Cap. 28

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Masticai lentamente il secondo pasticcino al cioccolato, fissando il corridoio in attesa che qualcuno mi raggiungesse per la colazione.

Tipo Kookie.

Avevamo dormito a casa dello hyung, quindi non potevamo fare colazione mezzi nudi come al solito, però ci stava mettendo veramente troppo a uscire dal bagno. Ero certo che se Jimin-ah gli avesse bussato, si sarebbe dato una mossa per non fargliela fare addosso.

A metà del terzo dolcetto, il coniglietto spuntò con il suo musino adorabile e i capelli legati in una crocchia. Sedette accanto a me e restò a osservarmi in silenzio mentre mandavo giù l'ultimo boccone.

«Non mi hai aspettato, cattivo.»

Gli mostrai il sorriso quadrato e si sporse a baciarlo. «Per le undici dobbiamo stare alla Hype, ma non mi va per niente. Possiamo inventarci qualcosa e saltare la palestra?»

Si morse il labbro. «Piacerebbe anche a me restare qui con gli hyung... Fingere di essere due normali ragazzi che si divertono con gli amici.»

Sfoggiai gli occhioni dolci per convincerlo. «Ho scelto io di allenarmi, per sentirmi più forte, non è un dovere di idol. Potrei marinare, per una volta.»

«Manda un messaggio a Woon-nim» cedette, prendendo un dolce al lampone.

«Già che ci sono, chiedo la busta con l'occorrente per il body painting e un cambio per entrambi; qualcosa di elegante.»

«Vado io a prendere tutto. Non voglio che qualcuno frughi tra le mie mutande.»

«In effetti non mi piace l'idea che scelga i tuoi boxer o i miei slip. Alcuni sono di pizzo.»

Il suo sguardo si assentò e quasi vedevo nella sua testa l'immagine di me nudo con quell'intimo.

Gli schioccai le dita davanti. «Stavo scherzando! Non indosso quella roba. Ti piacerebbe vedermela addosso?»

«Provo sentimenti contrastanti al riguardo» ammise.

«Fatti un giro su Pinterest e ti chiarirai sicuramente le idee.»

Sogghignò e mi esortò ad avvertire l'assistente.

Proprio mentre mi arrivava un okay di risposta, avvertii l'odore di Jimin e sollevai lo sguardo dal cellulare. Trascinava i piedi infilati in ciabatte pelose e si stropicciava gli occhi come a cercar di capire se stessimo davvero lì; la sua boccuccia da papero sporgeva in modo adorabile e i capelli erano un disastro. Io ero più bello appena sveglio, ma non era certo una competizione...

«Buongiorno» lo salutò entusiasta Kookie, passandogli un braccio intorno alla vita quando gli fu accanto.

«'giorno» sbiascicò lui e rivolse un sorriso a entrambi.

«Bella camicia» lo provocò il coniglietto. Era palese fosse dello hyung, infatti il paperotto arrossì.

«Avrei dovuto rendermi presentabile, ma sono ancora insonnolito.»

«Scommetto che al gattino non dispiacerà» commentai io, infierendo.

Io e Ko ci stavamo divertendo a stuzzicarlo per un motivo ben preciso: quella notte, prima di aiutare Yoongi a dipingere la camera dei gemelli come dono a Jimin del babyshower, lo hyung ci aveva confidato che aveva annullato il matrimonio e gli avrebbe chiesto di diventare ufficialmente il suo mate. Avevamo promesso di non dirlo ad anima viva, ma questo non escludeva le frecciatine.

«Apprezza sempre» dichiarò fiero.

«Cos'è che apprezzerei sempre?» indagò il padrone di casa, raggiungendoci in cucina con le sopracciglia inarcate. Si piantò dietro Jimin, quindi Kookie tolse il braccio per permettere al cugino di posare le mani sui suoi fianchi.

come Acqua e Fuoco [Taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora