CAPITOLO SESTO - parte 2

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La porta si aprì lentamente, e non appena gli occhi di Allyson furono in grado di penetrare all'interno della stanza incontrarono lo sguardo sofferente di Toby. Il ragazzo, con le labbra strette, ed un volto carico di paura e disperazione, la squadrò più volte dalla testa ai piedi come se stesse cercando di capire se lei fosse realmente li davanti a lui, o fosse solo una proiezione della sue mente.
La maglietta color crema che lui indossava era sporca di sangue in più punti, anche se lui non sembrava ferito.
-Toby, stai bene?- domandò frettolosamente Allyson, spalancando la porta con una mano.
Il castano lanciò un'occhiata pensierosa al ragazzo dai capelli neri che si trovava affianco a lei, prima di rivolgere di nuovo lo sguardo all'amica. Era certo di non averlo mai visto prima d'ora.
-Entra, presto!- esclamò, afferrando Allyson per un braccio e tirandola con forza verso di se. -Entra!-.
-Aspetta- mormorò lei aggrappandosi alla porta finché il castano non cessò di tirare. A quel punto bloccò la porta con un piede, si voltò indietro e fece cenno a Jeff di entrare; quest'ultimo obbedì senza dire una parola, e passò accanto a Toby con lo sguardo basso.
Il castano osservò la scena passivamente, e parve preoccupato; probabilmente avrebbe voluto permettere soltanto all'amica di entrare nella sua stanza, non sapendo se avesse potuto fidarsi o meno di quello sconosciuto.
La stanza era disordinata, e la finestra spalancata come se qualcuno avesse tentato di usarla per uscire, nonostante l'impedimento delle inferriate. -Stai bene?- chiese ancora una volta Ally.
Toby a quel punto annuì debolmente, abbassando lo sguardo a terra. -Io sto bene- ripetè, con la voce che tremava sensibilmente. -Mi sono soltanto fatto male ad un ginocchio... Ma Tim...-.
Quelle parole echeggiarono più volte nella mente della ragazza, e fu proprio in quel momento che istintivamente posò gli occhi sul letto di Toby.
E disteso su quel materasso, coperto quasi interamente dal lenzuolo, vi era Tim.
Ed il primo, orribile pensiero che nacque nella mente di Allyson, fu che quello che stava guardando fosse un cadavere. Disorientata trattenne il fiato, e restò immobile con le palpebre spalancate fino a che, qualche secondo dopo, il ragazzo disteso non si mosse lievemente.
Allyson sospirò, non era morto davvero.
Si voltò brevemente in direzione di Jeff con il quale si scambiò un breve sguardo d'intesa, per poi avvicinarsi al letto molto lentamente. Il moro, immobile nella stessa posizione, osservava la scena senza interagire.
-Tim...- farfugliò, mentre allungava una mano.
Ma la voce squillante di Toby la immobilizzò, impedendole di completare l'azione. -Non toccarlo- le disse, gran voce. -È fuori di sé-.
La ragazza aggrottò la fronte e fece un passo indietro. -Cosa è successo?- borbottò, non sapendo che altro dire.
-Hai visto che inferno c'è la fuori, no?- rispose Toby, che per qualche motivo continuava a guardare Jeff anziché la persona con cui stava parlando -Tim ha avuto una brutta crisi, un crollo psicotico o qualcosa di simile- spiegò. -E mentre fuggiva, un pazzoide si era infilato nella sua stanza...-.
Il castano asciugò una goccia di sudore che stava scendendo dalla sua fronte; era evidentemente molto agitato, aveva i nervi a fior di pelle. -Ha iniziato a dare di matto, gridando come un ossesso... Credo abbia avuto le sue solite allucinazioni e... Sono riuscito a portarlo qui al sicuro ma....-.
-Ma?- lo interruppe bruscamente Allyson ,guardando la forma del corpo di Tim, che si distingueva a malapena sotto al lenzuolo bianco che lo ricopriva. Non le era possibile capire se fosse ferito, o avesse addirittura qualcosa di rotto.
-È ancora in stato confusionale. Ha smesso di gridare solo poco fa- concluse Toby sospirando. -Si è ferito sul petto con i vetri di una delle finestre nel corridoio.. Ha tentato di saltare giù, credo...-.
Jeff, che in nessun modo stava interagendo con quella conversazione, indietreggiò un paio di passi ed appoggiò la schiena contro alla parete, per poi fissare in modo piuttosto strano l'altro ragazzo. Un sorriso appena accennato, era comparso adesso sulle sue labbra.
Toby tornò a guardarlo; forse era impressionato dal quel suo volto sfregiato, dalla cicatrice che albergava beffarda sulla sue guance o forse da quello sguardo indecifrabile; tuttavia non fece domande, ne disse nulla a riguardo.
-Ma tu sai cosa è successo, Allyson? Come hanno fatto quei maledetti ad uscire dalle celle?- chiese poi, distogliendo lo sguardo e girando più volte su sé stesso come stesse cercando una via di fuga dalla sua stessa angoscia.
-No, almeno non precisamente- rispose lei, lanciando un'occhiata a Jeff senza però ricevere alcun cenno in risposta. Per un attimo aveva temuto che le parole di Toby avrebbero scaturito in lui una qualche reazione, e non seppe se sentirsi sollevata o preoccupata nella totale mancanza di interesse che esprimeva il suo viso.
-È una rivolta, o qualcosa di simile?- domandò ancora il castano, grattandosi nervosamente la nuca.
-Suppongo di si- si limitò a dire Allyson, abbassando la testa. 
-È assurdo...- continuò a dire Toby, che adesso aveva iniziato a camminare avanti e indietro per la stanza. -Quei bastardi stanno ammazzando medici e pazienti, e quelli che non sono morti sono quasi tutti feriti-.
La ragazza annuì debolmente, come volesse dire che lo sapeva fin troppo bene. Poi sollevò la testa con decisione. -Tu sai dove sono adesso gli altri? Brian, Eren?-.
-No, e non mi sorprenderebbe che quei bastardi li avessero già fatti a pezzi!- grugnì ancora ragazzo; non lo aveva mai visto così spaventato ed arrabbiato, e di certo non avrebbe potuto in alcun modo biasimarlo per questo. -Ma perché diamine tenevano rinchiusa in questo posto della gente pericolosa come quella?-.
Nell'udire quelle parole Jeff allargò il sorriso sulle sue guance, quasi come fosse compiaciuto della paura che poteva leggere negli occhi dell'altro; e questa volta il castano lo notò. Spalancò le palpebre e lasciò cadere la mandibola inferiore, compiendo istintivamente un passo in direzione della porta.
-Ma... Questo qui non sarà mica...- balbettò rivolgendosi all'amica, seppur non avesse più staccato lo sguardo da Jeff. -Non sarà mica uno di loro?!-.
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Capitolo dedicato a Queen_Of_Darkness_02.
La migliore padroncina di capre al mondo! Hahahah :')

Bad - Seconda parteWhere stories live. Discover now