Cap. 27

1.1K 57 206
                                    

Dopo esserci goduti il tramonto dalla terrazza spettacolare dello hyung, insieme a lui e a Jimin-ssi, eravamo scesi per tornare di sotto nel salone. Il Re però aveva proposto una pausa nello studio per far riprendere il suo omega dalla fatica delle scale, quindi ne stavamo approfittando per suonare e cantare insieme.

La voce di Kookie fu un colpo allo stomaco e mi chiesi perché non avesse mai cantato prima. In casa si limitava a fischiettare o canticchiare tra sé e sé, quindi non avevo avuto modo di scoprire quanto fosse bravo. Avevo i brividi sulle braccia e il cuore che correva all'impazzata per l'intensità delle sue emozioni. Cantava ogni parola di Falling come se gli appartenesse e avevo soltanto voglia di piangere per la malinconia che trasudava.

Mi avvicinai ricominciando a cantare anch'io, dimenticando di essere nello studio di Yoongi hyung e che non eravamo soltanto io e il coniglietto. Jimin accompagnò le nostre voci, ma poi si perse o forse ero io quello perso negli occhi di Kookie e nella sua voce.

Il mio alpha mi prese il viso tra le mani, non mancando una nota, e asciugò le lacrime coi pollici. Mi lasciò un bacio sulla punta del naso e continuò a cantare facendo risuonare le parole nello studio: Yoongi aveva smesso di suonare e lui non aveva battuto ciglio, proseguendo a cappella.

Tirai su col naso e lo baciai non appena finì di pronunciare l'ultima parola; approfondì il contatto con la lingua, ma durò poco perché si scansò per controllare lo hyung. La stanza era vuota e tirò un sospiro di sollievo nel constatarlo.

Gli avevo detto di aver confessato a Yoongi la nostra relazione, eppure temeva una sua reazione negativa se si fosse trovato ad assistere a un'effusione tanto esplicita.

«Usciamo prima di far danni» ordinò lui, mordicchiando il piercing.

Lo anticipai e restai immobile nel vedere il Re e Jimin-ah pomiciare come non ci fosse un domani; mi accucciai di scatto afferrando Kookie dalla maglietta per trascinarlo giù con me.

«Non possiamo spiarli» bisbigliò, e feci cenno di tacere.

Quando si separarono, Yoongi disse qualcosa riguardante il marchio, ma parlava troppo a bassa voce e non riuscivo a sentirlo. Mi spostai verso le scale e tesi l'orecchio: ancora niente. Azzardai un altro passo ma misi male il piede, trovando il vuoto del primo gradino e mi ritrovai a rotolare, vedendo la vita passarmi davanti. Come ultimo ricordo, avrei gradito il corpo nudo di Kookie che mi prendeva, grazie.

Invece, ciò che vidi fu la mano del coniglietto allungata per proteggermi la nuca, mentre cadeva anche lui con preoccupazione negli occhi. Le sue dita sbatterono contro la parete, facendomi sentire la botta attutita; grugnì per il dolore, eppure non si lamentò e chiese subito se stessi bene. Il suo viso così vicino stava facendo accelerare il sangue nelle vene e mi ritrovai a fissare le sue labbra, inumidendo le mie. Posò la fronte sulla mia e sospirò di sollievo perché non mi ero ferito.

Jimin si affannò a controllare che fosse tutto a posto, proprio mentre Kookie si alzava e mi aiutava a fare lo stesso. Finsi di avere male alla caviglia, ma quel buzzurro di un bodyguard mi caricò in spalla come era solito fare e non ebbi remore nel lamentarmi. Ignorai la sua risata e sedetti sul divano, sotto lo sguardo attento di Yoongi hyung.

Non sapevo a cosa stesse pensando, ma sembrava tormentato da istinti contrastanti. Alla fine, chiese a Kookie di aiutarlo con la preparazione di un piatto leggero per Jimin e sparirono in cucina. Di sicuro era una scusa per parlargli di noi e sperai che il Re non fosse troppo duro con suo cugino.

Jimin venne ad accomodarsi accanto a me, lasciando un posto vuoto nel mezzo. Sistemò i cuscini dietro alla schiena e sospirò, massaggiando con dolcezza il pancione.

come Acqua e Fuoco [Taekook]Where stories live. Discover now