Capitolo 32•

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24 Dicembre. 🎄

POV CAT

Due anni, esattamente due anni che non festeggiavamo più il Natale. Così come il capodanno e qualsiasi altro giorno che venisse definito come "Festa". È tutto triste senza di te, i giorni, le serate, le feste, i momenti passati con mamma e papà non sono più stati gli stessi. Era davvero Natale quando eravamo tutti e quattro uniti intorno all'albero. Era Natale quando chiedevamo a papà di cantare le canzoni natalizie con il Karaoke, e nemmeno più quello siamo riusciti a fare. L'atmosfera la sentivi dentro in quei momenti, perché avevi tutto.

Era Natale finché tutte le luci non hanno smesso di illuminare la nostra casa, rendendola vuota e gelida. Il Natale dal quel momento ha assunto le sembianze di uno spettro da cui starne alla larga.

Ed oggi ci troviamo qui, nel ventiquattro dicembre. Abbiamo ripreso a festeggiare, ci siamo impuntati che voltare pagina e andare avanti fosse la scelta migliore. Ma quella pagina vuota non fa altro che ricordarci che tu non ci sei.

Quanto desidero potermi svegliare domani mattina e sentire la tua voce che mi dice: Cat! Svegliati è la mattina di Natale! Dobbiamo scartare i regali. Attenderò sempre che tu me lo venga a dire, ma sappiamo bene che quel momento non arriverà mai.

Il tuo posto è vuoto, e nessuno può riempirlo. E la tua mancanza la avvertiamo tutti.

Ma c'è una nota positiva, quest'anno sarà diverso per me, qualcuno ha fatto irruzione nella mia vita. Non potevo ricevere regalo migliore di quello di avere Austin al mio fianco, nel mio presente e spero anche nel mio futuro. Ha reso quest'anno meno pesante, e so che sarà in grado di trasformare questo Natale in un ricordo felice.

A volte la vita è davvero strana...ti porta via una persona a te cara, ti porta via un pezzetto di te lasciando un vuoto enorme. Ma d'un tratto la vita decide di farti un regalo per rimediare al danno, facendoti incontrare una bella persona in grado di ridarti il sorriso. Ma è davvero strana perché quella persona condivide il tuo stesso dolore, forse è proprio per questo che la vita ci ha fatto  incontrare, perché sapeva che entrambi ci saremmo compresi e completati a vicenda.


I giorni sono passati davvero in fretta, e come se il tempo stesse scorrendo così velocemente che nemmeno te ne rendi conto. Dopo quell'episodio il ritorno a scuola non è stato del tutto piacevole,
mi guardavo ripetutamente intorno perché temevo che qualcuno ne fosse venuto a conoscenza. Ma quando si sono presentati i poliziotti nell'ufficio della preside ha girato la voce che David fosse stato espulso e che la questione fosse privata. E per fortuna direi, non avrei retto gli occhi addosso di tutti se fossero venuti a conoscenza di quanto accaduto.

I nonni sono a casa nostra già da quattro giorni, avere la loro presenza ci fa sentire meno soli. Non vedo l'ora di farli conoscere anche ad Austin. Ho detto a mia madre che sarebbe venuto da noi per Natale dato che volevano conoscerlo, a lui l'idea piace. Ci ho messo un po' per convincerla a lasciarmi dormire da lui per la vigilia, ma alla fine insieme a papà siamo riusciti a convincerla.

Oggi passerò la vigilia di Natale con Austin e Jennifer, così da poter festeggiare con lui entrambe le feste. Volevo invitarli a casa mia  perché credevo che trascorressero le festività da soli ma ogni anno lo passano da Carol. Mentre oggi lo passeremo tutti e tre insieme.

«Conoscerai anche i miei nonni domani» gli riferisco reggendo tra le mani il suo regalo è quello di Jennifer.

Spero gli piaccia, ho provato a tempestarlo di domande per capire cosa potesse piacergli ma non ha ceduto. Così ho optato per un regalo semplice che si addice alle sue doti culinarie.

SunsetWhere stories live. Discover now