Capitolo 21 ~ 'Non ho mai voluto questo'

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Lux

Ero seduta sul mio letto, con le mani tra i capelli e la testa china. Aspettavo impazientemente Amelie per darmi notizie su di lei... su Eloyn. Non avrei mai immaginato, mai, che le cose sarebbero finite in questo modo, che io mi sarei ridotta in questo modo. Tutti gli errori del passato erano tornati per distruggere la mia felicità, la mia possibilità di amare e finalmente essere amata. Cosa dovrei fare per farmi perdonare? Lasciarla andare? No, non ne sarei capace, sono troppo egoista.

Quando sentii dei passi dal corridoio quasi saltai in piedi per l'agitazione. Mi mossi a passo veloce verso la porta e la aprii. Trovai Amelie con il bracco alzato pronta per bussare e gli occhi spalancati per lo spavento.

"Scusami," le dissi prendendole il braccio e tirandola dentro. "Come sta?"

"Come pensi che stia?" disse con voce acuta, come se mi stesse accusando. "Ho mandato uno dei miei ragazzi, così da tirarla su di morale."

"Chi?" scattai, capendo immediatamente a chi si riferisse.

Mi guardò con sguardo ripugnante, come se avessi detto chissà quale blasfemia. "Non cambierai mai." Si voltò afferrando la maniglia della porta per andarsene ed io a mia volta le afferrai il braccio.

"Ho esagerato... lo so."

Lei mi guardò per un attimo, tornado al suo sguardo calmo di sempre. Poi guardò la mia mano avvinghiata a lei ed io lasciai la presa con disagio.

"Lux, anche se mi da fastidio che Arkel ne era a conoscenza ed io no, ho capito, davvero. Ma ciò non significa che sono pronta a lasciare andare tutto."

"Lo so che ho sbagliato molte cose, ma sto davvero cercando di migliorare," confessai con tutta sincerità.

"Allora smetti di tormentare quel ragazzo, non ha fatto nulla di male e non merita di entrare nelle nostre discussioni."

"Va bene," annuii chinando la testa. Aveva pienamente ragione, quel ragazzino non ha mai fatto nulla di male, anzi le è sempre restato accanto e immagino sia riuscito a darle più protezione di quanta glie l'abbia data io.

"Bene," mormorò infine.

Quando se ne andò rimasi nuovamente sola con me stessa, e in quel momento capii che lo ero veramente. Vedevo che Amelie non mi supportava e Rhea non era da meno, con gli altri vampiri non mi ero mai esposta più di tanto, ma sapevo che avevano capito la situazione, chi più chi meno. L'importante è che nulla esca dalle mura di questa casa.

Quella notte andai a dormire travolta da un'immensa solitudine, girandomi continuamente verso la mia destra, dove se anche per poco tempo c'era stata lei. Mi domandai con amarezza se quel posto sarebbe mai stato occupato nuovamente. La risposta era così incerta e imprevedibile che non mi abbandonai alla rassegnazione, avrei combattuto se necessario.

La mattina successiva mi svegliai relativamente presto. Gli umani erano già a lavoro, c'era chi preparava la colazione per noi vampiri, chi faceva le pulizie e chi si occupava dell'esterno. Quando mi videro, tutti si irrigidirono e smisero di parlare. Cercavano di evitare il contatto visivo, abbassando la testa continuando a lavorare, ma io lo sapevo che quando potevano alzavano lo sguardo per vedere cosa facevo. Incrociai lo sguardo con l'umana che due giorni prima avevo rinchiuso insieme al fratello, mi venne quasi da ridere quando rabbrividì sotto il mio sguardo. Quando andai in cucina gli umani avevano quasi finito di preparare il caffè e il tè, quando si accorsero di me si fecero subito da parte.

"Desidera qualcosa, mia signora?" domandò con incertezza una ragazzina dalla bassa statura.

"Caffè," dissi senza aggiungere altro. Quando si girò per prendermi una delle tazzine pronte, un ragazzo dai capelli biondi si mise davanti a me e me ne porse una senza aprire bocca. Aveva lo sguardo serio, quasi di ghiaccio. Io la presi e senza distogliere i miei occhi grigi dai suoi cominciai a bere. Posai la tazzina senza mai smettere di fissarlo e lui a sua volta non staccò mai i suoi occhi da me. La ragazza di prima e qualche altro umano ci guardavano preoccupati, impauriti da me e da cosa avrei potuto fare grazie alla mia posizione predominante. Finalmente accennai ad un sorriso. "Ti chiami Dave?"

𝓘𝓢 𝓘𝓣 𝓛𝓞𝓥𝓔?  (girlxgirl)Where stories live. Discover now