37. «L'amore cambia le persone.»

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Taehyung.



Mi era balenata per la testa un'idea e appena gliela avevo riferita a Jungkook, lui non era stato per niente convinto, dicendomi che sarebbe stato pericoloso e che si sarebbe preoccupato molto visto anche il fatto che mancava a mala pena un mesetto al parto però era un mio desiderio e gli avevo chiesto se fosse possibile trovare un compromesso. Mi aveva chiesto di farmi accompagnare ed io avevo chiesto sia a Jimin che a Hoseok di venire con me. Entrambi avevano accettato volentieri e quello aveva fortunatamente fatto crollare anche Jungkook. Però, anche se mi aveva detto di sì, mi ero ritrovato in piedi, in prossimità del confine tra i territori dei Full Moon e dei Red Shadow con lui che mi stringeva forte a sé, premendo il suo naso contro il mio collo ed impregnandomi col suo odore, ricoprendomi totalmente e rilasciando una quantità spropositata di feromoni densi e avvolgenti. Nessun alpha avrebbe neanche lontanamente pensato di avvicinarsi a me, non quando avevo addosso il fortissimo odore del figlio dell'Alpha Superiore.

«Guk, basta...» Gli dissi, portando una mano ad accarezzare i suoi capelli. Quando si alzò, incontrando il mio sguardo, mi toccò la guancia col pollice, strofinando il suo dito contro la mia pelle e sorridendomi. «Questo è un déjà-vu.»

«Già. Con la sola differenza che questa volta so che tornerai da me.»

«Ah sì?» Lo sfidai, alzandomi in punta dei piedi ed appendendomi alle sue spalle. Lui immediatamente avvolse le braccia intorno alla mia schiena, mantenendomi in quella posizione.

«Stai per dirmi che non dovremmo vederci mai più? Che è stato solo un momento di debolezza?» Tornai indietro con i ricordi a quasi sette mesi prima, quando lui mi aveva riaccompagnato in quel preciso punto dopo essere stati a letto insieme e aver trascorso la notte abbracciati nel suo letto. Quante cose erano cambiate.

«Mai. Ci vediamo a casa per cena.» Gli sussurrai, chiudendo quella poca distanza e baciando il mio alpha. L'avevo baciato anche quella sera, fino all'ultimo secondo, mentre a voce gli ripetevo che non doveva venire a cercarmi, che volevo si dimenticasse di me, non ero riuscito a smettere di desiderare le sue labbra sulle mie, le sue mani addosso. Mi aveva detto che lo facevo impazzire e dopo tutti quei mesi, la situazione non era cambiata e anzi, ora stavamo per avere una famiglia, mi aveva marchiato, io avevo marchiato lui. Mi staccai quando sentii Jimin schiarirsi la gola. Jungkook mi diede un rapido bacio a stampo prima di staccarsi, incontrando gli occhi del mio migliore amico alle mie spalle.

«Mi raccomando.» Gli disse.

«Non gli accadrà nulla.»

«Lo so, mi fido di te.» Aggiunse Jungkook. Anche il loro era cambiato nelle ultime settimane, potevo quasi cominciare a pensare che sarebbero stati due ottimi amici, per lo meno non si guardavano più come se volessero incenerirsi.

«Che onore.» Lo prese in giro Jimin, allungando una mano nella mia direzione, mano che io afferrai, avvicinandomi a lui.

«So che sei perfettamente in grado di prenderti cura del nostro omega.» Questa frase lasciò me, Jimin e Hoseok abbastanza esterrefatti.

«Nostro omega?» Chiese conferma il mio migliore amico.

«Taehyung è stato il tuo omega per molto tempo prima di diventare mio. Non ho alcuna intenzione di invalidare i tuoi sentimenti per lui, non importa che essi siano presenti o passati.» Avevo avuto una lunga conversazione con Jimin, ero riuscito a parlarci e ci eravamo chiariti, lui mi aveva raccontato tutto, mi aveva aperto il suo cuore, aveva pianto ed io lo avevo abbracciato forte. Jimin mi aveva amato, aveva provato sentimenti molto profondi e forti nei miei confronti, ecco perché era stato così protettivo e possessivo con me, ecco perché aveva accettato di fare da padre ai miei cuccioli quando glielo avevo chiesto. E poi era arrivato Yoongi e il suo mondo era stato stravolto. Jimin mi aveva chiesto di incontrare Jungkook per spiegargli lui stesso come erano andate le cose, le sue motivazioni e il mio alpha aveva compreso, ringraziandolo per la sua sincerità. Da quel momento in poi, mi era sembrato di riprendere a respirare. Avevo con me il mio alpha e il mio migliore amico, non avevo dovuto scegliere, era perfetto.

Purple eyes shine for you | kooktaeWhere stories live. Discover now