Sex I

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È appena mi metto a sedere mi rendo conto della cazzata.

Mi rendo conto che letteralmente potrei prendere e mettermi a piangere.

Perché troppo imbarazzato o nervoso di sbagliare qualcosa.

È solo che è notte tardi, Alex vorrebbe dormire, e sarà abituato a qualcosa del genere, quindi non dà peso.

Io no.

Io mi sento il cuore scivolare fuori dal mio petto.

<non siamo da soli in casa, non alzare troppo la voce, okay?> dice solo, che sembra il suo tono tremi leggermente.

Forse non sono l'unico con un po' d'ansia.

Arrossisco.

<non urlerei comunque> sussurro imbarazzato.

<certo, quando lo fai da solo. Fidati con me è tutt'altra cosa.> cerca sicurezza.

Mi sento così imbarazzato

<dove avevi detto fosse il lubrificante?> chiede.

Indico debolmente un cassetto del mio comodino. Che lui apre.

Sposta i vestiti al suo interno, trovando la boccetta azzurra.

<sei sicuro di volerlo lasciar fare a me, sembri un po' ansioso. Non voglio tu lo faccia per forza> dice, poggiando la boccetta affianco la mia coscia.

<vorrei lo facessi tu.. cioè in senso, se per te la cosa non è un problema..> il mio tono è eccessivamente basso, e i miei occhi a terra.

<la cosa mi va più che bene, ma avrei bisogno tu aprissi le gambe almeno> dice, e lo so che cerca di trovare i miei occhi, ma sono troppo timido per poter tenere lo sguardo.

<scusa..> apro le mie gambe.

Ancora più imbarazzante la cosa.

<quindi.. cosa hai sognato di tanto bello?> chiede divertito, portando le sue mani sulla patta dei miei pantaloni.

È così vicino, così dannatamente vicino che non ci credo.

Arrossisco. La domanda mi prende, colpisce ed uccide.

<io.. nulla..> come se non riuscissi a parlare.

È dannatamente difficile aprire bocca al momento.

<nulla?> slaccia il laccio che sono solito a fare alla tuta. <non mi sembra nulla> il suo dito ancora sopra il tessuto, passa lentamente su quel che può sentire della mia lunghezza.

Mi sento morire. Le mani sono ancorate una al lato destro, l'altra sinistro, dei miei fianchi, stringono troppo forte le lenzuola bianche.

Mi sento così eccitato.

Non voglio che smetta, voglio solo faccia di più.

Stringo sempre più forte.

<quindi?..> chiede ancora.

Ed alza gli occhi sui miei, lo so.

Ma io non lo guardo. Non posso. Non resisterei.

<mi sembra che è già la seconda volta poi> continua anche, mentre abbassa sempre più i miei pantaloni.

Non capisco. Rimango perplesso.

<la seconda.. cosa? In che senso?> forse non aveva sul serio capito, perché questa è la prima volta che faccio sogni del genere.

<davvero non ricordi? Mi hai buttato fuori dalla tua camera, quella mattina nella quale eravamo da soli a casa.. come posso non comprendere quel che stavi sognando?> poggia le mani vicino alle mie. La sua sinistra che tocca la mia destra, è la sua destra che tocca la mia sinistra. I nostri visi sono troppo vicino, mentre confuso cerco di fare mente locale. <gemevi in modo così delizioso, ti muovevi molto, respiravi a fatica, sudavi. E la tua espressione era così estasiata, rilassata. Come potevo non capire. Credo di avertelo anche detto dopo> continua.

Heat Where stories live. Discover now