Capitolo 8

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"Piacere, io sono Aiden" Rispondo sedendomi vicino a lei, al bancone.

"Non ti ho mai visto qui, non sei di queste parti vero?" Chiede Artemis; lei non ha la minima idea di quanto stia apprezzando il suo tentativo di fare conversazione, perché per quanto non voglia lasciarla andare, non so nemmeno come trattenerla.

"No, infatti, sono venuto qui con un amico, per cercare una cosa." Replico raccontandole un pezzo di verità.

"E l'avete trovata?" Domanda. Oh, per la Dea. Si che l'ho trovata, l'ho trovata in te, ma questo non glielo posso dire o almeno non ancora.

Sto per rispondere che arriva il barista a interromperci: "Ecco a te, sono 19 dollari."

Sento Artemis cercare nella borsa il denaro e poggiarlo sul bancone. Due pezzi di carta e quattro monete. Il barista le porge sei birre. Strisciano sul bancone.

"Va bene grazie. Addio Aiden, è stato bello parlare con te." Esclama la mia compagna prendendo le birre e alzandosi, pronta ad andar via.

Afferro la sua mano all'improvviso: "C'è una qualche remota possibilità che possiamo rincontrarci? Mi piace stare con te." Chiedo pentendomene cinque istanti dopo.

"Beh sembra un giudizio affrettato Aiden, non trovi? E comunque ci sarebbe una possibilità su un milione." Replica lei ridendo leggermente. Percepisco i battiti del suo cuore come fossero i miei: è quasi contenta.

"Una su un milione? Mi basta." Ribatto determinato. Erano lo stesso numero di possibilità di trovarti Artemis, eppure eccoci qui.

La sento ridere e sussurrare un"Che tipo strano." Quando un clacson risuona prepotentemente fuori dal bar, seguito poi da un urlo: "Ragazzina ti vuoi muovere?"

I battiti del cuore della mia compagna aumentano: ansia, paura contraddistinguono la sua voce quando dice: "Scusa devo andare."

Provo a richiamarla, ma non c'è nulla da fare. Esce dal bar e subito la seguo: "Artemis!"

Sento il rumore di una portiera che sbatte e una macchina partire sgommando. Percepisco al mio fianco la presenza di Chase e gli chiedo: "Dimmi che hai visto quella macchina e chi c'era dentro."

"L'ho vista, sì." Risponde asettico il mio Alpha.

"Seguiamola." Ribatto e senza troppe cerimonie dopo un colpo sul braccio da parte del mio migliore amico che segnalava il via libera, ci trasformiamo.

Chase è il primo a farlo e io dopo essermi sfilato le lenti e averle gettate a terra senza troppo premura, lo seguo.

Iniziamo a seguire la macchina che corre per le strade vuote della città, allontanandosi sempre di più dal centro. Ci teniamo lontano ma al contempo non perdiamo traccia del veicolo.

"Aiden, la tua compagna sta litigando con il guidatore e anche abbastanza animatamente."  Mi riferisce Chase utilizzando il nostro collegamento mentale.

"Non perderli d'occhio" Rispondo continuando a seguire il rumore della macchina, cosa non molto complicata visto la poca frequenza di transito di altri veicoli.

Finalmente la macchina si ferma nei pressi di una casa alla fine di una via, che come avevo visto grazie a Artemis, da direttamente sulla foresta.
Intanto la temperatura si sta abbassando sempre di più fino al punto che sul mio naso sento poggiarsi un fiocco di neve.

Insieme a Chase mi nascondo nel sottobosco trovando un punto perfetto per spiare l'abitazione. Subito gli chiedo: "Chase descrivimi la zona."  Maledetta cecità.

Il Lupo dagli occhi argentatiWhere stories live. Discover now