Cap. 12

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Soffiai via la schiuma dalla spalla di Kookie e gliela morsi, facendolo sorridere. Inclinò la testa di lato per guardarmi meglio e mi baciò il mento, sistemandosi con la schiena contro il mio petto.

«Mi piace stare tra le tue gambe» affermò, con un sorriso furbetto.

Strinsi di più le ginocchia intorno alla sua vita e prese ad accarezzarmele. Gli baciai il collo fino all'orecchio e glielo morsi, tirando poi il piercing tondo. Portò la mano tatuata dietro alla mia nuca e mi spinse contro di sé per reclamare le mie labbra in un bacio pigro. Per fortuna, aveva smaltito la rabbia accumulata sul set non appena ci eravamo spogliati a vicenda e immersi nella schiuma profumata.

«Dopo cena vorrei fare la live di spacchettamento.»

«Cioè?»

«È mia abitudine aprire le lettere e i regali dei Taelicious in diretta, per mostrare la mia gratitudine.»

«È una cosa adorabile.»

Gli baciai la spalla, la mascella e la cicatrice. «Mi fai compagnia?»

Annuì, rilassando la testa contro il mio petto. «Posso studiare in salotto con te.» Fece scorrere le mani sulle gambe e si soffermò sui polpacci per massaggiarli. Mi dava sempre un brivido allo stomaco vedere il contrasto tra l'inchiostro nero e la mia pelle chiara.

«Chiederanno di nuovo di te?»

«Come biasimarli?» Ridacchiò, arricciando il musino.

Gli baciai la fronte corrugata, l'occhio socchiuso e la punta del naso, con quel neo adorabile. Non riuscivo a smettere di toccarlo o anche solo sfiorarlo. «Vuoi fare una comparsata?»

«Non sfidiamo la sorte.»

«Impazzirebbero per te.» Gli leccai il lobo e rantolò.

«Tae, ti ucciderebbero se facessi una cosa del genere senza consenso.»

«Lo so, farò il bravo.» Forse...

«Sono serio.»

«Anch'io.» Gli morsi la spalla fino a farlo lamentare per il dolore.

«È questo che provano gli omega quando vengono marchiati?»

«No, è peggio.»

Si corrucciò. «Allora non lo farò mai.»

M'intenerì la sua innocenza e decisi di essere sincero. «Se l'omega lo desidera, il dolore passa in secondo piano e si prova anche eccitazione. Io non l'ho mai voluto.»

Drizzò la schiena e si voltò con il busto per guardarmi meglio in faccia. «Chi è stato?»

«Il mio ex. Mi marchiava temporaneamente per imporsi e farmi fare ciò che voleva. Era un sadico a cui non bastava imporsi con i feromoni. A lui piaceva sentire la mia paura e lo schifo che provavo in quei momenti.»

Strinse i denti così forte da indurire i suoi tratti. «Cosa pretendeva?»

«Sesso, il più delle volte.» Gli accarezzai il viso, abbozzando un sorriso per tranquillizzarlo. «Non rovinarti di nuovo l'umore.»

Tornò a guardare di fronte a sé e si riappoggiò a me. «Hai avuto altri, dopo di lui?»

«No, per carità. Meglio solo.»

«Okay.» Si alzò, quasi sbattendomi il sedere in faccia, e uscì dalla vasca; si coprì con un asciugamano e lasciò il bagno senza dire una parola.

Scattai in piedi e poggiai un piede sul pavimento, ma l'altro scivolò facendomi perdere l'equilibrio. Lanciai un urlo mentre vedevo avvicinarsi il lavandino e m'immaginai a cantare senza denti. Per fortuna l'istinto ebbe la meglio e mi aggrappai al lavabo anziché prenderlo a testate. Kookie rientrò trafelato e mi trovò abbracciato al lavandino, con le dita di un piede sul bordo della vasca e l'altra gamba allungata in avanti.

come Acqua e Fuoco [Taekook]Where stories live. Discover now