Cap. 11

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Aprii gli occhi e li puntai sulle tende aperte, che lasciavano filtrare i primi raggi del sole. Doveva essere l'alba e mi chiesi di che colore fosse il cielo.

Il respiro di Kookie tra i capelli mi diede un brivido e strinsi di più la coscia intorno alla sua vita. Dormiva ancora beato, nonostante lì sotto fosse bello sveglio. Portai una mano tra noi e iniziai a muoverla, ottenendo i primi respiri spezzati; rantolò e spalancò gli occhi nei miei, affondando le dita nella mia schiena.

«Buongiorno» gli augurai, sogghignando della sua espressione esterrefatta. Gli diedi un bacio sul mio neo preferito e proseguii lungo il collo, fino al capezzolo.

«Ciao» riuscì a mormorare, portandosi una mano fra i capelli.

Oltrepassai l'ombelico e sollevai lo sguardo nel suo per godermi la sua reazione: aveva gli occhi appannati, il respiro affannato e la lingua sul labbro superiore.

Mordicchiai la coscia e ne succhiai la pelle, lasciando un segno che gli avrebbe ricordato quella prima volta. Non distolsi lo sguardo mentre tenevo l'erezione e mi abbassavo a baciarne la punta lucida; era uno spettacolo vedere quelle espressioni di eccitazione e sorpresa per qualcosa che non aveva mai provato. Un piacere nuovo che gli avrei fatto conoscere io e che solo da me avrebbe ricevuto.

Lo stuzzicai con la punta della lingua, in una lenta tortura che spezzava il suo respiro e gli faceva stringere le dita sul lenzuolo. Impaziente di scoprire se sarei riuscito a prenderlo tutto in bocca, smisi di giocare e lo divorai centimetro dopo centimetro godendo di ogni suo ansito e spinta del bacino; non riusciva a stare fermo e voleva dettare il ritmo spingendosi dentro di me, con foga e bisogno.

La mano tatuata si allungò alla ricerca della mia nuca e le dita si aggrapparono disperate ai capelli; succhiai la punta facendolo gemere incontrollato e leccai l'asta in tutta la sua lunghezza, fino ai testicoli. Li succhiai e vidi i suoi occhi spalancarsi nei miei, totalmente preda della lussuria, e seguì il movimento delle mie labbra che risalivano verso la punta. Lo presi di nuovo in bocca e lo spinsi fino alla gola, non badando al fastidio. Venne in quel preciso momento, ruggendo il mio nome e stringendo più forte le ciocche sulla nuca.

Raggiunsi anch'io il piacere, per la prima volta nella vita senza aver bisogno di toccarmi. Non credevo neanche fosse possibile, per la miseria!

Gattonai verso la testiera per prendere un fazzoletto dal comodino e mi pulii gli angoli delle labbra, sotto al suo sguardo attento. Si allungò per accarezzarmi il sedere e iniziai a pensare che avesse una vera passione per quella parte del mio corpo.

«Vieni qui.» M'invitò a stendermi di nuovo accanto a lui e non me lo feci ripetere due volte. Restò in silenzio per qualche secondo a fissarmi estasiato, poi mordicchiò il piercing e si decise a parlare: «È stato fantastico. So che non hai bisogno di sentirtelo dire, ma volevo dirtelo. Insomma, è stata la prima volta e... non so neanche come esprimermi».

M'intenerì il suo imbarazzo. «Kookie, non essere timido. Mi piace sapere cosa provi durante le nostre prime volte, quindi non farti mai problemi a parlarne con me.»

«Ho sempre paura di deluderti in qualche modo.»

Gli sorrisi dolcemente, ricordando improvvisamente come si facesse. «Ho una confessione da farti.»

Si adombrò, ma annuì per farmi proseguire.

«È la prima volta che raggiungo l'orgasmo senza dovermi toccare. Sai cosa significa?»

«Ti è piaciuto quanto è piaciuto a me?» chiese conferma, timidamente.

«Esattamente. Con te è tutto diverso» mi sfuggì. Non me ne pentii però, perché fui ripagato dal suo sorriso smagliante. Gli accarezzai il viso e baciai il neo sotto al labbro. «Abbiamo saltato la skin care, ieri» cambiai discorso, terrorizzato da quell'improvvisa intimità.

come Acqua e Fuoco [Taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora