Capitolo 22•

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🤧🤍

Sei come i tramonti tu, di quelli che ti lasciano senza fiato, che guarderesti per ore.
Di quelli che guardi con attenzione senza perderti ogni dettaglio. Di quelli che non passano inosservati. Che vorresti rivedere ancora e ancora..
-Di Essiejk 🌷

Cat

Chiudo la porta della mia camera, mi avvicino alla libreria del corridoio appoggiandomi con la schiena ad essa.
Porto la testa all'indietro e incrocio le braccia con la testa rivolta al soffitto.

"Vorrei che ricordassi ciò che ci siamo detti ieri sera"

Perché semplicemente non mi dice lui cosa ci siamo detti? Invece no, da a me il compito di ricordare qualcosa che probabilmente non ricorderò mai.

Ovviamente quando decide di dirmi qualcosa di importante? Quando sono completamente ubriaca e frastornata.

Non ricordo nemmeno cosa ho mangiato ieri, figuriamoci questo.

"Sarebbe più facile se te lo ricordassi"

Da questo deduco che Austin, in qualche modo non riesce ad esternare determinate cose.
Se non farlo nel momento meno adatto.

Cosa ci saremmo potuti mai dire?

E se mi fossi addirittura...nah non può essere. Non credo di essermi spinta così oltre da ammetterlo.

O forse sì?

«Catherine!!» La voce stridula di mia madre dalla cucina che mi richiama per la seconda volta.
Mi schiodo svogliatamente dalla libreria.

«Sto arrivando!!» sbuffo seccata avviandomi a raggiungere le scale.

Chiudo la bocca e aspiro col naso tutto il buon profumo che emanano le lasagne.

Dio quando amo le lasagne al forno.

Prendo posto a tavola, afferro la brocca di vetro con l'acqua per riempire un bicchiere e farne un sorso. Vedo mio padre Larry, arrivare dal salotto con i suoi soliti occhiali neri, il giornale tra le mani con indosso un dolce vita grigio scuro che gli fascia l'addome. Mi rivolge un sorriso dolce, contornato dalla barba brizzolata che gli done aspetto pulito e ordinato.

«Ehi scimmietta» si avvicina mentre ripiega il foglio di giornale, mi posa un bacio sui capelli e prende posto a sedere

«Ciao papà» gli sorrido cordialmente sistemandomi sulla sedia «Ti sei rasato» chiedo sorridendo, mentre mi avvicino con i polpastrelli alla barba ruvida.

«Si, come sto? Meglio con o senza?» alza il mento all'insù accarezzando la barba

«Meglio senza, sembri più giovane» emetto un ghigno diverto.

Mio padre è un po' in fissa con l'invecchiamento. Molte volte lo prendo in giro.
Ricordo la prima volta che gli spuntarono alcune ciocche bianche, chiese a Mia disperatamente di fargli una tinta. Il problema è che la colorazione era del tutto sbagliata, uscirono quasi ramati.
Fu divertente vedere l'espressione di mio padre allo specchio a capolavoro terminato.

«Ma io sono giovane!» afferra il giornale per colpirmi sul fianco, mi sposto subito schivandolo ridacchiando. «Vi siete divertite ieri sera?» mi sorride riponendo il giornale sul tavolo

SunsetTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang