Capitolo 6

11.3K 422 11
                                    

La mattina successiva la passai ad allenarmi nei boschi limitrofi alla città. Chase aveva un appuntamento con la sua compagna e la totale intenzione di passare l'intera mattinata con lei. Almeno uno di noi si divertiva. Stasera avevamo in programma di raggiungere l'altro paese. Se non l'avessi trovata neanche lì non avrei saputo davvero che fare.

Per non pensare correvo nel bosco nella mia forma lupesca; a seguito del mio "incidente" i miei occhi non sono stati l'unica cosa a cambiare: anche il pelo del mio lupo, prima grigio cenere aveva assunto numerose sfumature argentee (così come i miei capelli d'altronde) e ogni volta che io e Chase corriamo insieme nel bosco mi paragona a una stella cometa. All'inizio la cosa mi dava fastidio ma con il tempo ho smesso di farci caso.

Dopo un ora intesa di corsa mi ritrasformai e mi sdraiai su una roccia per riprendere fiato. Inspirai il forte odore del bosco che mi circondava, il fresco odore del muschio, della rugiada sulle foglie. Udii il fruscio dei rami scossi dal vento, il canto degli uccellini e il rumore dei passi di un cervo molto lontano da me.
Mi abbandonai a ogni sensazione che riuscivo a percepire, che il mio corpo riusciva a captare.

La pelle rimasta nuda in seguito alla trasformazione reagiva a ogni folata di vento leggermente più forte e i deboli raggi del sole che riuscivano a trapelare dalle fronde degli alberi mi riscaldavano il petto, le gambe e le braccia.

Ero tranquillo, immerso nel mio elemento, nella mia natura e la mia mente dapprima concentrata sulle sensazioni trasmesse dal bosco, cominciò a vagare nei ricordi.

"Concentrati Aiden, il dolore passerà prima." Questo mi aveva detto mio padre mentre stavo avendo la mia prima trasformazione.

Avevo sei anni, una cosa abbastanza prematura considerato il mio rango nel branco, ma nessuno vi diede mai molta importanza.
Ero appena uscito di casa per accompagnare mio padre nei boschi quando un improvviso dolore al petto mi aveva fatto accasciare a terra. Nell'arco di cinque secondi il dolore si era espanso in tutto il mio corpo fin dentro le ossa, l'unica cosa che ricordo ancora di quel momento è che cercai con tutto me stesso di non urlare, di non piangere. Volevo essere forte ma soprattutto volevo esserne degno.

Mi contorcevo in prenda alla disperazione cercando di far passare il dolore e mio padre mi poggio una mano sopra la schiena cercando di tranquillizzarmi e di rendere meno traumatica la cosa.

"Andrà tutto bene, il dolore passerà presto." Mi ripeteva come un mantra, finché le mie ossa inziarono a spezzarsi, modificandosi. La schiena e la testa si allungarono, così come in miei arti e alla base della schiena, dell'osso sacro si sviluppò la coda.
Il mio corpo si riempi di un folto pelo grigio cenere, simile a quello di mio padre, che a causa della trasformazione traumatica si riempì di sangue.

Quando il dolore finì ero diventato un lupo. Rimasi a terra, sdraiato su un fianco a riprendere fiato. Papà si avvicinò a me cautamente e passò la sua grande mano dietro le orecchie.

"Sei stato bravo Aiden, sei stato molto bravo." Mi sussurrò piano.

A risvegliarmi dai miei ricordi fu Chase che con il suo solito tono squillante e i suoi modi gentili mi lanciò addosso dei vestiti esclamando: "Ehy cometa, non hai più trovato i vestiti dopo averli cercato a tentoni per tutto il bosco?"

"No, in realtà speravo che venissi con la tua compagna, così potevo offrirle una misura con cui confrontarti." Risposi con nonchalance, come piccola vendetta per avermi disturbato.

"Simpatico come sempre vedo." Ribatté infastidito ma continuando a reggere il gioco.

"Sai, io apprendo per osmosi da chi mi circonda." Replicai rivestandomi e avvicinandomi a lui. "Come mai sei qui e non con la tua compagna?"

"Caro Beta non noti nulla di strano?" Domandò il mio caro Alpha.

"Cos'è? Hai cambiato taglio di capelli? Perché se è così ti ricordo che non posso vederlo." Dissi sorridendo sornione.

"Come cazzo farà la tua compagna a sopportarti solo la Dea Luna lo sa! Comunque no stupido. Volevo farti notare che sono le due e che hai un ora e mezza di tempo per toglierti questo fetido odore di 'lupo troppo cresciuto', cambiarti e andare a prendere il treno per trovare la tua compagna." Esclamò Chase, ricordandomi bonariamente per l'ultima parte mia madre che mi costringeva sempre a fare la doccia.

"Va bene mamma; sul serio sono le due?" Chiesi stupito, di solito mi accorgevo sempre del tempo che passava in base alla posizione del sole sulla mia pelle: evidentemente ero troppo preso dai miei ricordi.

"Sì e ora muoviti; prima risolviamo questa faccenda meglio e per me e per il branco che presto avrà la sua Luna. Andiamo." Ribatté piccato dandomi una spinta e mandandomi avanti, lungo la strada del ritorno.

Dopo un ora buona riuscimmo a tornare a casa e a prepararci decentemente. Ora ci troviamo nella maledetta stazione ad aspettare il prossimo treno per Vanderhoof. Sono in fibrillazione e con tutti i sensi disponibili pronti a captare una traccia della mia compagna.

Chase dietro di me è molto più tranquillo: poggiato a un muro chatta con la sua compagna suppongo. Come lo so? Semplice; dalla frequenza con cui digita le lettere che producono un fastidiosissimo 'tap tap'.

L'ho sempre odiata questa cosa e più di una volta ho chiesto a Chase di abbassare quel maledettissimo suono. Ma se io sono cieco lui è sicuramente sordo dato che non ascolta mai un mio suggerimento.
Suppongo sia il suo gene da Alpha.

Faccio schioccare la lingua per 'aggiornare la mia mappa' della stazione; molte persone si muovono vicino a me, suppongo sia per via del weekend. Magari studenti che tornano a scuola o persone che ritornano a casa. Chi lo sa. Alle volte mi piacerebbe vedere le loro espressioni, poter intuire dalla vista le loro esperienze. Per ora mi dovrò accontentare della voce.

Intanto lo stridore di un treno riecheggia nella stazione. Subito cerco Chase e chiedo: "Hey occhi rossi, è il nostro treno?"

Mi affianca e risponde: "Sì cometina, muoviamoci."

Entriamo velocemente nel treno e una volta preso posto Chase mi dice: "Bene Aiden ci aspettano due ore di viaggio e ti prego fai qualcosa che non sia cercare disperatamente traccia della tua compagna."

"Con il dovuto rispetto Chase, non rompere" Rispondo con un sorriso di circostanza.

ANGOLO AUTRICE:

Buongiorno a tutti! Ammetto che questo capitolo potrebbe risultare un po' noioso ma ci tenevo a dare un caratterizzazione precisa. Mi sto affezionando a Chase e Aiden, li vedo come i fratelli maggiori che non ho mai avuto.

A ogni modo, ora inizierà la ricerca tra le strade di Vanderhoof, la Dea bendata favorirà Aiden? O la sfiga avrà la meglio? Le risposte a queste domande nel prossimo capitolo!

Serena

Il Lupo dagli occhi argentatiWhere stories live. Discover now