Capitolo 25•

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Lui aveva paura di amare, di riprovarci. Temeva di ricadere di nuovo nell'abisso della delusione, di ritrovarsi tra le macerie del suo cuore. Si mostrava freddo, distaccato con chiunque cercasse di accarezzargli quella gelida anima. Alla fine, bastava lasciarsi amare poco alla volta. Per far sì che quella gabbia piena di  paura, venisse aperta dall'unica persona che ne possedeva la chiave.
-Di Essiejk 🌷


Cat

Tenebroso:
Perché al mio risveglio, tu non eri qui.

Basta una sola frase, per farmi andare in escandescenze.

Sto letteralmente gridando sul mio cuscino con il viso schiacciato contro. Potrei addirittura mettermi a saltare come una bambina di cinque anni per tutta la stanza. Come può un solo messaggio farti provare così tante emozioni? Far svolazzare tutte queste farfalle nello stomaco.

Afferro il cellulare dal mio letto e rispondo.
Non so quante volte l'ho riletto. Se lui vedesse in che modo, ora i miei occhi brillano attraverso il riflesso dello schermo passerei per pazza. E se sapesse di come il mio sorriso si propaga ogni volta che ricevo un suo messaggio.

Ma prima che possa rispondere mi si interrompe la chat per una videochiamata in arrivo da parte sua.

Oh merda

Salto giù dal letto come una molla, con il cellulare che mi squilla tra le mani. «Merda, merda!» con un gesto fulmineo lo lancio sul mio letto.

Corro davanti allo specchio della mia camera e cerco di dare una sistemata ai capelli. Provo a spazzolarli un po' sperando che non si gonfino. Afferro un gloss dalla mia scrivania cercando di rimpolpare le mie labbra.

Accetto la chiamata, fingendomi calma e disinteressata.

Ridicola, dico a me stessa.

«Ehi» mi limito a dire abbozzando un sorriso sincero, togliendomi dalla bocca una ciocca incastrata.

Austin è disteso sul suo letto, con il braccio piegato dietro la nuca.
Il petto marmoreo ricoperto di tatuaggi è completamente nudo. E quei capelli indisciplinati lo rendono estremamente sexy. Per non parlare di quelle iridi che riescono a farmi tremare attraverso lo schermo.

Vorrei poter fare uno screenshot. Ma potrebbe accorgersene e farei l'ennesima figuraccia. Sto cercando di tenere a bada le mie mani e di non farlo.

Lo osservo per scrutare meglio il suo viso, sembra stare meglio di stamattina.

«Avevi perso il cellulare, o non riuscivi ad accettare la mia videochiamata?» fa un sorriso beffardo assottigliando lo sguardo per studiare meglio il mio viso. Fissando con intensità le mie labbra.

«Oh no, io ero in bagno» mento. Cercando di farglielo credere.

Sorride portando il capo all'indietro, sfregando gli occhi con le mani. Mi fa un sorrisetto sfacciato. «Cathy»

«Si?» mi gratto la fronte

«Non hai bisogno di farti bella, perché già lo sei. E spero che tu ne sia consapevole. Perché se non è così, te lo ripeterò fino allo sfinimento»

Arrossico e mi sento scoppiare dentro e vorrei urlare, di nuovo. Istintivamente metto giù il cellulare capovolto sul mio letto.  Mi afferro il viso tra le mani, tappandomi la bocca. Sento la sua risata provenire dalla videochiamata.

Riafferro il cellulare ricomponendomi
«Grazie...Austin.» mi limito a dire perché non so cos'altro rispondere «Come mai hai videochiamato?»

«Non riesco a dormire, e quindi ho pensato di chiamarti»

SunsetWhere stories live. Discover now