Capitolo 27

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La sveglia vibra sul comodino, ma non è servita quella a svegliarmi. L'incertezza per il domani e la paura per Artemis mi hanno tenuto sveglio così come per la mia compagna sdraiata al mio fianco. Siamo rimasi entrambi svegli, senza dire una parola, ascoltando solamente in nostri respiri nel buio.

Ci alziamo, mi vesto, indossando la mia divisa da combattimento, e aiuto Artemis a fare lo stesso: a causa della ferita non può alzare il braccio senza sentire dolore. Appena siamo pronti a uscire dalla camera e dirigerci nel piazzale davanti alla Casabranco, dove Chase assegnerà gli ordini, Artemis mi blocca abbracciandomi forte e sussurrando: "Aiden, per favore, sta attento."

"Lo farò. Ti stai al sicuro, fallo per me." Replico prima di posare le mie labbra sulle sue facendo partire un bacio dove si mischiano le nostre paure, le incertezze e il nostro amore.

"Ti amo" proferisco piano a occhi chiusi per godere ancora un istante di quel bacio meraviglioso.

"Ti amo anch'io Aiden." Risponde lei poggiando la fronte contro la mia per poi dire: "Promettimi che, dopo questa storia, mi marchierai. Voglio essere tua."

Non rispondo; mi limito ad annuire e poi insieme scendiamo ai piani inferiori. Nella Casabranco non si sentiva che il silenzio più totale. Tutti quanti si dirigevano lentamente al cospetto di Chase e riuscivo a percepire al suo fianco la presenza di Brianna. "Non lo lascerà solo." Esclama la mia compagna probabilmente intuendo i miei pensieri, o seguendo le sue congetture.

"No, non lo farà." Replico stringendola a me più forte tanto da avere la certezza di imprimere il suo odore sui miei vestiti.

Intanto Chase inzia a parlare:
"Lupi. Oggi siamo qui perché dobbiamo affrontare un nemico che ci perseguita da decenni. Più di dieci anni fa il nostro villaggio è stato attaccato da dei vili cacciatori che hanno ucciso i nostri cari e distrutto tutto ciò che i nostri padri avevano costruito con fatica. Noi ci siamo vendicati, restituendo loro il favore ma non è stato abbastanza. In questi anni hanno ripreso potere, reclutando nuovi soldati e chiedendo aiuto ai loro amici europei. Tre branchi fin'ora sono stati annientati e i loro membri uccisi. Alcuni di loro siamo riusciti a salvarli grazie al nostro impegno ma oggi dobbiamo compiere qualcosa di ancora più importante. Mentre noi parliamo, due plotoni di cacciatori marciano verso di noi intenzionati a ucciderci: ma noi non ci faremo trovare impreparati. Lotterò fino alla morte e oltre se necessario. Dobbiamo difendere le nostre compagne e i nostri compagni, i loro figli e i nostri genitori. Non ci arrenderemo. Ora, non so cosa il destino ci riservi, né so se la Dea Luna ci benedirà, ma so che noi non siamo disposti a mollare; non lo abbiamo mai fatto e non inizieremo ora. Quindi vi chiedo, lupi, combatterete con me, ancora una volta?"

Un boato risuona sul piazzale: ogni membro ha urlato il nome del suo Alpha per sostenerlo. In seguito altre grida di incoraggiamento si propagano fra la folla a dimostrazione di come ognuno di noi sia disposto a combattere. Ma soprattutto a non cedere al nemico.

Lentamente le urla si quietano e Chase riprende a parlare con tono sicuro e autoritario: "Bene. A causa del poco tempo non ho potuto presentarvi la mia compagna e vostra Luna, Brianna. In questa battaglia anche lei sarà dei nostri insieme a Artemis, compagna del mio Beta, Aiden. Loro si occuperanno di tenere al sicuro i bambini e gli anziani nei sotterranei della Casabranco e di allestire un triage per i feriti. Il resto di noi si dividerà in due gruppi: uno con me a capo che si occuperà di presidiare i confini del nord-ovest e uno comandato da Aiden che controllerà il lato sud-est del villaggio. Sono in arrivo molti soldati che noi dovremmo affrontare con coraggio e astuzia. Posizionermo delle trappole che attiveremo per sfoltire le linee nemiche. Vinceremo questa guerra!"

Tutti esultano; il piano funziona o almeno a parole. Abbiamo elaborato molte strategie di difesa e attacco negli anni con Chase e questa è sempre stata la peggiore di tutte. È un tentativo disperato per una situazione disperata ma l'obbiettivo primario ora è tenere il morale alto. Finché combatteremo ci sarà speranza. O almeno così speriamo io e Chase.

Mentre tutti si dirigono di corsa ad armarsi io e Artemis veniamo avvicinati dall'Alpha e da Brianna.
"Quali sono gli ordini Chase?" Esordisce la mia compagna, determinata.

"Brianna, andrà con i medici e allestisci il triage medico: dobbiamo cercare di essere pronti a tutto. Tu, Artemis, ti occuperai di tenere al sicuro i bambini, le donne incinte e gli anziani nei sotterranei. Prendi questa chiave; apre una porta segreta che conduce a un passaggio fuori dai territori del branco. In caso di emergenza voglio che porti tutti fuori: so che è difficile ma-" Non fa in tempo a finire che Artemis afferra la chiave in uno scatto e ribatte: "Farò la mia parte Chase, non preoccuparti."

"In ogni caso Brianna ti aiuterà: appena sarete fuori dai territori il vostro obbiettivo è raggiungere il branco Shooting star in Alberta. A capo c'è l'Alpha Zachary. L'ho informato della situazione ieri sera e ha garantito che in caso di emergenza vi accoglierà nel suo branco." Spiega velocemente il mio migliore amico.

"Ma dista a 7 ore di viaggio da qui!" Ribatte la mia compagna. "Avrete più vantaggio rispetto ai cacciatori; saranno impegnati qui. È una soluzione disperata e ovviamente speriamo di non arrivarci mai." Replico io cercando di tranquillizzarla; infatti sento il suo cuore in piena agitazione.

"Noi andiamo a prepararci Chase. Ti prego... sta attento." Escalma Brianna per poi allontanarsi seguita da Artemis.

Ora nel piazzale rimaniamo solo io e Chase già pronti nelle nostre divise. In silenzio, si sente solo il sospiro del vento tra gli alberi e i suoni della foresta. "Amico mio, ti confesso che non so come andrà a finire." Proferisce Chase piano. Lo conosco da quando siamo bambini e so quanto odi essere impotente e avere paura.

"Sei un ottimo Alpha, un leader che seguirei ovunque. La tua paura è motivata: ma come un giorno tuo padre a detto a noi 'il coraggio non è avere paura, ma avercela e andare avanti lo stesso'." Dico tentando di rassicurarlo e mettendogli una mano sulla spalla.

"Già mio padre; lo sai vero che non sopravviverà oggi?" Replica lui con tono sconfitto. Sua madre è morta l'anno scorso e suo padre sta risentendo della sua morte.

"Lui non vuole combattere semplicemente per vincere ma perché vuole morire." Continua a parlare: "L'ho visto stamattina ed era felice come non lo vedevo da prima della sua morte; quando gli ho chiesto il motivo mi ha detto che oggi avrebbe rivisto il suo amore. Mi ha detto che è orgoglioso di me e che non poteva lasciare il branco a persona migliore."

"Suppongo sia una sua scelta Chase; ma ha ragione, il branco con te è nelle migliori mani possibili." Espongo piano e subito ricevo la sua stretta. Ci abbracciamo come fratelli, perché lo siamo. Abbiamo passato l'inferno insieme, ci siamo risollevati a vicenda dopo ogni caduta e aiutati nel momento del bisogno. Non saremo fratelli di sangue ma il nostro legame è forte come se lo fosse.

Intanto tutto l'esercito si schiera intorno a noi pronto a ricevere ordini. La battaglia è ormai imminente.

ANGOLO AUTRICE:

Ecco a voi un capitolo un po' strappalacrime... lo dico perché ho gli occhi lucidi mentre lo scrivo...

Siete pronti per guerreggiare un po'? Beh io sinceramente sì. Secondo voi chi vincerà? Cacciatori o licantropi?
Sono aperte le scommesse!

Fatemi sapere come sempre cosa ne pensate e ci vediamo nel prossimo capitolo!

Serena

Il Lupo dagli occhi argentatiWhere stories live. Discover now