Heat II

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Sospiro solo quando riprendo a respirare e il piacere si infiltra in ogni mia vena e arteria.

Mi sento terribilmente bene, è così piacevole che vorrei durasse all'infinito.

Mi sento come se mi stesse sciogliendo come se al posto di lui dentro di me, ci fosse solo una lama terribilmente calda in un panetto di burro.

Lo sento entrare e mi sento fondere, sciogliere, mi sento in un limbo di piacere così dolce ed equilibrato da avere l'aspetto di un bianco paradiso.

E mi sento ancora meglio quando la sua bocca torna nella mia, e lui scende più dentro me, ed il mio corpo trema, e i miei occhi vanno all'insù, e...

Prendo una grossa dose d'aria quando riapro gli occhi. Sospiro, prendo molti respiri.

Il mio corpo sta così male, ho così bisogno di qualcosa che non avrei mai immaginato di volere così tanto in tutta la mia vita.

Non ho mai amato il sesso, il rapporto sessuale o tutti questi argomenti qua.

Certo come ogni ragazzo, anche io ne ho bisogno alcune volte. Ma non così tanto da non poter resistere, non così tanto da riavere il problema prima di un paio di giorni, se non settimane, dopo.

Ed ora, nel letto con il mio ex migliore amico, ed attuale fidanzato, sento l'estremo bisogno, estremo ripeto, di essere preso e sbattuto in qualsiasi senso immaginabile contro questo materasso.

E ne ho così bisogno che la mia testa sta esplodendo.

Questo per colpa di Alex, tutta colpa sua.

"<sai cosa mi allevierebbe lo stress ora? Solo del sesso gio'. O fumarmi una decina di pacchi di sigarette> ammette. E mi rendo conto di cosa sto richiedendo, e la cosa mi va trovo bene <e non posso fare niente, quindi lascerò che passi, sto bene così> insiste lui.

<perché dici di non poter far nulla?> chiedo poi, volendo arrivare ad una risposta precisa.

<perché non voglio far andare a puttane i miei polmoni come non voglio fare sesso con qualsiasi persona al di fuori di te, va bene?>mi spiega, come se io avessi mai detto di non volerlo fare.

<perché non lo fai con me allora?> chiedo.

Chiedo speranzoso.

Non so cosa mi prenda.

Mi sento solo come se ne avessi un estremo bisogno.

<perché lo fai solo per me, non lo capisci?> continua.

<anche io lo voglio!> mi arrabbio.

Mi arrabbio perché voglio solo che mi creda, voglio solo che il mio stress si allievi, voglio solo tenerlo vicino e sentire come entrambi respiriamo affannati.

Vorrei solo che mi credesse.

Perché è così vero..

<andiamo a dormire> dice poi, così, cambiando e rompendo tutto.

<Ma, Alex..>

<andiamo su> si rimette sotto le coperte, non lasciandomi continuare.

Sospiro.

Non posso fare altro."

Lo sento farfugliare parole incomprensibili mentre dorme, mentre io ragiono su come attutire il mio respiro troppo rumoroso.

Sono così eccitato.

Lo sono così tanto, che mi lascerei prendere da qualsiasi pensiero mai fatto.

Così tanto che..

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