Cap. 06 Pt I

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Vado fiero nel dire che, dopo la breve ma intensa pausa, ero riuscito a concentrarmi del tutto sulla registrazione della canzone, tanta era la voglia di scappare da quella cosa con il coniglietto e non pensarci più. Lui aveva fatto la sua parte lasciando la sala incisione per andare ad allenarsi nella palestra della Hype. Non avevo idea di quali vestiti avrebbe usato e scartai dalla mente tutte le immagini di lui in boxer a sollevare pesi, lucido di sudore, con l'espressione di fatica sul volto e i capelli raccolti in un codino alto a mostrare la rasatura laterale.

«Tae, ci sei?»

Sbattei velocemente le palpebre per tornare a focalizzarmi sullo hyung di fronte a me. «Dicevi?»

Sospirò rassegnato, sapendo quanto fosse facile per me stare con la testa tra le nuvole. «Per oggi abbiamo finito. Ti accompagno in palestra da Kookie.»

«Posso andare da solo, hyung.»

Annuì, mentre prendevo la borsa e controllavo ci fosse tutto. Notando la macchinetta fotografica, mi venne l'impulso di prenderla per essere pronto a scattare in qualsiasi momento. Salutai il Re e corsi verso le scale per scendere le due rampe che mi separavano dalla palestra. Una volta davanti alla porta di vetro, sbirciai dentro ed entrai il più silenziosamente possibile. Mi destreggiai tra i vari attrezzi, finché non notai un movimento in fondo alla sala pesi. La raggiunsi a passo svelto e trovai Jungkook in piedi di fronte a una parete, con un elastico rosso teso e le maniglie alle estremità strette nelle mani; lo tirava fino ad allineare i pugni alle spalle, facendo piccoli versi per lo sforzo. Il dinamismo della schiena muscolosa era ipnotico e mi ritrovai a fissarlo attraverso l'obbiettivo finché non smise; lasciò cadere la corda, ma rimase fermo a fissare davanti a sé. Spostai lo sguardo cercando di capire dove fosse focalizzata la sua attenzione e incrociai i suoi occhi nello specchio.

In pratica, mi ero fatto beccare a scattargli una foto come un pervertito.

«Hai finito?» chiese, afferrando la camicia su una panca da sollevamento pesi. La infilò ma senza abbottonarla.

«Possiamo tornare a casa, ma puoi finire il tuo allenamento.»

«Posso fare ben poco con questi pantaloni.»

«Toglili, tanto siamo rimasti io e te.»

Inarcò un sopracciglio, sorpreso. «Preferirei di no.»

Distolsi lo sguardo e riposi tutta la concentrazione del mondo nel riporre la fotocamera nella borsa. «Dovresti portarti il cambio e approfittare della palestra mentre registro.»

«Non potresti goderti lo spettacolo.»

Roteai gli occhi e simulai un'espressione schifata. «Un alpha sudato che pompa i muscoli non è il mio concetto di spettacolo.»

«Strano, perché sembravi piuttosto preso» sottolineò, mimando il gesto di scattare una foto.

«Illuso! Vai a farti una doccia, così facciamo in tempo a comprare le maschere per il viso.»

«Non sei stanco?»

Scossi la testa, non riuscendo a trattenere un sorriso. «Resisterò e ti inizierò al mondo della skin care.»

«D'accordo, ma non ho un asciugamano.»

«Vieni, ci penso io.» Mi seguì in silenzio, con lo sguardo un po' perso.

Gli indicai un armadietto all'interno dello spogliatoio e spiegai che c'erano degli asciugamani a disposizione, poi uscii per ovvi motivi e lo aspettai di fronte alla porta. Non impiegò molto a raggiungermi e non approvai i suoi capelli umidi, con il freddo che faceva fuori.

«Ti prenderà una polmonite.»

«Si asciugheranno con il caldo della macchina.»

«Io ti ho avvisato.»

come Acqua e Fuoco [Taekook]Where stories live. Discover now