27. «Sa dirci il sesso dei cuccioli?»

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Taehyung.





Incredibile come il tempo avesse cominciato a correre, passando talmente velocemente da non rendermene neanche conto. Era trascorso un altro mese e come per magia, io e Jungkook eravamo nuovamente nell'ufficio della Dottoressa Chang, mi aveva fatto le solite domande, mi aveva pesato, mi aveva fatto distendere sul lettino e ci aveva fatto vedere i cuccioli. Dopo di che ci aveva avvisato che, essendo al quinto mese, si poteva procedere con l'ecografia morfologica che sarebbe durata circa 20-30 minuti, il doppio rispetto a quelle precedenti.

Io e Jungkook osservammo in silenzio il suo lavoro, controllava i nostri cuccioli con la sonda, riportava alcuni dati su un foglio e poi continuava. Per me fu inevitabile spostare il mio sguardo e focalizzarmi sul mio alpha che mi stava tenendo per mano e aveva mille stelline negli occhi, come se poter intravedere i suoi figli nello schermo fosse l'esperienza più emozionante che avesse mai vissuto.

E poi la Dottoressa sorrise, guardò me, guardò Jungkook e annuì.

«Sa dirci il sesso dei cuccioli?» Chiesi io su di giri.

«Tu che cosa senti? Se ti focalizzi su di loro, che cosa percepisci?» Mi rimandò indietro un'altra domanda.

«Io...mh-» Non sapevo con certezza che cosa stavano cercando di farmi capire i miei stessi figli, crescevano dentro di me, si muovevano dentro di me e non avevano lasciato in pace me e Jungkook neanche in mezza occasione nell'ultimo mese però da lì a poter dire con certezza quale fosse il loro sesso, sentivo fosse quasi impossibile. Io li avrei amati qualsiasi sesso avessero avuto ma una grossa parte di me avrebbe voluto che almeno uno dei due, fosse femmina.

«Uno e una.» Rispose Jungkook al posto mio e sia io che la Dottoressa ci voltammo a guardarlo. «Secondo me sono un maschio ed una femmina.»

«È ciò che senti?» Chiese lei.

«Forse è più ciò che vorrei? Non ho preferenze, davvero, non è importante però ho sempre pensato che avrei avuto un figlio maschio mentre so che Taehyung preferirebbe la femmina perciò...» Gesticolò, sorridendo e poi abbassando il capo.

«Facciamo così, io ora finisco di compilare i moduli, aggiungendo il sesso dei due cuccioli. Dopo di che lascio i fogli sulla mia scrivania ed esco qualche minuto, lasciandovi soli. Quando vi sentite pronti, leggete il responso.» Entrambi annuimmo e lei si alzò dalla sua postazione.

Jungkook mi aiutò ad alzarmi dal lettino, fu lui a pulirmi il pancione dalla sostanza utilizzata per l'ecografia e poi io mi rivestii. Dovevo comprarmi vestiti nuovi in continuazione perché la pancia cresceva, ed era capitato che una settimana prima entrassi in un paio di jeans e quella dopo no. Per me era stato traumatico e motivo di pianti isterici di fronte allo specchio. Jungkook? Jungkook aveva recuperato i suoi pantaloni della tuta o alcune sue magliette e me le aveva fatte indossare, dicendomi che ero perfetto anche con vestiti più larghi, che non per forza dovevo pensare di dover sfoggiare chissà quale guardaroba e che ai suoi occhi ero l'omega più bello che avesse mai visto. Mi sentivo più sicuro di me quando lo avevo al mio fianco e nell'ultimo mese era diventato quasi motivo di vanto andarmene in giro con i suoi capi perché io non entravo più nei miei.

«Pronto?» Mi chiese, strappandomi ai miei pensieri e porgendomi la mano. Neanche mi ero accorto che la Dottoressa era uscita dalla stanza, lasciandoci soli.

«Tu lo sei?»

«Tae, vieni qua.» Mi accolse tra le sue braccia e mi baciò la fronte.

«Li vorrai anche se fossero due femmine?»

«Le nostre due principesse?» Mi guardò con gli occhiolini, aveva le pupille dilatate, era eccitato ed emozionato.

«Jungkook...»

Purple eyes shine for you | kooktaeWhere stories live. Discover now