Capitolo 41 - 'Come è successo una volta, accadrà di nuovo'

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Eloyn

Sono passati otto giorni da quando Titus è partito per Styria portando con sé il mio sangue. Nonostante i sorrisi che Cassandra mi lancia ogni tanto quando mi incontra durante le mie mansioni, Lux ancora non è arrivata, eppure la convinzione in Cassandra non è svanita. C'è qualcosa in lei, in quello sguardo, come se avesse qualche asso nella manica, ed è elettrizzata. Da quando Titus è tornato, il volto della Lord è illuminato da una nuova vitalità e questo mi terrorizza. Quella donna nasconde qualcosa e spero di non scoprirlo troppo tardi.

Avevo appena finito le mie mansioni e stavo tornando in camera. Cron mi avrebbe raggiunta più tardi. Passai davanti la porta della serva-vampira e mi tornò in mente quando la trovai barcollante e con un morso sul collo. Quando mi baciò con disperazione pronunciando parole confuse. Le era stato tolto il nome, aveva detto.

Mi fermai troppo a lungo e qualche secondo dopo la vampira spalancò la porta. I nostri occhi si incrociarono. La sua iniziale sorpresa si tramutò in astio. Mi passò accanto senza dirmi nulla ma le nostre spalle si toccarono e io mi girai seguendo il suo volto. Anche lei stava pensando a quella notte. Da quando era successo aveva cercato di non guardarmi negli occhi e di non rivolgermi la parola. Avevo capito che se ne vergognava. Così, allungai la mano e presi il suo polso. Si girò di scatto, gli occhi sgranati. Si staccò dalla mia presa violentemente.

"Come osi toccarmi, umana?!"

Sorrisi, non di proposito però. Non avevo certamente paura di lei, però... Mi incuriosiva troppo per non provocarla. Così feci un passo in avanti. Lei rimase immobile, alzò leggermente il mento, forse in senso di superiorità, ma sapevo che si sentiva a disagio.

"Quella notte, chi hai immaginato che fossi?"

Mi schiaffeggiò, violenta e imperativa, con tutta la sua forza vampira. Caddi a terra, con un forte sapore di metallo in bocca e la testa vertiginosa.

"Argomento delicato?" mormorai. Lei era come me. Umana o vampira, si trova comunque nella mia stessa situazione, non è libera. E la rabbia e il dolore che ha dentro sono forti quanto i miei. "Voglio sapere il nome della donna che mi ha baciata e schiaffeggiata, se non è chiedere troppo." Mi alzai lentamente. Cadere per terra una seconda volta ma per un capogiro sarebbe stato poco dignitoso.

Era di fronte a me. Se avesse voluto porre fine alla conversazione, sarebbe potuta andar via in qualsiasi momento, eppure eccola qui, con la faccia da dura e le mani tremanti.

"Se ti uccido non sarà necessario rivelarti il mio nome. Giusto, umana?"

Risi. E per un breve secondo vidi l'accenno di un sorriso sul suo volto. Non era genuino, era il tipo di sorriso che fai quando riesci a rispondere a tono. Un sorriso che vuole dire "come risponderai adesso, eh?" E invece di sembrare minacciosa, la trovai quasi tenera.

"Il mio nome è Eloyn."

"E' la prima volta che te lo sento dire," disse con sarcasmo, ed io sorrisi.

"La smetterò quando comincerai a chiamarmi nel modo corretto."

"Allora ci vorrà ancora un bel po'."

Corrugai la fronte. "Quindi c'è ancora una speranza?" 

La bella vampira mi guardò come se stesse cercando di leggere i miei pensieri, se c'era qualche implicazione nelle mie parole. Be', c'era.

"No, non credo, umana," sospirò leggermente e poi si voltò come se non volesse che facessi altre supposizioni.

Così anch'io mi voltai e siamo andate per la nostra strada. Ma poi ho sentito il suo passo arrestarsi. E disse: "Io e te, umana, non siamo simili. Ricordalo. La prossima volta che parli con quel tono ti farò fustigare." E con ciò se ne andò.

𝓘𝓢 𝓘𝓣 𝓛𝓞𝓥𝓔?  (girlxgirl)Kde žijí příběhy. Začni objevovat