Capitolo 24 ~ Uno Spiacevole Doppio Gioco

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Eloyn

Rhea... la sua voce mi rintoccava nella testa. Ero stordita e frastornata, la droga aveva fatto subito effetto, ed ora mi ritrovavo in uno stato di smarrimento circondata dal buio. Non so cosa stava accadendo intorno a me, forse camminavo, o forse erano loro a farmi camminare, a strascinarmi via. Sentivo qualcuno parlare, forse Rhea o l'altra persona che mi aveva infilato un ago al collo. Non riuscivo a distinguere le loro voci, non sapevo se era una, due, milioni, non capivo nemmeno se ero seduta da qualche parte. Sentivo solo la mia testa che cadeva nonostante i miei sforzi nel restare dritta, provai anche a parlare ma uscì solo un flebile mormorio, o forse parlai veramente, ma cosa dissi però?

Cercai di tenere la mente lucida, cercando focalizzarmi su qualcosa che mi avrebbe tenuta sveglia. Pensai a mio padre, la sua immagine era sfumata nella mia mente, come del resto lo erano i miei sentimenti. Poi i miei pensieri si spostarono ad immaginare casa mia, la tipica casa in legno e sempliciotta di ogni villaggio, ma anche in quel caso l'immagine svanì come se non fosse più un ricordo importante. Non c'era niente che potesse ravvivarmi, nulla che potesse aiutarmi a riprendere in mano la situazione. Era passato così tanto tempo da quanto avevo veramente pensato a casa mia, a papà, che ormai il loro era un ricordo lontano, di una vita iniziata e poi finita. La mia esistenza era cessata nel momento in cui mi avevano portata via, mi avevano dato una nuova casa, una nuova famiglia. Una nuova vita, una vita che mi stavano portando nuovamente via. Non so quando cominciai a considerare questa la mia nuova casa, ma sapevo che questa era la prima volta che mi riferivo a loro come famiglia, e mi faceva male, mi distruggeva e logorava dall'interno. Mi sentivo tradita dalle persone di cui mi fidavo. Perché mai ho cominciato ha fidarmi? Sì, ricordo, dal momento in cui il mio odio era scemato dando spazio ad un sentimento genuino che non avevo mai provato prima. La mia mente si ricordò dalla insopportabile e irritante presenza che ho avuto accanto per tutti questi mesi, e mi focalizzai su di lei. E come se avessi un ritratto di fronte ai miei occhi, la sua immagine non svanì, e la osservavo sperando che non se ne andasse mai, che non evaporasse come tutti gli altri miei ricordi. Ma lei rimase lì. Non mi importava se i suoi occhi diventavano rossi, se i sui canini si allungavano, se era più forte o agile, se non era umana. Lei era la mia nuova famiglia ed io avrei combattuto per essa.

Riuscii lentamente a prendere conoscenza, non riuscivo a muovere nulla, ma i miei occhi si spalancarono, non alla vista del mostro che mi aveva rapita ma per la ragazza che le sedeva accanto. Era accigliata, con lo sguardo perso nel vuoto, e preoccupato. La fissai, la odiai dal profondo del mio cuore. Quando alzò lo sguardo e si incontrò con il mio, mi guardò con una tale mortificazione che quasi provai pena per il suo stato.

"A... me...lie." dissi debolmente mentre i miei occhi assassini la fissavano, l'avrei strangolata se non avessi avuto le mani legate.

"Mi dispiace tanto," disse come se fosse in procinto di piangere.

Non riuscivo a capire il perché, ma poi vidi Rhea prenderle la mano per rassicurarla e poi capii. Amelie era stata una semplice marionetta nelle mani di questo essere davanti a me, ma ciò non la giustificava.

"Do...ve?" domandai. Non mi importava il perché, le loro stupide motivazioni, volevo solo sapere cosa ne avrebbero fatto di me. Come mi aspettavo fu Amelie la prima a parlare.

"Non devi preoccuparti, ti stiamo solo affidando ad un'altra casa."

Quindi mi stanno dando via ad un nuovo padrone? Sapevo che quello che era successo quella notte con Lux e la sua perdita di controllo avrebbe avuto un ruolo principale nel rapporto tra me e Rhea e la nascita di un qualche astio nei miei confronti, ma pensare che Amelie le avrebbe dato corda mi ferisce solo di più. Non c'era più alcun motivo per mandarmi via, io e Lux eravamo sul punto di risolvere le nostre dispute ma hanno comunque deciso di allontanarmi da lei. Proprio ora.

𝓘𝓢 𝓘𝓣 𝓛𝓞𝓥𝓔?  (girlxgirl)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora