Capitolo 4 ~ Il Concilio Dei Quattordici

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Lux

Quando l'umana perse totalmente coscenza la staccati dal macchinario. Presi una garza dall'armadio e le avvolsi il collo con essa. Si sporcò subito di sangue e sentii i miei occhi diventare come fuoco. Ma mi trattenni. La presi in braccio e la portai nella sua stanza. Un ragazzo biondino ci vide, era il Bloodgiver di Amélie.

Adesso devo subire pure una ramanzina...

Una volta entrata nella stanza la misi sotto le coperte e me ne andai. Tornai in camera mia, era già lì.

"Sei veloce," dissi avvicinandomi verso la credenza con gli alcolici. "Che vuoi?"

"Avevi intenzione di ucciderla?"

"Amélie smettila," dissi in tono annoiato, versandomi del vino.

"Rispondimi!" Fece qualche passo, ma non appena le rivolsi il mio sguardo trucido si fermò.

"Tu l'avresti uccisa, non è così? Proprio come hai fatto con quelle ragazze, solo per il gusto del suo sangue."

"Ti ho detto basta!" per la rabbia lanciai il bicchiere di vetro, i cui frammenti ricoprirono il pavimento insieme all'alcol. "Ho cercato per dieci anni di tenermi lontana da quelli come lei. Ma adesso, casualmente ne ho trovata una. E di sicuro non me la lascio scappare così facilmente."

"Ti conosco troppo bene, non riuscirai a placare la tua sete."

"Amélie, non voglio ucciderla," dissi seriamente. Poi con un beffardo sorriso sul volto aggiunsi: "Anche perché così posso gustarmela di più. Anzi quel suo comportamento me la fa piacere davvero tanto. Se ne avessi comprata una in città si sarebbe abbandonata a me senza battere ciglio. Con lei è più divertente." Vidi il suo viso arrabbiato trasformarsi in disgusto.

"Ti avverto, se la vedo barcollare e ricoperta di ferite la porto via da qui. Noi non siamo animali!"

"Ancora non capisco come fai ad essere così affezionata agli umani. Sono... umani!" dissi con enfasi.

"Un tempo lo capivi, forse un giorno lo capirai di nuovo. Anche loro hanno dei sentimenti Lux, proprio come noi. Possono amare, possono essere tristi o provare gioia. Tutto ciò che tu stai dando a quella ragazza è sofferenza!"

"Non mi interessa, lei è il mio giocattolo e gioco con lei come meglio mi piace," dissi con un sorriso sulle labbra.

"Sei senza cuore. E non sarai mai capace di trovare ciò che cerci."

"Ti dà tanto fastidio che abbia quell'umana tutta per me?" Cercai di provocarla. Sapevo che non era quella la ragione, ma volevo davvero farla incavolare.

"Lo sai che non si tratta di questo." Alzò la voce.

"A me sembra di sì!" dissi avvicinandomi a lei, con il suono dei vetri sotto i miei piedi.

"Lux per favore smettila," disse lei infastidita.

"Pensi sempre che io sia in difetto e che tu sei perfetta, ma non dimenticare da quale situazione io ti ho salvata. Hai capito?"

"Non riportare a galla cose sul mio passato solo per sentirti meglio con te stessa."

"Ma per favore," sbuffai.

"Sai, mi manca davvero la Lux che mi ha salvata. Avevi una luce che non avevo visto in nessun altro. Adesso invece sei solo un guscio vuoto senza emozioni." Con questo si girò e uscendo fece sbattere la porta.

Ero seria quando le avevo detto che non l'avrei uccisa, almeno non così presto. Un sangue come il suo è una prelibatezza nel nostro mondo. Lo chiamiamo il sangue d'oro, il sangue più raro. Trovarlo al giorno d'oggi è quasi impossibile. Anche in città è raro, e se per caso ce ne fosse uno, il prezzo sarebbe esorbitante, tanto che solo noi, i più potenti e ricci possiamo permettercelo.

𝓘𝓢 𝓘𝓣 𝓛𝓞𝓥𝓔?  (girlxgirl)Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt