1. «Sei gentile.»

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TW: violenza domestica, tentata molestia





Taehyung.


Stavo tremando.

Io e Seojoon eravamo a tavola per cena, l'atmosfera era pesante come al solito, non ci rivolgevamo quasi mai la parola, ogni tanto lui mi raccontava ciò che accadeva al Ministero però io non potevo rispondergli o dargli consigli, ero un omega, non mi era concesso partecipare a conversazioni del genere. Annuivo e basta, ascoltando la sua voce, alzandomi di tanto in tanto per andare a prendere il suo piatto vuoto ed offrirgli la portata successiva.

Però quella sera era leggermente diversa perché Jimin mi aveva chiesto di uscire, di scendere giù in città insieme a lui per fare qualcosa di diverso ed io avevo il terrore di chiedere il permesso al mio alpha. Non riuscivo a controllare la mia gamba, che batteva imperterrita contro il tavolo e il piede contro le piastrelle della cucina. Erano un paio di giorni che Seojoon era tranquillo, non aveva alzato la voce con me, la sera precedente mi aveva perfino concesso di farmi una doccia prima di lui e quando ero entrato in camera mia, avevo trovato un bicchiere d'acqua fresca sul comodino. Non sapevo neanche avesse notato che avevo bisogno di bere molte volte prima di addormentarmi e per non alzarmi ed andare in cucina ogni singola volta, avevo adottato la tecnica di portarmi un bicchiere o addirittura un'intera bottiglia di acqua in camera la sera. Non volevo rovinare quella scia di eventi positivi, ogni giorno mi svegliavo con la paura di ritrovarmi nuovamente legato al letto per qualcosa che avevo fatto e che a lui non era piaciuto.

«Taehyung.» Mi chiamò all'improvviso ed io mi spaventai, mollando la presa sulla forchetta che cadde dentro al piatto, facendo rumore. Sobbalzai e mi affrettai a raccoglierla.

«S-sì?»

«I tuoi feromoni mi stanno irritando. Che hai?» Non potevo nascondergli nulla, non mi permetteva di prendere degli alpha block perché voleva sempre percepire le mie emozioni. Così facendo le poteva usare contro di me, poteva far leva sul suo essere un alpha per dominarmi, per tenere a bada il mio lupo.

«I-io...posso chiederti una cosa?» Cominciai, chinando il capo in segno di sottomissione.

«Parla.» Ottenni il permesso.

«Ieri è passato a trovarmi Jimin, non l'ho fatto entrare in casa.» Sottolineai, potevo farlo solo se Seojoon mi dava il permesso e normalmente era più propenso a dirmi di sì quando gli parlavo di Hoseok perché era mio cugino e in quanto parenti, non lo considerava una minaccia. Jimin d'altro canto, era un amico, un Beta e se avesse voluto, avrebbe potuto corteggiarmi anche se io avevo spiegato più volte al mio alpha che il mio migliore amico non avrebbe mai sorpassato quella linea.

«Okay, bene. E?» Mi spronò a continuare.

«E...mh...mi ha chiesto se...se per caso mi andava di andare giù in città con lui stasera.»

«Per?»

«P-per...per andare a ballare.» Gli spiegai. Non ebbi il coraggio di alzare lo sguardo per osservare la sua espressione.

«E a te farebbe piacere andarci?» Mi chiese, lasciandomi interdetto. Trattenni il fiato perché quella domanda poteva essere solo una trappola.

«Non importa ciò che va di fare a me. Ho bisogno di sapere che cosa il mio alpha vuole che io faccia.» Risposi, cercando di ingraziandolo dicendogli ciò che sapeva voleva sentirsi dire.

«Rispondi alla mia domanda, omega.» Grugnò, usando il suo tono da figura dominante e il mio lupo tremò appena, spaventato all'idea di renderlo ancora più irritato.

«Sì-...s-sì, a me farebbe piacere andarci.» Risposi sincero.

Si alzò dalla sedia come una furia, sbattendo i pugni sulla tavola e venendo verso di me, afferrò il piatto che avevo di fronte, lo stesso piatto dal quale ancora non avevo finito di cenare, e lo lanciò per terra. Quello andò in mille pazzi e tutto il cibo si sparse dappertutto. Io chiusi gli occhi e mi feci ancora più piccolo.

Purple eyes shine for you | kooktaeWhere stories live. Discover now