idea di cosa mi aspettasse...

Estraneo pov

Osservo le due ragazzine rientrare nel campus, estraggo quindi il telefono dalla tasca componendo il
numero.

Dopo due squilli la voce baritonale risponde con un tono un po’ assonnato, scommetto su mia madre che si è svegliato adesso, dopo la serata avuta ieri.

“Voglio credere tu abbia un buon motivo per chiamarmi così presto”

Lancio un occhio all’orologio, sono le undici…

“Ho un motivo più che valido.
Ho individuato i due obbiettivi”

Trascorre qualche minuto di silenzio prima che io riceva una risposta

“Perfetto, organizzate il rapimento.
Le voglio ora!”

Buonasera Family, sto completamente revisionando la storia, perciò se noterete delle differenze rispetto a prima, non preoccupatevi.

Se vi va, lasciate un commentino e una stellina per farmi sapere cosa ne pensate della storia.

P. S. Piano piano revisioneró tutta la storia, quindi aspettatevi dei cambiamenti.

Un bacio, Mary💕

un amore costretto...forse [in revisione] Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ