39. «Sì, siamo True Mate.»

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Seokjin.



«Jisoo, dannazione, sto cercando di venirti in contro.» Le ripetei ancora una volta, appendendomi alle sbarre della cella dentro la quale era rinchiusa da circa due giorni. Non aveva toccato né cibo né acqua, non aveva fatto molto se non starsene distesa o seduta su quella brandina che sembrava molto scomoda.

Namjoon non si era fatto molti scrupoli. Era corso da lei, aveva letteralmente buttato giù la porta della sua stanza, scardinandola e poi imponendo il proprio potere da alpha su di lei che era crollata immediatamente sulle ginocchia. Le aveva bloccato le braccia dietro alla schiena e l'aveva trascinata via, facendola camminare per i corridoi della reggia in modo che tutti potessero vederla, prima di scaraventarla in cella e chiudere a chiave. Era stato crudele da osservare per chi non sapeva che cosa fosse successo però Namjoon stava solo svolgendo degli ordini che gli erano stati dati.

Io ci avevo provato il primo giorno e ci stavo riprovando anche in quel momento. Pensavo di riuscire a farla confessare senza che Namjoon o ancora peggio Jungkook cominciassero a torturarla. Non che mi fosse mai andata particolarmente a genio, semplicemente non mi piaceva la violenza.

«Perché hai provato ad avvelenarlo?» Chiesi, esattamente come avevo fatto il giorno prima.

«Vattene.» Mi rispose lei. Non aveva pronunciato altre parole se non quella.

«Tu non sei questa, che ti è successo? Io mi ricordo quando sei arrivata qua alla reggia. Avevi quindici anni, avevi dei lunghissimi capelli neri raccolti in due trecce, un sorriso smagliante, un vestitino a fiori azzurro. Ti sei presentata e pensavo saremmo diventati grandi amici, sai? Jungkook avrebbe potuto tranquillamente innamorarsi di te, rientravi nei suoi standard.» Lei sbuffò, roteando gli occhi. «Non è Taehyung il problema, lo capisco. È mio fratello, vero?» Mi sedetti di fronte alle sbarre, erano grosse, in metallo e posizionate molto vicine, sarebbe stato impossibile per lei passarci attraverso. Era bloccata lì finchè qualcuno non le avesse aperto la porta. «Però non puoi fargliene una colpa se si è innamorato di un altro, al cuore non si comanda.»

«L'ha marchiato.» Pronunciò sottovoce, quasi non volesse farsi sentire dalla guarda che se ne stava in piedi e col cipiglio serio di fronte al grosso portone che divideva le segrete dal resto della reggia.

«Si sono marchiati a vicenda perché si amano.» Sottolineai.

«Anche io lo amo.»

«Jisoo...» Sollevò lo sguardo e notai immediatamente come i suoi occhi fossero arrossati.

«Sono andata in calore e mi ha abbandonata. Jungkook era tutto ciò che desideravo, avere un figlio con lui era tutto ciò che desideravo. Come pensi mi sia sentita quando si è portato a casa un altro omega incinta? Come pensi mi sia sentita quando ha annullato il matrimonio o quando ho visto che si erano marchiati? Ero distrutta, Seokjin.»

«Questo però non giustifica il tuo tentato omicidio. I cuccioli non hanno colpe, non sono neanche ancora nati. E non ha colpe Taehyung perché era vergine, giovane, inesperto, veniva da una situazione di abusi e violenze e Jungkook è stato il primo alpha a mostrargli un po' di rispetto e lui si è fidato. Forse Jungkook avrebbe potuto stare più attento essendo che aveva più esperienza? Probabilmente sì. Forse Jungkook avrebbe dovuto farti sapere prima che era attratto da un altro lupo? Sicuramente sarebbe stato meglio venirlo a sapere da lui piuttosto che da nostro padre però non puoi puntargli il dito contro perché ha strappato alla morte l'omega che ha messo incinta. Non puoi fargliene una colpa se col passare del tempo ha iniziato a provare dei sentimenti per Taehyung fino a prendere la decisione di marchiarlo. Non è colpa loro, non meritano di soffrire la perdita di due figli solo perché tu vuoi vendetta.» Scosse la testa, riprendendo ad osservare un punto imprecisato del pavimento. Non potevo considerarla una confessione, non aveva ancora ammesso ciò che aveva fatto, non a parole chiare e candide per lo meno. «Jisoo?» Lei non si mosse. «Avevi della polvere velenosa tra le dita, vero? Hai gesticolato sopra al piatto della colazione di Taehyung, l'hai sparsa sulla sua marmellata. Hai detto delle frasi davvero cattive in modo che tutti noi ci concentrassimo su ciò che stavi dicendo e non su quello che stavi facendo. Ho ragione?» Cominciò a muovere la gamba, sbattendo il piede per terra, si stava agitando. «Che cosa ti è passato per la testa, Taehyung è incinta di due gemelli. Due bambini, Jisoo.»

Purple eyes shine for you | kooktaeWhere stories live. Discover now