<oh mio Dio, questo coso ha rotto sul serio il cazzo> sbuffo, mentre il corpo di Giorgio, mi lascia di nuovo.
Mi metto a sedere.
<non posso darti torto> dice avvicinandosi alla culla e prendendo il bimbo fra le braccia.
<ed io che volevo soltanto un po' di pace con te> mi alzo dal letto.
Lui ride.
<su dai, sarà solo per un altro po'> dice, mentre culla il bimbo fra le braccia.
Ed io stanco di sentire quel bambino, mi alzo, mi alzo e vado sul balcone, sedendomi sulla sedia a sdraio lì presente.
Dal piccolo tavolino prendo le mie Malboro light e ne caccio una dalla scatolina.
L'accendo con il piccolo accendino blu sopra il tavolo, prendendone un tiro poco dopo.
Il primo tiro, dopo secondi che il tabacco brucia, è meraviglioso.
Rilassante.
Ammetto che alla fine ho ripreso a fumare.
Ma non lo faccio spesso, quindi credo vada bene.
È solo che, le sigarette mi rilassano.
<non avevi smesso?> dopo minuti la voce di Giorgio, risuonò nel silenzio.
È notte fonda.
Sembra quasi un dejavù.
<si.. avevo> continuo.
Lui sospira.
<come preferisci. Domani arriva tua madre? Vorrei darle una mano con un bambino, non mi sento di mollarlo a lei, sarà stanca e poi non starà molto bene> dice lui, sedendosi sulla sdraio di fianco.
<domattina ti riaccompagno a casa, aiuto io mia madre stai tranquillo> dico poggiando una mano sulla sua coscia.
<ma, sei sicuro?> chiede.
<sarai stanco, dopo una notte del genere, hai bisogno di riposare un po'> dico.
<non sono stanco> continua.
<Gio' domani ti riaccompagno a casa e dormi un po', va bene?>
<sei sicuro? Tu con i bambini sei una frana, è tua madre non riuscirebbe a stargli dietro tut-> lo so, non vuole crearci problemi.
Però io non voglio crearli a lui.
<Gio' ti ho già detto che va bene così. Non rompere il cazzo, quindi finiscila. Domattina ti riaccompagno a casa e basta, non voglio sentire altro, va bene?> mi arrabbio.
Mi arrabbio, che non me ne accorgo.
<ma io volevo soltanto darti una mano, non apprezzi mai niente> si arrabbia anche lui.
Non voglio continuare, ma non posso risparmiare il mio tono arrabbiato.
<Giorgio, ho appena chiesto una cosa. Quel che ho deciso, va bene?> Ripeto, il tono è duro.
Odio anche io rispondere così. Lo detesto.
Ma non avrebbe acconsentito.
Sospira.
<va bene> dice poi, con tono sussurrato e forzato.
Non mi ero neanche accorto di aver stretto la mano sulla sua coscia.
C'è un segno rosso sotto.
Lo accarezzo piano.
<non farmi arrabbiare, non mi piace, detesto arrabbiarmi con te> continuo, cercando di addolcire le mie parole.
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Heat
Fanfiction➪𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗹𝗶𝗻𝗴𝘂𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝘃𝗼𝗹𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗶 𝘀𝗲𝘀𝘀𝘂𝗮𝗹𝗶 𝗲𝘀𝗽𝗹𝗶𝗰𝗶𝘁𝗶 Affoga il tuo dolore nel mare che vedi nei suoi occhi. È rilassante, ti farà sentire tranquillo. Sai com'è? Se ne hai bisogno.. ➪𝗧𝗵𝗶𝘀 𝘀𝘁𝗼�...