Cap. 20

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Ero talmente euforico per la sorpresa che avremmo fatto a Jimin, che alle sei mi ero svegliato senza riuscire a riaddormentarmi. All'inizio ci avevo provato a starmene buono nell'abbraccio di Kookie, ma il suo corpo nudo era una tentazione alla quale non riuscivo a resistere. Lo avevo svegliato con un bacio e dichiarato le mie intenzioni senza giri di parole. Aveva esaudito ogni mia richiesta, compresa quella di poter mangiare un qualcosa non incluso nella mia dieta. Quindici minuti dopo, il portiere aveva suonato alla nostra porta per consegnarci la colazione americana ordinata da asporto.

Mandai giù il secondo boccone di ciambella, mentre osservavo Kookie masticare lentamente e con gli occhi socchiusi dal sonno. «Puoi rimetterti a dormire, se ne hai bisogno.»

Bevve una sorsata di spremuta e annuì. «Dovresti anche tu. Hai una giornata piena, oggi» biascicò.

«Non credo ci riuscirei. Preferisco buttarmi sul divano per provare il videogame scaricato il mese scorso. Non sono ancora riuscito a giocarci.»

«Va bene.»

Credevo mi sgridasse, perché il sonno era fondamentale, e bla, bla, bla, invece non obbiettò e finì la sua colazione in tutta calma.

Sistemai il tavolo e andai in salotto per accendere la console; afferrai il controller dal mobiletto sotto al televisore e scelsi il gioco che mi interessava dal menu. Lo feci partire proprio mentre Kookie mi raggiungeva e si sedeva sul divano, assumendo la sua solita posa a gambe divaricate. Occupava un sacco di spazio e sbuffai all'idea che non avrei potuto mettermi di fronte alla tv.

Con la mano, mi fece cenno di accomodarmi tra le sue cosce e non nascosi un sorriso enorme mentre lo accontentavo. Poggiai la schiena al suo petto e allungai i piedi sul tavolinetto, trovando subito la posizione più comoda. Era strano come riuscivamo con tanta naturalezza a adattarci perfettamente all'altro.

Mi baciò la testa e mormorò tra i miei capelli scompigliati: «Ho impostato la sveglia alle dieci». Adagiò le mani sui miei fianchi e sospirò.

«Buonanotte, Kookie.»

«Buon divertimento, TaeTae.»

Il suo respiro si fece più lento in pochi istanti e abbassai il volume per evitare che gli effetti sonori lo svegliassero.

Totalmente preso dalla storia intrigante e gli sviluppi inaspettati, quasi sobbalzai al suono della sveglia. Kookie rantolò, muovendosi appena e intrecciando le mani sul mio stomaco.

Mi allungai per zittire il telefono e salvai i dati, mettendo fine alla partita. Voltai il viso per guardare quello del coniglietto e sorrisi nel trovarlo di nuovo addormentato. Gli baciai il mento finché non aprì gli occhi e lo avvisai che era ora di prepararci per andare da Yoongi hyung, anche se non mi era arrivato il suo messaggio di conferma. Dissi a Kookie di anticiparmi in vasca e chiamai il Re per sicurezza.

Chiusa la telefonata, controllai l'ora e mi sbrigai a raggiungere il coniglietto; ci lavammo alla svelta, sfidandoci a chi sarebbe stato pronto per primo e finimmo con il ritrovarci senza fiato davanti al portone. Ci guardammo entrambi con aria vincente e scoppiammo a ridere. Alla fine, decretammo il vincitore con una botta secca a sasso carta forbice e fu lui ad avere la meglio.

«Cos'ho vinto?»

«Una pacca sulla spalla» affermai, accompagnato dal gesto della mano.

M'ignorò, prese le chiavi della macchina e uscì in corridoio; dopo tre mandate al portone, lo affiancai e usammo l'ascensore per scendere fino al parcheggio sotterraneo. Mi guidò fino alla sua auto e rimasi a fissare il suv nero dai vetri oscurati.

«È tuo?»

Aprì la portiera del lato passeggero e sbirciai dentro, curioso. I sedili imbottiti avevano l'aria di essere comodi e non soltanto per viaggiare...

come Acqua e Fuoco [Taekook]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora