Capitolo 3•

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•Cat

Non ci credo adesso se lo porta da per tutto? Non mi piace la sua arroganza e sopratutto e un gran maleducato.

Austin si gira per arrivare verso di noi porta degli occhiali scuri da sole della Rayban ci raggiunge con la sua aria da spavaldo che guarda a destra e sinistra come se stesse sfilando su un tappeto rosso. E quando ci vede abbassa gli occhiali per poi metterseli sul dorso della maglia.
Non si può negare che la sua presenza ti incanti, parecchio.

Non ci saluta nemmeno, ovviamente me lo aspettavo. Ha seguito un corso su come essere maleducati?

<<Lui è Austin ma già lo conoscete, Austin loro sono Kelly e Cat.>> Nathan cerca di presentarcelo e Austin saluta freddo solo col gesto della mano

<<Quindi tu sei lo stronzo di cui tutti parlano piacere Kelly, ma non ti do la mano da quello che ho capito non sei un tipo socievole.>>

Lui gli sorride sarcastico <<Chi te l'ha riferito la tua amichetta del cuore?>>

<<Non dovevamo essere solo noi tre?.>> Mi rivolgo a Nathan incrociando le braccia fingendo che lui non sia presente

<<Che c'è la mia presenza non è gradita? Sono offeso..>> Sorride lievemente facendomi un sorrisetto sfacciato

<<No! non sono graditi i maleducati, e tu lo sei.>> rispondo seccata guardando nella sua direzione

<<Beh così mi sento escluso "si porta una mano sul cuore" adesso chi è la maleducata?>>

Mio Dio non lo sopporto proprio è tremendamente irritante.

<<Ragazzi sono sicuro che prima o poi andrete d'accordo, magari in un'altra vita.>> Dice Nathan guardandoci, apre la porta del dinner e ci fa segno di entrare

<<Prima le signore>> ci fa segno con il braccio come un cavaliere. Dovrebbe insegnare a quell'idiota le buone maniere. Magari impara qualcosa

Entriamo e prendiamo posto al tavolo con i divanetti da quattro posti. Io e Kelly ci sediamo una di fianco all'altra.
Nathan si siede davanti a Kelly e mentre lui stronzo davanti a me.

Perfetto. Adesso devo tenermelo qui davanti tutto il tempo spero che questa serata finisca il prima possibile.
Sento il suo sguardo addosso e faccio di tutto per non guardare nella sua direzione ammirando il posto, e un Dinner anni cinquanta ha le pareti di colore bianco con appesi quadri in cornice nera raffigurati cantanti di quell'epoca e i dischi in vinile. Le poltrone sono di colore rosso e bianco. All'entrata si trova un bancone con fontane per la birra alla spina e drink, la sala e abbastanza grande e piena di gente il profumo degli hamburger e di patatine fritte invade le narici.

Dopo qualche minuto arriva la cameriera e una ragazza giovane credo abbia la nostra età. Ha i capelli neri e lunghi il viso truccato pesantemente con un rossetto color prugna. E la divisa da lavoro che indossa marca le sue curve presenti, porta una scollatura evidente impossibile da non notare date le dimensioni del suo seno prosperoso.
Austin e appoggiato allo schienale del divano seduto in modo scomposto mentre ammira la ragazza davanti a noi, e lei non gli stacca gli occhi di dosso.

Nathan aveva ragione attira le ragazze come la calamita sembra un vampiro che ipnotizza la gente. Continuano a guardarsi scambiandosi occhiate dolci. Scommetto che se si fossero trovati da soli non si sarebbero limitati a questo

<<Ehm scusami possiamo ordinare?>> chiedo alla cameriera che mi guarda infastidita come se avessi interrotto qualcosa

<<Cosa prendete? I panini sono tutti lì sul menu >> ci chiede con in mano un block notes

SunsetWhere stories live. Discover now