forbiddance -I-

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Quando il ragazzo si avvicina, al posto di rivolgere lo sguardo a me, lo rivolge a Giorgio.

<piacere, bellissimo. Io mi chiamo Filippo> la voce maliziosa, rivolta a Giorgio.

Lui si gira arrossendo.

<o-oh, piacere, io Giorgio> dice, la musica che lasciava sentir poco, ma comunque il labiale e il poco che si sentiva, lasciavano capire.

<siete fidanzati?> domanda inopportuna, se fosse stata fatta in un ambito diverso. Ma in un posto del genere, è di routine chiedere, scegliere chi più ti intriga, offrirgli da bere e o ballarci tutta la serata, o farci altro.

<in realtà, no n-> Giorgio inizia, creandomi un certo fastidio, nonostante sia vero e giusto.

<bene, allora posso offrirti qualcosa da bere? Vero?> chiede.

Lo stringo, stringo il mio bicchiere, fin troppo forte fra le mani.

<no no, non c'è bisogno, ho già preso qualcosa> risponde dolcemente lui, indicandogli il bicchiere, praticamente finito da qualche secondo.

<va bene, scusa il disturbo, ma sei davvero carino sai, posso invitarti a ballare?> chiede il ragazzo, avvicinando la mano al viso di Giorgio, poggiandosi sui suoi dolci lineamenti.

Giorgio deglutisce solo, imbarazzato.

<tieni giù le mani> la mia mano prende quella del ragazzo, spostandola dal viso di Giorgio.

Il mio tono, eccessivamente duro.

<ehi amico, non siete mica fidanzati, credo lui possa scegliere con chi stare> sbuffa, un po' infastidito. il ragazzo non ha tutti i torti. Ma Giorgio è una persona troppo timida e gentile, per dirgli di no.

<sta tranquillo Alex> Giorgio mi sorride, poggiando una mano sulla mia.

Avvicina le sue labbra al mio orecchio.

<sembra un bravo ragazzo, e poi tu non mi toglierai gli occhi di dosso vero?> chiede, sorridente.

Oh vedi pure se io dovessi togliere i miei occhi da lui.

Non lo farei neanche se mi dovessero costringere.

<vuoi davvero ballare con lui?> chiedo, un po' scocciato.

Ma conosco la risposta, Giorgio è così gentile.

Perché rifiutare l'invito di un ragazzo per un ballo? Ci rimarrebbe male.

È anche un aiutarlo a capire se lui vuole fare sul serio.

Se non fosse che siamo in una discoteca.

C'è qualcuno qui dentro che è venuto per una relazione seria? No, manco per il cazzo.

Neanche per sbaglio.

<ma si, è solo un qualche ballo tanto, no?> dice, scendendo dallo sgabello.

<quindi accetti?> richiede Filippo.

<oh certo> Giorgio gli rispose.

E quando i loro corpi, si insinuarono tra le persone, mi sentì un po' una merda.

Perché non gliel'ho chiesto prima io?
Forse si annoiava a restare seduto con me?
Quel tipo è più carino di me?

Non sapevo rispondermi, sinceramente.

Ma non stacco gli occhi da lui. Che si effettivamente sembrava un buon ragazzo, a differenza di molti altri.

Ma non amo riporre fiducia in altre persone.

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