Cap. 01 Pt. II

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Non appena fummo soli, Jimin-ssi andò a sedersi sul divano con un gran sospiro e prese ad accarezzarsi la pancia; le mormorò qualcosa, ma con così tanta delicatezza che non riuscii a capirlo. L'aria si era fatta meno imbarazzante e lui decisamente più tranquillo nei miei confronti. Mi chiedevo come fosse possibile credere alla storia della loro amicizia. Dovevano ritenermi un idiota...

Mi avvicinai all'omega portandomi una sedia, non sapendo se mi volesse vicino. Forse anche a lui non piaceva la gente e sembrava essere sempre allerta, proprio come me. Soltanto che lui era in pena per il figlio, io per la mia stessa incolumità.

Gli posizionai la sedia di fronte e ci sedetti cavalcioni, posando le braccia sullo schienale. Lo osservai in silenzio finché non si accorse del mio sguardo e sollevò il suo nel mio, rimanendo sorpreso.

«Posso farti una domanda?»

Accettò con un cenno, poi aggiustò il tiro: «Solo se non riguarda Yoongi».

Mi aprii in un sorriso angelico. «No, tranquillo. Allora, maschio o femmina?»

«Entrambi.»

«Oh, wow! Vi siete tolti il pensiero con un colpo solo.»

Ridacchiò. «Si chiameranno Bul e Byeol.»

Strano nome quello del maschio, ma non commentai. Di sicuro lo aveva scelto Yoongi hyung. «Tra quanto nasceranno?»

«A fine febbraio.» Il suo sorriso dolce era bellissimo e mi chiesi se avrei avuto anch'io quell'espressione felice nell'essere incinta. Un brivido di disagio mi attraversò la schiena al pensiero di far entrare un alpha dentro di me.

«Quindi sei mio fan, uh?» cambiai argomento, insicuro su cosa sarebbe potuto uscire dalle mie labbra se avessimo continuato quel discorso.

Annuì con vigore e si sporse appena verso di me, sorridendo. «Hai una voce meravigliosa e interpreti alla perfezione ogni testo! Sono impaziente di ascoltare le nuove tracce.»

«Potresti corrompere il Re e ascoltarle in anteprima.»

«Chi?!»

«Min Yoongi, il gatto che si trasforma in Re.»

Scoppiò a ridere di cuore. «Lo conosci già così bene?»

«Geloso?» lo provocai, sperando di estorcergli la verità.

Assottigliò gli occhi e gonfiò le guance. «Al massimo deve esserlo la futura moglie.»

«Chi?!» urlai e quasi caddi dalla sedia.

Si pentì di esserselo lasciato sfuggire. «È fidanzato e prossimo alle nozze.»

«Santo Cielo! E non sei tu il mate?»

«No, mi dispiace.»

«Ma hai passato il mio vibes test

Ridacchiò, massaggiando la pancia. In realtà non aveva mai smesso. «Cosa sarebbe?»

«Ho questo sesto senso per le energie e le auree delle persone; percepisco le vibrazioni che emanano e se non mi piacciono, escludo la persona dalla mia vita. O mi fingo educato e cordiale per poi schifarmi alle loro spalle.»

«Sei un tipo complicato, vero?»

Feci spallucce. «Chi non lo è? Piuttosto... Da quanto vi conoscete tu e lo hyung?»

I suoi occhi s'illuminarono di nuovo. Amici, eh? «Avevo sei anni e lui otto quando ci siamo conosciuti, nel cafè dei miei. Mi ha colpito subito l'aria matura in contrasto con il suo viso da bambino.»

come Acqua e Fuoco [Taekook]Où les histoires vivent. Découvrez maintenant