Capitolo 10•

11.2K 251 278
                                    



Faccio una piccola premessa, in questo capitolo parlerò di un argomento che io stessa vivo sulla mia pelle. E che probabilmente molti di voi vivono.
L'ansia e gli attacchi di panico. A chiunque ne soffra, non c'è nulla di sbagliato in voi, tutti conviviamo con qualche mostro nella testa. Bisogna soltanto imparare ad affrontarli. Parlatene, non abbiate paura del giudizio altrui. Fatelo con chi è in grado di tendervi la mano nel momento del bisogno.

🤍

Cat

_____

<<Qualcuno ci sta seguendo.>> si volta verso di me e dalla sua espressione percepisco la sua preoccupazione.

<<COSA?!>> Per poco gli occhi non mi escono fuori dalle orbite, mi volto dietro di scatto per cercare di vedere oltre il vetro.
Strizzo gli occhi cercando di mettere bene a fuoco, nonostante la macchina dietro di noi cerca di mantenere una certa distanza, riesco a vederla. 

No! Non è possibile

Ricordo perfettamente chi la guidava.
Un Audi bianca è quel tizio! <<Austin è- è quel tizio della gara, quella è la sua macchina.>> affermo allarmata e impaurita.

Mi guarda per poi rivolgere lo sguardo allo specchietto retrovisore. <<Charles! Ma che... Okay senti non posso accompagnarti a casa>>

Stringe entrambe le mani sul volante mentre accellera. Restando fisso con gli occhi sullo specchietto.

<<Come? No è già tardi, no io devo rientrare o i miei mi ammazzeranno!>> Sbotto presa da un senso di angoscia e paura.

Non ci credo che stia capitando proprio a me.

<<Cristo ma non capisci?! Se ti accompagno lì ci seguirà e saprà dove abiti, cazzo. Dovrai inventarti una scusa. Ti porto dalla tua amica non appena avremo seminato questo pezzo di merda.>>

<<Perché ci sta seguendo? Cosa vuole?!>> chiedo preoccupata

<<Non ha digerito il tuo rifiuto. E sopratutto la mia provocazione, lui ottiene sempre ciò che vuole...>>

Gira il capo dietro per poi voltarsi verso di me, con aria decisa e severa puntandomi il dito <<Ma tu non uscirai da questa cazzo di macchina finché non l'avrò seminato!>>

Lo guardo senza sapere cosa dire, i miei battiti accelerano. Mi affretto a tirare fuori il cellulare dalla tasca. Le mani iniziano a tremare mentre sulla tastiera digito le lettere per scrivere a mio padre.

Papà posso dormire da Kelly? Stiamo passando una bella serata e vorrei stare qui per questa sera...Per favore puoi dirlo tu alla mamma?

Stava andando tutto bene...

Un attimo fa ero così felice, presa da quel senso di libertà che mi aveva pervasa. Perché dopo tanto tempo ero riuscita a godermi il momento, a liberare la mente dai pensieri.

Spero solo che mi dica di sì, passano cinque minuti sono con gli occhi fissi sullo schermo e ancora non risponde. Ti prego rispondi, ti prego.

Si tranquilla passerotto, buonanotte.

Gli rispondo anch'io con la buonanotte. Mi volto verso Austin che fa partire una chiamata sul suo cellulare <<Nathan! Sei ancora con la biondina? Bene, dille che porto Cathy da lei.>>

SunsetΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα