CAPITOLO QUATTORDICESIMO - parte 2

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-Je.. Jeff?- farfugliò, riducendo le palpebre a due fessure. La sua vista si fece pian piano più lucida, ed a quel punto riuscì a distinguere limpidamente il volto del ragazzo: i suoi occhi brillavano di quella stessa strana luce che li aveva illuminati quando aveva ucciso a sangue freddo la povera Rouge, e l'estremo pallore sulla pelle del suo volto tirato era alternato da schizzi di sangue rosso che ricoprivano il suo naso, la sua fronte, il suo mento. Il killer se ne stava in piedi, immobile, proprio davanti a lei; con la mano sinistra teneva saldamente stretto il coltello dalla cui punta scivolavano giù gocce rosse a ritmo intermittente, mentre lui teneva lo sguardo fisso su Allyson senza dire una parola.
La ragazza terrorizzata piegò le ginocchia, pronta ad alzarsi in piedi; sapeva di essere in pericolo, era certa che questa volta lui non avrebbe avuto alcuna pietà ne di lei ne di nessun altro. Forse, pensò tra se e se, aveva addirittura aiutato gli altri pazienti a sfondare la porta per entare in infermeria.
-Jeff... Vuoi...- balbettò con il fiato corto. La paura che stava provando paralizzava le sue labbra e le impediva di pronunciare una frase di senso compiuto, e più si sforzava di recuperare il controllo, più si rafforzava in lei una disarmante consapevolezza: sarebbe morta, da li a poco.
Il killer continuò ad osservarla in silenzio, anche se a quel punto le sue labbra si erano allargate in un ampio, terrificante sorriso maligno.
-Vuoi.... Uccidermi?-.
Silenzio. 

Il sorriso scomparve lasciando posto ad un'espressione completamente neutrale, che non lasciava trapelare alcun tipo di emozione. forse stava per dire qualcosa ma in quello stesso istante, uno degli uomini armati che si trovavano dietro di lui lo colpì in modo improvviso sulla schiena, facendolo balzare in avanti; e così il ragazzo cadde proprio accanto ad Allyson, emettendo un gemito di dolore appena percettibile. Ma per nulla intimorito Jeff tornò subito in  posizione eretta, ed una risata malsana e folle uscì dalla sua bocca, nuovamente piegata in un sorriso che andava a coincidere con quello inciso a forza sulle sue guance. Barcollando lievemente puntò il suo sguardo dritto su quello del nemico, in un chiaro atteggiamento di sfida.
-Da che parte stai, Jeff the Killer?- ridacchiò l'uomo, mentre sferrava un secondo fendente con l'ausilio del tubo di ferro. Tuttavia questa volta il moro riuscì a schivare l'attacco con un ottimo tempismo balzando via di lato, e portò il coltello all'altezza del suo stesso mento. -Lascia che te lo mostri- rispose, beffardo.
Ally si alzò in piedi facendo leva sulle gambe tremanti; i suoi occhi caddero su Eren, poco distante, che strisciava a terra nel tentativo di sfuggire ai colpi del suo aggressore. Un ennesima botta assordante arrivò dietro alla sua nuca, immobilizzandolo sul pavimento gelido già sporco del suo sangue.
Nel frattempo, il coltello di Jeff aveva raggiunto la gola del suo aggressore, con una rapidità che non lasciava alcun dubbio sulle sue abilità. La tagliò senza alcun genere di esitazione incidendo un taglio grande e profondo, dal quale fuoriuscì solo un secondo dopo una gran quantità di sangue che  imbrattò la  parete retrostante; ed il massiccio corpo cadde a terra, con un  tonfo sordo.
Jeff tacque solo qualche secondo, osservando con soddisfazione il suo operato. -Allyson- disse poi con freddezza, senza voltarsi verso di lei. -Cerca di raggiungere la porta d'ingresso, la c'è la polizia-.
Nel contempo un ultimo colpo di spranga colpì Eren sul cranio; questa volta, spacciandolo orribilmente come si trattasse di una noce di cocco. -Eren!- gridò Tim, con tutto il fiato che aveva in gola; ma a quel punto, era già troppo tardi. 
-Maledetto!- ghignò ancora, lanciandosi contro il mostro che si era appena preso la vita del suo amico. Tentò di colpirlo con un pugno, ma fu subito chiaro che il nemico vantava di una forza decisamente maggiore se confrontata alla sua; l'altro lo scaraventò a terra, e permette un piede sulla sua gola iniziando a giocherellare con la spranga tra le mani.
-Ally, andiamo via da qui!-. La voce di Dina giunse alle orecchie della ragazza ovattata e confusa; era rimasta immobile a guardare quello che era rimasto di Eren, un corpo immobile privo di vita. La rabbia, la frustrazione e la paura le rendevano quasi impossibile realizzare che ciò che stava vedendo fosse vero, ed il suo corpo già gravemente debilitato stava minacciando di esaurire del tutto le forze.
-Allyson!- esclamò ancora la bionda, iniziando a strattonarla dopo averla afferrata bruscamente per le spalle. -Muoviti! Vuoi morire?!-.
Tim stava ormai perdendo i sensi, incapace di inspirare aria, mentre il suo aggressore rideva fragorosamente continuando a premere lo scarpone sulla sua gola. Quella risata, però, si interruppe violentemente nel momento in cui il coltello di Jeff si conficcò nella sua schiena; l'uomo emise un gemito di dolore e indietreggiò, liberando finalmente Tim dalla soffocante presa. A quel punto l'aggressore focalizzò la sua ira sul moro e tentò di colpirlo con un terrificante ghigno di rabbia, ma una seconda coltellata, stavolta in pieno petto, lo fece crollare a terra. La lama si conficcò nella carne fino al manico, e si sfilò da sola mentre il corpo cadeva a terra.
A quel punto non restava che l'ultimo detenuto, ancora in piedi al centro della porta, intento a bloccare l'uscita; ormai conscio nel fatto che tutti i suoi compagni erano morti, sembrava quasi felice di avere campo libero. Aggredì Jeff alle spalle, sbilanciandolo e spingendolo contro ad una vetrina piena di medicinali; il killer vi sbatté la schiena violentemente, mandando in frantumi l'anta di vetro. Ma senza pensare neanche un secondo, il ragazzo fece forza su entrambe le gambe e balzò in piedi, nuovamente pronto ad attaccare. Mosso dall'adrenalina che aveva invaso completamente il suo corpo si voltò indietro, ma il nemico questa volta lo batté sul tempo: aveva già afferrato una grossa scheggia di vetro dalla forma triangolare, che adesso stava impugnando nella mano destra.
Con un gesto veloce e sicuro l'uomo colpì Jeff sul bacino, e la punta di vetro penetrò facilmente nella sua carne, squarciando il tessuto della maglietta che la copriva. Jeff tentò ancora di difendersi, ma l'uomo bloccò contro al muro la mano con cui lui reggeva il coltello.
-Jeff!- gridò Ally, avvicinandosi a lui con gli occhi spalancati. Ormai era completamente fuori di sé, tanto che a malapena riusciva a distinguere le persone attorno a lei; ma doveva aver capito bene, che cosa fosse appena accaduto.
Ridendo sguaiatamente l'aggressore premette con maggior impeto la sua arma improvvisata nella pancia del killer, e questa penetrò più a fondo mentre un rivolo di sangue imbrattava il tessuto e lui, colto di sorpresa, non poteva far altro che stringere i denti.
-Jeff!-.

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Capitolo dedicato a Zeyan-chan08.
La più grande fan di Jeff the Killer al mondo...
Hahahahahahahhaha xD

Bad - Seconda parteTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang