Capitolo 3

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Dire che mi crollò il mondo addosso in quel momento è un'eufemismo.

Avevo appena trovato la mia compagna e l'avevo persa subito dopo, senza sapere assolutamente nulla di lei, tranne che il suo odore. Un profumo unico; castagne, alloro e l'odore inconfondibile dei libri. 

Un profumo che non avrei mai dimenticato. 

Avevo toccato il cielo con un dito ed ero finito di nuovo all'inferno.

In quell'istante mi chiesi: "Perché Dea Luna? Che senso ha farmi trovare la mia compagna e farmela perdere senza nemmeno parlarle? Che cosa ho fatto per meritarmi questo?"

I suoni del mondo mi sembravano ovattati, lontani. C'ero solo io e la mia compagna troppo distante per me ormai. Non mi accorsi di piangere finché non sentì lievemente una mia lacrima cadere sul selciato in granito della banchina, insieme a tutte le mie certezze. Mi asciugai in fretta il viso con la manica del giubbotto e dopo un paio di sospiri per calmare il mio lupo sofferente, ritornai da Brianna e Chase. 

Quest'ultimo mi chiese perché fossi scappato e mi limitai a rispondere che mi era sembrato di aver riconosciuto una persona e che alla fine non era chi pensavo; in nome dell'amore di Chase per Brianna mi sforzai addirittura di fare un sorriso in modo da non smorzare l'entusiasmo della futura coppia. 

Nel mentre che ero stato via, Chase e Brianna avevano già deciso l'itinerario della giornata. La ragazza aveva proposto una serie di luoghi da visitare durante la mattinata, ignorando che i ragazzi qui presenti li conoscevano bene dato che ogni volta che venivano in città per qualche commissione visitavano ogni volta un posto diverso.

Ma Chase l'unica cosa che voleva era passare del tempo con la sua compagna e non potevo di certo biasimarlo. Anche io l'avrei fatto se questa non mi fosse sfuggita. A questo pensiero il mio lupo uggiulò di dolore ma non lo diedi a vedere.

Dopo tutto quello che mi era successo l'unica cosa che volevo fare era sfogarmi. Quindi esordì dicendo: "Scusate ragazzi, io ho alcune faccende inderogabili da sbrigare, voi divertitevi. Magari vi raggiungo per pranzo va bene?"

"Oh, certo non c'è problema se anche Chase deve andare facciamo per un altra volta." Replicò la giovane Luna con un tono dispiaciuto. A quanto pare si stava affezionando a Chase, allora davvero il legame è così forte e rapido. 

Lo saprei anche io se non me la fossi fatta sfuggire. Pensai ma subito dopo mi costrinsi a portare la mia attenzione su altro. Continuare a pensare a lei ora come ora non avrebbe comportato altro che dolore.

"No, tranquilla, sono cose che devo fare da solo, Chase è liberissimo per stare con te.  Ci vediamo più tardi ragazzi. Comportatevi bene." Esclamai buttandola sul ridere e facendo un ammonimento a Chase ovvero "fa attenzione con lei".

"A dopo allora" rispose Brianna e anche Chase esordì con un "ci vediamo".

Camminai verso l'uscita della stazione e corsi in fretta verso la fermata dove potevo prendere il pullman che mi avrebbe portato all'appartamento di Chase in città. A ogni passo sentivo il cuore farsi sempre più pesante e, lentamente e inesorabilmente andare in frantumi.

Con tutte le uscite che ho fatto con il mio migliore amico nel mondo umano avevo imparato a memoria le strade e le fermate. Grazie al mio olfatto riconoscevo le strade con gli odori dei luoghi locati su queste. E adesso la strada della stazione dei treni odorava di benzina e di asfalto nuovo. Aspettai pazientemente il pullman e appena questo accostò chiesi all'autista: "Scusi, va in centro?"

Questo senza nemmeno guardarmi in faccia rispose in malo modo: "Sì, c'è scritto, non sai leggere?" Se la giornata continua così male potrebbe andare a finire solo in due modi: o mi suicidio o ammazzo qualcuno e  al momento sono più propenso per la seconda.

"Sono cieco, coglione." Ribattei duramente salendo e avvicinandomi a lui mentre mi toglievo gli occhiali scuri mostrandogli i miei occhi bianchi. Sentì il cuore dell'autista fare un balzo, probabilmente perché sorpreso. Ben ti sta.

Dopo venti minuti di viaggio ero finalmente arrivato di fronte alla porta dell'appartamento di Chase e dopo aver litigato con le chiavi e la serratura della porta e aver perso tutta insieme la fiducia nelle varie religioni del mondo ero riuscito ad entrare.

Ora mi trovo abbandonato sul divano con gli occhi chiusi mentre cerco di ricostruire la scena dove ho trovato e perso la mia compagna. Voglio e devo trovarla, sia per la mia sanità mentale che per quella del mio lupo che non fa altro che trasmettermi il dolore per la perdita. 

Ripenso alla banchina, all'incredibile varietà di odori, al suo così particolare e poi l'altoparlante, le persone che mi sbarrano la strada, le spinte e infine il suono delle porte che si chiudono, la freddezza del vetro delle porte e il suo odore che sfuma nell'aria.

Il treno dov'era diretto? Non avevo prestato ascolto alle voci intorno a me e quindi non lo sapevo. Presi il cellulare e con la sintesi vocale cercai i treni in partenza per quell'ora.

Oltre a quello che avevo preso con Chase per raggiungere Brianna senza dare sospetti c'erano altri due treni: uno diretto a Vanderhoof e uno a McBride. Ma quale aveva preso lei?

Se solo non fossi cieco, avrei potuto vederla. Sarebbe stato tutto più semplice.

Me la immaginai, gentile e coraggiosa, magari con lunghi capelli scuri. Bellissima nella sua semplicità.

Ho passato tutta la mia vita, dopo l'attacco, convinto che, a causa della mia cecità, non avrei mai trovato la mia compagna. Che avrei passato tutta la mia esistenza semi-immortale da solo. E questa convinzione, trasformata in paura mi ha sempre perseguitato. Non ho paura di morire ma quella di farlo da solo, sì. Di non aver nessuno. Una paura che noi licantropi condividiamo con gli esseri umani.

Ma appena Chase tornerà gli racconterò tutto e andrò a cercarla, non mi interessa quanto tempo ci metterò la troverò: costi quel che costi.

ANGOLO AUTRICE:

Buongiorno a tutti o buonasera, visto l'orario. Cosa ne pensate del primo, sfuggente incontro tra Aiden e la sua misteriosa compagna? Ve lo aspettavate così?

Come vi immaginate la compagna di Aiden? E secondo voi le sue preoccupazioni sono fondate?

Fatemi sapere che cosa ne pensate con un commento!

Al prossimo capitolo!

Serena

Il Lupo dagli occhi argentatiWhere stories live. Discover now