30. «Seducilo.»

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Taehyung.



«-E mi ha stretto la mano! Capisci, Tae? Quel beta mi ha stretto la mano per salutarmi dopo aver parlato con me per appena qualche minuto e-» Mi sentii strattonare per il braccio e mi voltai a guardare mio cugino. «Non mi stai ascoltando.»

«Ti sto ascoltando, Hobi. Sei uscito con alcuni tuoi ex compagni di scuola e hai incontrato un beta dominante che ti ha notato. Stavo seguendo il discorso» Sottolineai.

«Siamo stati a cena in un ristorante e i proprietari fanno parte dei Full Moon. Quel beta lavorava lì quindi era sicuramente un Full Moon, gli ho visto il tatuaggio dietro l'orecchio.» Era emozionato e lo si poteva comprendere dal suo tono di voce però aveva ragione, io ero distratto da altro.

«Pensi lo rivedrai?» Chiesi perché avevo intuito che volesse parlarne.

«Non lo so. Pensavo che potremmo tornare lì a pranzo io, te e Seokjin? Se dovesse vedere te incinta, Jin con addosso l'odore di un alpha mentre io single, forse tornerebbe ad avvicinarsi.»

«Possiamo provare, certo.» Gli sorrisi stancamente, riprendendo a camminare.

Eravamo usciti a fare una passeggiata in centro città, c'era un caldissimo sole estivo, i negozi erano tutti aperti e c'erano molte persone in giro, chi comprava, chi vendeva, chi si beveva un caffè seduto in un bar e chi semplicemente camminava senza soffermarsi su nulla in particolare. Jungkook era al lavoro, Jimin era al lavoro, Seokjin doveva aiutare il padre a preparare una sorpresa per la madre e così io e Hoseok avevamo optato per uscire piuttosto che rimanere in casa o alla reggia ad annoiarci. Ormai anche lui aveva preso abbastanza coraggio da entrare nei territori dei Full Moon per venire da me senza timore di incappare in qualche guardia che lo fermasse e perquisisse. E per quanto in un primo momento credevo che mi sarei divertito, più passava il tempo e peggio mi sentivo, non perché stessi male fisicamente però mi ero trasferito da Jungkook da qualche settimana e la nostra relazione era diventata quasi piatta. Ci eravamo confessati, avevamo pianto e poi avevamo dormito abbracciati tutta la notte e la mattina dopo mi ero svegliato solo, con un post-it sul tavolo della cucina in cui mi aveva scritto che era dovuto scappare al lavoro e che sperava io apprezzassi la colazione che mi aveva preparato. Era tornato la sera stanco e nervoso a causa di una trattativa fallita con un branco rivale e aveva a mala pena voluto cenare. Si era lavato e prima di avere il tempo di farmi una doccia anche io, ero entrato in camera e lui già dormiva.

Potevo capire quanto il lavoro fosse importante, me lo aveva spiegato che lo faceva per non far mancare mai nulla a me e ai piccoli però ci stava lasciando senza la cosa più importante: la sua presenza e il suo affetto.

«Tae?»

«Ti sto ascoltando.» Risposi velocemente, timoroso di essermi perso qualche suo altro racconto.

«Non stavo dicendo nulla.»

«Oh, okay.»

«Taehyung, che succede?» Si fermò, indicandomi una panchina libera all'ombra e ci sedemmo.

«Non voglio annoiarti con certi argomenti. Sei così felice per ciò che è accaduto con quel beta, ti rovinerei l'umore.»

«Scherzi? Io ho parlato fin troppo. Ora tocca a te raccontarmi qualcosa.» Mi sorrise come suo solito, prendendomi sotto braccio ed accavallando le gambe, rimanendo in attesa.

«Si tratta di Jungkook.»

«Pensa un po', non l'avrei mai detto.» Scherzò e quel suo tono ironico almeno mi fece sorridere. «Che ha fatto?»

«Mh. Quanto te ne intendi di relazioni tra omega ed alpha?»

«Sono un beta e non sono mai stato con un alpha quindi probabilmente me ne intendo meno di zero ma per ascoltarti, le mie orecchie funzionano benissimo.» Gli diedi una spallata amichevole prima di decidermi a raccontargli ciò che stava accadendo. Era decisamente ben predisposto nei miei confronti.

Purple eyes shine for you | kooktaeOù les histoires vivent. Découvrez maintenant