kisses on the wounds

474 28 4
                                    

<resterei qui, tutta la notte> dice Giorgio, buttando la testa indietro.

<già, si sta così bene> lo assecondo.

<tu non hai freddo, inizia ad essere un po' fredda l'aria> mi chiede, ed effettivamente l'ho notato anch'io.

<poco. Ti è passato il mal di testa?> chiedo poi.

<mh si, ti vado a prendere una felpa prima che tu ti ammala> mi dice, alzandosi.

<non c'è bisog-> inizio ma è già rientrato in camera.

<tu hai preso l'acqua e le medicine> dice, e si dirige verso il mio armadio.

<va bene va bene> così lo lascio fare.

<tieni> me la porge, andando a risedere sulla sua sdraio.

<me la tieni?> gli porgo la sigaretta.

<certo> dice afferrandola.

Io mi alzo e mi infilo la felpa.

<vuoi provare?> gli chiedo, riferendomi alla sigaretta, mentre mi sistemo la felpa, e mi risiedo sulla sdraio.

<sono troppo innocente, mia madre mi farebbe fuori> dice.

<tua madre non lo saprà, però> lo convinco.

La guarda qualche attimo e poi la porta alle labbra.

Bacio indiretto attraverso le sigarette, questo sì che è amore.

Aspira, allontanando la sigaretta, e buttando fuori il fumo, stranamente non tossisce.

<già provato?> chiedo.

<nah, non mi da fastidio> dice ripassandomi la sigaretta <e non ci trovo niente di piacevole o niente nel quale posso ritrovare dipendenza>.

Quando riappoggio le labbra sul filtro, mi rallegro quasi avessi 12 anni.

Non è normale rallegrarsi per un bacio indiretto, però ho bisogno di un contatto con lui, anche nel minimo.

<mentre eri sotto effetto di, non so cosa sinceramente, mi hai detto alcune cose..> inizio.

<ho detto troppo prima ho paura di cosa tu voglia chiedermi> dice, quasi serio.

<hai detto di aver visto la cartina argentata, con all'interno delle pillole, nella tasca di Filippo> inizio, vedo lui pensarci per qualche secondo, e poi annuire <oh, si è vero, gli stavano cadendo dalla tasca, io le ho viste, e lui mi ha detto "con queste ci divertiremo dopo" sinceramente non so cosa fossero, ma il mio drink trasparente, aveva preso delle sfumature arancioni effettivamente> dice, buttando la testa sulla sdraio.

<io l'ho detto, non ti saresti dovuto fidare> sospiro,
Per poi fare un altro tiro.

<lo so, ma non volevo offenderlo, se avessi saputo prima il genere di persona che è, non avrei accettato> dice.

<oramai, è successo, magari ti da un aiuto per una prossima volta, anche perché non so se una prossima volta ci sarò di nuovo io, magari ci sarà qualcuno che ne approfitterà> dico, un po' intimorito, dalle mie stesse, e vere parole.

<io voglio tu ci sia una prossima volta> ammette, arrossendo leggermente.

<se tu lo vuoi, va bene> gli rispondo.

<tua madre non ti ha chiamato?> chiedo, a Giorgio un po' dubitante.

<15 chiamate da mia madre ed altre 6 da mio padre, con un'infinità di messaggi. Sono così oppressivi> disse lui.

Heat Donde viven las historias. Descúbrelo ahora