35. Risposte

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Geto deglutì. La situazione si faceva decisamente interessante.

"Vado un attimo in bagno" disse, voltandosi in fretta per non far vedere a Choso la sua espressione eccitata. Entrò nel piccolo corridoio dietro alla sala e si fiondò nella prima stanza che gli capitó.

Il pavimento era lurido, pieno di polvere e calcinacci. Si coprì il naso con la mano per evitare di starnutire, scavalcò un mucchietto di mattoni e si diresse verso la porta sulla destra. Tirò giù la manica del maglione e aprì la maniglia evitando di toccarla a mani nude, schifato.

Cercò a tentoni l'interruttore e accese la luce. Avevano attaccato la corrente qualche giorno prima per farsi vedere dalla banda di Mahito anche durante la notte, e per fortuna la lampadina di quel bagno non si era fulminata.

Tutto sommato, la stanza non era male. Il lavandino era coperto da un telo, e lo scoprì, sedendosi sul pulito.

Faceva un freddo cane, e dovette attingere a tutto il suo coraggio per spogliarsi e rimanere a torso nudo. Impilò con cura i vestiti sulla parte interna del telone e cercò l'angolazione migliore per farsi un selfie.

"Dove cazzo sei?!" Gli arrivò come risposta qualche secondo dopo. Corrugò la fronte, offeso, ma il secondo messaggio non tardò ad arrivare.

"Niente male, comunque

Ma niente che non abbia già visto"

Geto fece una smorfia. Gli faceva il verso, ora?

Beh, in effetti non c'era un centimetro del suo corpo che Gojo non avesse visto. Arrossì al ricordo, scaldandosi improvvisamente.

Ai due messaggi seguí un secondo scatto dell'altro, questa volta senza pantaloni. I boxer di Valentino, schifosamente da ricco, non stonavano per niente con il resto del salotto, arredato sicuramente da qualche designer d'avanguardia.

Si guardò intorno. Beh, lui era vestito indubbiamente in linea con l'ambiente.

La differenza economica che c'era fra loro due si era decisamente accentuata, in quegli anni. Era diventata quasi imbarazzante. Lui era rimasto il solito teppista del cazzo, mentre l'altro...

Si passò una mano sul viso. Chi voleva prendere in giro? Perché un attore famoso avrebbe dovuto volere uno come lui?

Sentì il magone spingere verso la gola. Fece per rivestirsi, ma una nuova notifica catturò la sua attenzione.

"Sto aspettando~"

La cosa peggiore era che sapeva benissimo che faccia stava facendo in quel momento Gojo. Era compiaciuto.

Si era sicuramente stravaccato sul divano, una mano nei boxer, e aspettava una sua foto con quell'espressione beata dipinta in faccia.

L'idea di essere così prevedibile gli diede sui nervi. Decise di stupirlo, giusto per levargli quel sorrisetto del cazzo.

Si abbassò i pantaloni. I boxer di sottomarca gli ricordarono i pensieri di prima, ma decise di giocare il tutto a suo favore.

Pure un rifiuto della società come lui aveva un po' di potere, in quel momento. Stava tenendo sulle spine una star della televisione.

Sfilò le mutande e si voltò di tre quarti verso lo specchio del lavabo. Era in condizioni orribili, e si scattò un selfie riflesso sulla superficie opaca.

Ammirò il risultato. Sì, abbastanza per mandarlo in bestia.



Gojo sbloccò i tasti, un sorriso famelico stampato in volto.

Just wanna smash his faceΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα