Cap. 31

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Mancava poco ormai all'inizio del fan meeting e sentivo scorrere più velocemente il sangue nelle vene. Mi sentivo nervoso, eccitato e felice di poter avere un contatto diretto con i Taelicious.
In più sarebbe stata presente mia madre, quindi le avrei presentato Kookie e detto di persona che stavamo insieme. Quella mattina, per telefono le avevo soltanto accennato che il sasaeng era stato arrestato e non correvo più pericolo; era scoppiata in lacrime e aveva iniziato a blaterare sulla bravura del mio bodyguard.

Io e il mio alpha avevamo discusso a lungo e mi aveva suggerito di dire a mia madre la verità prima che potesse trapelare. Avevamo anche deciso di parlare con il presidente Min l'indomani, perché eravamo ben consapevoli che avrebbe letto il rapporto della polizia e a quel punto non avremmo più potuto inventare scuse sulla natura della nostra relazione; per fortuna, papà Jeon ci avrebbe coperto e dato ventiquattro ore di tempo prima di consegnare il fascicolo al Supremo.

Il coniglietto era agitato quanto me in quel momento, ma lui provava anche timore perché non amava l'idea che sarei stato circondato da tante persone in un teatro così grande. Non amava non tenere tutto sotto controllo e Kang-nim gli aveva ripetuto più volte che sarebbe filato tutto liscio con il supporto di altri due bodyguard sul palco e la sicurezza della location tra gli spalti.

Inoltre, i partecipanti erano stati scelti a sorte tra chi possedeva la membership, quindi c'era stato un controllo su ogni persona anche prima dell'evento. Non era servito a molto farglielo presente, ricordandogli anche che il sasaeng era dietro le sbarre, e aveva solo grugnito.

Mancavano dieci minuti all'inizio e nel camerino non si respirava altro che il suo malumore. Il manager, l'assistente e persino i bodyguard, si erano messi in un angoletto e ci avevano lasciato da soli sul divanetto; Kookie mi stava quasi in braccio, richiamando l'attenzione dello staff su di sé, ma nessuno si era azzardato ad affermare che era sconveniente stare così vicino.

«Ti prenderà un infarto» commentai, guardando la sua espressione tirata. «E dire che stanotte eri tu a tranquillizzare me!»

«Ho questo nodo allo stomaco da stamattina.»

«Ti sarà rimasto pesante tutto il ramyeon che hai ingurgitato.» Posai la testa sulla sua spalla e la mano sul ginocchio, facendomi di nuovo serio. «È comprensibile dopo ciò che abbiamo passato, però devi pensare a tutte le misure di sicurezza che sono state prese e cercare di calmarti. In queste condizioni, non sei lucido e ho bisogno della tua mente fredda.»

«Credo di essere nervoso anche perché conoscerò tua madre» ammise. Prese un bel respiro e intrecciò le dita alle mie, stupendomi: era lui quello che non si lasciava andare a gesti troppo rivelatori sul lavoro, invece se ne stava fregando.

Lanciai un'occhiata a Kang-nim e lui distolse lo sguardo fingendosi impegnato a contare le goccioline disegnate sul suo bicchiere di carta. Anche gli altri erano impegnati in cose altrettanto assurde e apprezzai la loro sensibilità. Tanto ormai lo avevano intuito pure i sassi che eravamo una coppia e presto ne avrebbero avuto la conferma.

Ko sospirò e voltò il viso per tuffare il naso tra i miei capelli. «Sei bellissimo.»

«Dimmi qualcosa che non so» scherzai, baciandogli la spalla.

Qualcuno bussò alla porta e fece capolino la responsabile; annunciò l'arrivo di mia madre e la fece entrare nella stanza.

Notai Kookie drizzare la schiena e schizzare in piedi; infilò e poi sfilò le mani dalle tasche e lasciò le braccia lungo i fianchi. Avrei voluto stringergli la mano, ma non potevo spingermi a tanto, soprattutto perché mia madre non aveva idea che le voci sulla nostra relazione fossero fondate.

«Vi lasciamo qualche minuto» concesse il manager, portandosi fuori tutti.

Fece per uscire anche il coniglietto, ma gli afferrai la manica della giacca per impedirglielo. Kang-nim lo notò e chiuse la porta alle sue spalle, senza dire niente.

come Acqua e Fuoco [Taekook]Where stories live. Discover now