Capitolo 15 ~ Una Stanza Un Letto

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Eloyn

Oggi hanno convocato un incontro d'urgenza tra tutti i capi famiglia delle casate di Styria. A quanto pare quei cacciatori hanno attaccato una piccola città qui nella zona neutrale, ad est vicino al concilio dei quattordici, ed è lì che Lux è andata. Ormai dovrebbe essere già di ritorno e non so per quale ragione provo una strana sensazione. È la prima volta che dei cacciatori riescono ad entrare in territorio nemico ed è ancora più assurdo che siano riusciti ad entrare in città. A malapena riusciamo a proteggere i nostri villaggi, figuriamoci a contrattaccare. È tutto così strano...

Ero rimasta affacciata alla finestra guardando nel vuoto e con la mente pensierosa, finché non la vidi arrivare. Entrò dal cancello, i capelli mossi dal vento, il passo lungo e deciso. Sentii uno strano senso di sollievo. Ero pronta a raggiungerla, a staccare le mani dal davanzale della finestra, ma poi vidi Rhea che le andava in contro. Non so per quale motivo, ma penso che dopo quello che è successo provi astio nei miei confronti. Alla fine rimasi in camera mia, anzi, la nostra camera. Se ci ripenso mi imbarazzo ancora.

"D'ora in avanti, starai in camera con me," disse tenendomi ancora stretta a lei. "Dormiremo nello stesso letto, condivideremo le stesse lenzuola e ci daremo calore a vicenda. Hai capito?"

Ammetto che in quel momento avevo sussultato. Avevo notato che stesse sorridendo, forse perché aveva sentiva il mio cuore battere velocemente. Mi aveva detto che per quella notte sarei rimasta nella mia solita camera e che il giorno dopo avrei dovuto spostare le mie cose. Così, eccomi qui, sudata e stanca. Spero davvero che questa volta non vada oltre il limite. Ho provato a fidarmi e mi ha tradita, questa è la sua ultima possibilità.

Assorta tra i miei pensieri non notai l'echeggiare dei passi al di fuori della stanza. Quando la porta si aprì sobbalzai e mi alzai immediatamente dal letto.

"Oh! Sei qui."

"Ho portato tutte le mie cose."

"Bene," disse chiudendo la porta alle sue spalle. "Sono così stanca!" esclamò gettandosi suo letto. Agitò le gambe facendo cadere a terra i tacchi e fece un sospiro di sollievo.

Io mi sedetti nuovamente sul morbido materasso. Era di fianco a me, con il viso rivolto verso il soffitto, gli occhi chiusi e i capelli rossi sparsi sulla coperta. Ci avrei fatto una cornice se avessi potuto. Aveva i lineamenti così delicati e quel rossetto rosso che portava sempre le stava una meraviglia. Ero quasi incantata del quel viso così calmò e rilassato.

Scommetto che ha una pelle liscissima, e poi è così bianca...

Non so cosa mi prese o cosa avevo per la testa, ma mi avvicinai al suo volto.

Si è addormentata, pensai.

E poi mi avvicinai ancora ed ancora, finché non spalancò i suoi occhi, vivi e lucenti. Mi guardò in un modo così...  È difficile trovare le parole per descriverlo. Era diverso, almeno da parte mia. Sì, ero confusa, ma quasi non mi importava in quel momento. Vedevo il suo viso e pensavo, voglio averla, possederla. Ci fu un momento di silenzio e di tensione, finché lei non si sporse in avanti per baciarmi. Non avevo mai realizzato quanto fossero morbide le sue labbra e il suo profumo era così forte che mi inondò completamente. Per un secondo si staccò da me ansimando ed io istintivamente ricercai quella sofficità che tanto stavo amando. Con brama mi spinse indietro con un altro fugace bacio. Sentivo i suoi capelli sul mio viso e le sue mani sul mio corpo. Con forza sfilò via la mia maglietta da dentro i pantaloni e cominciò a graffiarmi leggermente la schiena, mentre l'altra mano era intrecciata nella mia. Era così piacevole che non potevo non pensare ad altro, non potevo nemmeno oppormi se volevo, era impossibile. Poi smise di baciarmi e fece scivolare le sue labbra lungo il mio collo ed io rabbrividii.

𝓘𝓢 𝓘𝓣 𝓛𝓞𝓥𝓔?  (girlxgirl)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora